CEDIFOP news n. 42 - Dicembre 2009 - articolo 078
Sulla strada di un testo unico fra
le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS - PARTE V
(di Manos Kouvakis)
In attesa che la proposta
riprende il suo percorso
Fermo, per ora il cammino del disegno di legge Bellotti/Lo
Presti/Carlucci, alla Commissione Bilancio e Tesoro (V), che nella
seduta di giovedì 5 novembre 2009, ha rinviato la decisione a seduta
successiva, facendo richiesta di relazione tecnica ai sensi
dell'articolo 11-ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978)
(http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm).
Nel frattempo continua la critica su quanto a noi sembra incoerente,
sperando di essere di aiuto a trovare, finché c'è tempo, soluzioni
adeguate. Vorremmo far notare che: il COMITATO SCIENTIFICO, del quale
si parla nella legge, riteniamo debba avere una funzione consultiva e
non di carattere decisionale, cosi come risulterebbe leggendo che:
"... sulla base della proposta del comitato tecnico, uno o più decreti
contenenti le norme tecniche nelle materie di cui al comma 1 del
presente articolo ..." (art. 16).
Da un lato riteniamo pregevole che il Legislatore italiano si doti di
un Comitato costituito da persone competenti nella materia di cui
tratta la legge, per renderla aderente a quanto accade, in termini
tecnologici ed operativi, nel mondo reale.
Ma NON riteniamo correttamente bilanciati i componenti di detto
comitato, stante i temi su cui è chiamato a pronunciarsi. Forse
sarebbe opportuno ampliare il numero dei componenti, del Comitato
Scientifico, magari inserendo n. 3 ufficiali superiori delle
Capitanerie di Porto in rappresentanza dell'Italia centro - nord e
sud, e qualche altro componente tecnico che arricchirebbe di
esperienza e competenza l'attuale proposta di composizione, ciò per
dare a rappresentanti di Istituzioni Statali la facoltà di poter
elaborare, in modo equo, quanto la maggioranza che si rileva
dall'attuale composizione potrebbe "decidere" di far trasformare in
decreto (suggerimento analogo espresso anche dalla Commissione
Trasporti ed Ambiente).
Mi scusi, On. Di Biagio, - mi rivolgo a Lei in qualità di Relatore -
ciò non rischia di creare anche una eventuale polemica
sull'incostituzionalità della legge, dal momento in cui le decisioni
del comitato tecnico DEVONO essere trasformate in decreti entro i mesi
successivi, e ciò non solo, come si voleva indicare inizialmente cioè
"creando una componente tecnica" per meglio definire la legge, ma
dando al comitato una funzione continuativa e senza limiti di tempo?
Se il comitato non ha lo scopo di completare la legge ma di esistere
nel tempo, allora dovrà avere una composizione diversa e meglio
rappresentativa rispetto alla proposta attuale, che va a discapito
della maggioranza delle imprese stesse non rappresentate e dei
lavoratori, visto che l'attuale composizione prevede 5 nomine di
carattere politico/ministeriale e 7 nomine di persone che
rappresentano non meglio definite organizzazioni e solo alcune
imprese.
La cosa non ci sembra corretta, riteniamo che l'atto del legiferare
debba essere affidata ai legislatori, nel rispetto dei dettami
costituzionali, e che eventuali consulenti e comitati, debbano avere
solo un ruolo di carattere consultivo e di supporto al legislatore per
"aiutarlo" a definire le parti tecniche, ma in nessun caso,
assolutamente, devono sostituirlo, cosi come si intravede da quanto
riportato in questa proposta, tanto meno che privati cittadini (7 su
12) abbiano la maggioranza in un comitato del genere.
Ci piacerebbe avere una risposta sull'argomento.
Ecco un altro dei punti, ma ce ne sono ancora tanti, che esamineremo
nei prossimi mesi, sperando che le critiche siano di aiuto, prima
dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà presentata
alla Camera e al Senato, e anche lì, dove sta nascendo qualcosa di
alternativo, lontano da interessi di parte o altro, ma...
Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
|
CEDIFOP news n. 42 - Dicembre 2009 - articolo 077
Il CEDIFOP promuove la subacquea
industriale.
