Al
sommo della scala gerarchica dei Crostacei sono i Decapodi, "animali
dalle dieci zampe". Tra i più noti e i più grossi sono le Aragoste, i
Gamberi, i Gamberetti, i Granchi. Teoricamente hanno anch'essi 16 zampe,
ma 10 soltanto sono sviluppate e visibili, tra cui le chele che contano
per due; restano solo 4 paia per camminare. Sì, per camminare in quanto
non sono affatto animali nuotatori. Camminano sul fondale, si
arrampicano sulle rocce, saltano con balzi all'indietro, balzi in cui le
natatorie caudali hanno un ruolo importante. Testa e torace sono fusi
sotto un carapace assai robusto. Alla base delle zampe, le branchie sono
protette entro "camere" in cui un sistema di valvole in continuo
movimento assicura una corrente d'acqua. Se nei Crostacei inferiori il
sistema nervoso era formato da gangli in ciascun segmento, ora tende a
concentrarsi nella testa, l'evoluzione avviata coi Vermi. I nomi dei 3
gruppi di Decapodi sono stati foggiati col greco "oura", coda: Macruri,
dalla grande coda (Aragosta, Gambero, Gamberetti); Brachiuri, dalla coda
corta (Granchi); Anomuri, dalla coda anormale (Paguri).
DISTRIBUZIONE
Si conoscono più di
10.000 specie di decapodi la maggior parte dei quali è marina mentre
solo alcuni gruppi vivono nelle acque dolci, alcuni granchi e una specie
di paguro in terra ferma ma sempre vicino alla costa.
ECOLOGIA
La maggior parte dei
decapodi è bentonica. Le larve e alcune forme che assomigliano ai
gamberetti sono pelagiche. La maggior parte vive nelle comunità vegetali
del litorale roccioso e sui fondi sabbiosi e melmosi.
BIOLOGIA
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