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Decapodi
04-01-15

©  CEDIFOP 2004 tutti i diritti riservati


DECAPODI

Al sommo della scala gerarchica dei Crostacei sono i Decapodi, "animali dalle dieci zampe". Tra i più noti e i più grossi sono le Aragoste, i Gamberi, i Gamberetti, i Granchi. Teoricamente hanno anch'essi 16 zampe, ma 10 soltanto sono sviluppate e visibili, tra cui le chele che contano per due; restano solo 4 paia per camminare. Sì, per camminare in quanto non sono affatto animali nuotatori. Camminano sul fondale, si arrampicano sulle rocce, saltano con balzi all'indietro, balzi in cui le natatorie caudali hanno un ruolo importante. Testa e torace sono fusi sotto un carapace assai robusto. Alla base delle zampe, le branchie sono protette entro "camere" in cui un sistema di valvole in continuo movimento assicura una corrente d'acqua. Se nei Crostacei inferiori il sistema nervoso era formato da gangli in ciascun segmento, ora tende a concentrarsi nella testa, l'evoluzione avviata coi Vermi. I nomi dei 3 gruppi di Decapodi sono stati foggiati col greco "oura", coda: Macruri, dalla grande coda (Aragosta, Gambero, Gamberetti); Brachiuri, dalla coda corta (Granchi); Anomuri, dalla coda anormale (Paguri).

DISTRIBUZIONE

 Si conoscono più di 10.000 specie di decapodi la maggior parte dei quali è marina mentre solo alcuni gruppi vivono nelle acque dolci, alcuni granchi e una specie di paguro in terra ferma ma sempre vicino alla costa.

ECOLOGIA

La maggior parte dei decapodi è bentonica. Le larve e alcune forme che assomigliano ai gamberetti sono pelagiche. La maggior parte vive nelle comunità vegetali del litorale roccioso e sui fondi sabbiosi e melmosi.

BIOLOGIA

Molte specie vivono solo due anni, altre oltre i dieci. La crescita avviene tramite mute ad intervalli di 1-12 mesi a seconda dell’età e delle dimensioni. I sessi sono separati. Sono prevalentemente onnivori ma alcune specie si nutrono di alghe e altre sono predatrici. Amano ripulire le zone in cui vivono dalle carogne e quindi rivestono una grande importanza dal punto di vista biologico.Le specie più grandi possono compiere migrazioni stagionali mentre i predatori hanno un comportamento territoriale.