La professione di OTS descritta agli studenti dell'Itis "A.Volta" di
Palermo
(di Nini Radicini)
Dando seguito al
protocollo d'intesa firmato il 15 settembre 2009 fra il CEDIFOP - ente
specializzato nella formazione professionale di Operatori tecnici
subacquei - e l'Istituto Tecnico Industriale Statale "Alessandro
Volta" di Palermo finalizzato alla gestione di iniziative e progetti
formativi, il 5 novembre '09 il CEDIFOP ha svolto una giornata di
promozione della subacquea industriale presso l'ITIS "A. Volta" di
Palermo, uno dei più grandi d'Italia per numero di studenti, con una
didattica di alto profilo e laboratori tecnologici e scientifici di
notevole qualità.
Durante la presentazione, il personale del Centro di formazione
professionale, composto dal direttore Manos Kouvakis, dall'istruttore
Francesco Costantino e da una rappresentanza di allievi OTS (Operatori
Tecnici Subacquei) del corso settembre-dicembre '09, hanno allestito
una postazione con alcune delle attrezzature utilizzate nei lavori
subacquei e un monitor in cui scorrevano le immagini di esercitazioni
- in area portuale e in piscina - degli allievi OTS dei corsi
precedenti (video presenti su YouTube, nel canale del CEDIFOP).
La descrizione delle specificità tecniche e professionali del lavoro
svolto da un Operatore Tecnico Subacqueo è stata sviluppata da
Francesco Costantino davanti a vari classi del Volta, che si sono
susseguite nel corso della mattinata. Sono state passate in rassegna
le attrezzature e l'equipaggiamento del singolo Operatore,
sottolineando l'importanza delle procedure di sicurezza sia in
superficie sia in immersione, oltre alla rilevanza della conoscenza
delle modalità di primo soccorso.
Dopo aver descritto le caratteristiche del casco rigido e le
differenze tra la subacquea industriale e quella sportiva, si è
passati al funzionamento e all'utilità di alcuni strumenti utilizzati,
tra cui la "Sorbona", simile a una aspirapolvere e usata per rimuovere
i detriti che si depositano sulle superfici o sulle strutture su cui
l'OTS deve compiere un lavoro.
Passione per la subacquea e preparazione rendono la professione di OTS
molto articolata e con possibilità di impiego in una molteplicità di
settori. Presupponendo però una conoscenza dettagliata delle tecniche
e delle attrezzature e la capacità di lavorare in squadra, a volte in
contesti internazionali come ad esempio quando si è nelle piattaforme
petrolifere offshore.
Migliorare in modo costante la didattica e la preparazione con
riferimento agli standard più avanzati, seguire le innovazioni
scientifiche e tecnologiche, creare opportunità occupazionali in
settori ad alto contenuto tecnico, sono i denominatori comuni all'Itis
"A. Volta" e al CEDIFOP. Il professore Roberto Tripodi, preside dell'Itis
"A. Volta", intervenendo per salutare il personale e gli allievi del
CEDIFOP, ha ricordato che questa iniziativa ha un significato
culturale rilevante, poiché oltre alla parte divulgativa motiva lo
studente a impegnarsi nello sviluppo di una professionalità,
interpretando la realtà lavorativa del proprio tempo. A conclusione
dell'intervento, il prof. Tripodi ha omaggiato il personale del
CEDIFOP e gli allievi OTS con alcune pubblicazioni di narrativa.
Questa giornata preludeva a due corsi che si svolgeranno presso
l'Istituto; il primo dal titolo "La figura del sommozzatore (O.T.S) in
Italia e nel mondo" (durata 20 ore, iniziato il 3 dicembre e si
concluderà il 16 Febbraio 2010); il secondo "Mare, subacquea e
sicurezza" (durata 100 ore, probabile inizio gennaio 2010). L'ITIS "A.
Volta", che nel 2007 ha ottenuto la certificazione di qualità ISO
9001-2000, frequentato da circa 1800 studenti è uno degli istituiti
tecnici industriali più grandi in Italia. I suoi studenti posso
scegliere tra quattro specializzazioni: Elettronica e
Telecomunicazioni; Informatica (Abacus); Liceo Scientifico
Tecnologico; Termotecnico. Un esempio di convergenze tra due contesti
- quello scolastico e quello formativo-professionale - di alto profilo
qualitativo, sia nella gestione sia nella prospettiva culturale.
|
CEDIFOP news n. 41 - Novembre 2009 - articolo 076
Sulla strada di un testo unico fra
le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS - PARTE IV
Situazione nelle varie Commissioni Parlamentari, in data odierna:
(di Manos Kouvakis)
Prosegue l'esame nelle
varie Commisisoni Parlamentati della proposta di legge Bellotti/Lo
Presti/Carlucci.
Ecco il punto cui è arrivato il lavoro svolto fino ad oggi (08/11/09)
nelle varie Commissioni Parlamentari:
Nulla osta dalle Commisisoni Ambiente (VIII), Attività Produttive (X),
Affari Sociali (XII), Politiche Un. Europea (XIV) e dalla Commissione
Parlamentate per le Questioni Regionali.
Parere favorevole dalla Commissione Affari Costituzionali (I), con le
seguenti condizioni:
1) all'articolo 1, comma 1, primo periodo, e all'articolo 23, comma 1,
primo periodo, si sopprima il riferimento ai servizi di carattere
turistico-ricreativo, in quanto nessun principio può essere stabilito
in una materia di competenza legislativa residuale delle regioni ai
sensi dell'articolo 117, quarto comma, della Costituzione;
all'articolo 19, comma 1, si sopprima inoltre il primo periodo, in
quanto sono non ravvisabili esigenze unitarie giustificatrici di
intervento legislativo statale;
2) all'articolo 1, comma 1, secondo periodo, si chiarisca la portata
del richiamo agli statuti regionali, trattandosi di fonti che
potrebbero non prevedere disposizioni in materia di attività subacquee
ed iperbariche;
3) all'articolo 24, dove si fa menzione della «autorizzazione
all'esercizio ottenuta ai sensi della presente legge», si chiarisca
quale deve essere la disciplina di riferimento, soprattutto sotto il
profilo delle competenze, ai fini dell'attività di autorizzazione
richiamata, tenuto conto che nell'articolo 23, dove è previsto
l'elenco nazionale delle organizzazioni didattiche, non si fa alcun
riferimento espresso all'attività autorizzatoria;
4) all'articolo 26, secondo periodo, si sostituiscano le parole
«Agenzie e Federazioni» con la parola «organizzazioni»;
e con le seguenti osservazioni:
a) in merito all'articolo l, comma 1, secondo periodo, si valuti che
la salvaguardia delle competenze delle regioni ivi stabilita non
comporta salvaguardia degli effetti della legislazione regionale
eventualmente già emanata, qualora essa non sia conforme ai principi
stabiliti dal provvedimento, non rechi, rispetto a essi, norme di
dettaglio e, infine, costituisca ripetizione di disposizioni contenute
nel provvedimento stesso, poiché, secondo costante orientamento della
Corte costituzionale, da ultimo ribadito con la sentenza n. 271 del
2009, alla legislazione regionale non è consentito ripetere quanto già
stabilito in legge statale;
b) agli articoli 2 e 3, si segnala l'esigenza di definire con maggiore
precisione la nozione di «lavori subacquei e iperbarici, tenendo conto
del principio di determinatezza della fattispecie penale di cui
all'articolo 25 della Costituzione», considerata la previsione di
sanzioni penali contenuta nell'articolo 15;
c) appare opportuno che la Commissione di merito riconsideri le
disposizioni di cui agli articoli 5, comma 3, 8, comma 4, e 20, comma
1, tenendo conto del principio di territorialità della legge, cui non
è consentito esplicare, in via generale, effetti in territori non
soggetti alla sovranità nazionale;
d) all'articolo 13 appare opportuno chiarire che la limitazione ivi
prevista per gli operatori tecnici subacquei (OTS) e gli operatori
tecnici iperbarici (OTI) allo svolgimento di attività diverse riguarda
solo le attività subacquee e iperbariche;
e) all'articolo 19, comma 1, terzo periodo, appare opportuno chiarire,
ai fini dell'esclusione dall'applicazione delle disposizioni ivi
previste delle attività subacquee di tipo agonistico e di quelle
indirizzate alle persone disabili, quale sia la normativa cui dovranno
far riferimento le organizzazioni operanti in tali settori;
f) all'articolo 23, comma 2, si valuti l'opportunità di collocare
diversamente nel testo la disposizione relativa al brevetto come
prerequisito per incarichi e arruolamenti nell'ambito delle forze
armate e di polizia.
Parere favorevole dalla Commissione Giustizia (II), con le seguenti
osservazioni:
a) agli articoli 2 e 3, valuti la Commissione di merito l'opportunità
di meglio definire la nozione di «lavori subacquei e iperbarici»,
anche in vista del rispetto del principio di determinatezza da parte
delle fattispecie sanzionatorie che presuppongono tale nozione;
b) agli articoli 11 e 15, valuti la Commissione di merito
l'opportunità di ridefinire il quadro sanzionatorio, prevedendo
preferibilmente l'applicazione di sanzioni pecuniarie amministrative,
che dovranno essere graduate in ragione della gravità della condotta e
dell'evento lesivo.
Parere favorevole dalla Commissione Finanze (VI), con le seguenti
condizioni:
all'articolo 5, dopo il comma 3, nonché all'articolo 8, dopo il comma
6, siano inseriti due commi del seguente tenore:
«Ciascun compartimento marittimo comunica agli enti gestori delle aree
naturali protette rientranti nella circoscrizione territoriale di
propria competenza, i nominativi dei soggetti iscritti nel registro e
le relative variazioni di dati»;
all'articolo 16, comma 3, in fine, sia inserito un periodo del
seguente tenore:
«Il Comitato assicura che nelle attività di formazione e di
qualificazione professionale di coloro che svolgono attività subacquee
e iperbariche, ovvero prestano servizi subacquei di carattere
turistico-ricreativo, sia posta particolare attenzione agli obiettivi
della conservazione e della tutela dell'ecosistema marino»;
e con la seguente osservazione:
all'articolo 16, comma 4, anche alla luce delle modifiche proposte in
precedenza, valuti la Commissione di merito l'opportunità di
aggiungere una ulteriore lettera al fine di ricomprendere nel Comitato
anche un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare.
Parere favorevole dalla Commissione Finanze (VI), con le seguenti
condizioni:
1) all'articolo 2, comma 2, secondo periodo, dopo le parole «istituti
di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado»aggiungere le
parole «degli enti di ricerca»
2) all'articolo 6, comma 1, lettera c) appare necessario sostituire le
parole «diploma di scuola dell'obbligo» con le parole: «diploma
conclusivo del primo ciclo di istruzione»;
3) all'articolo 19 comma 1, ultimo periodo, appare necessario
sostituire le parole» di tipo agonistico e quelle indirizzate alle
persone disabili, così come previste dalle rispettive organizzazioni»
con le seguenti «organizzate da Federazioni sportive, discipline
sportive associate, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI
e da associazioni e società affiliate ai predetti enti»;
4) all'articolo 20 comma 1 lettera d), occorre sostituire le parole
«diploma di scuola dell'obbligo» con le parole: «diploma conclusivo
del primo ciclo di istruzione»;
5) all'articolo 20 comma 2 lettera h), dopo le parole «certificante»
appare necessario aggiungere le parole «riconosciuta dal CONI o
convenzionata con un'organizzazione riconosciuta dal CONI»;
6) all'articolo 20 comma 2, lettera h), appare necessario sostituire
le parole «non agonistica» con la seguente «agonistica»;
7) con riferimento all'articolo 6, comma 1, lettera e), appare
necessario specificare che tipo di titolo si potrebbe utilmente
conseguire presso le scuole militari;
e con la seguente osservazione:
con riferimento all'articolo 23 comma 2, appare opportuno specificare
il riferimento alle graduatorie ivi citate e quello ai prerequisiti e
ai punteggi; salvaguardando in ogni caso l'autonomia delle istituzioni
universitarie.
Parere favorevole dalla Commissione Trasporti (IX), con le seguenti
condizioni:
1. con riferimento al comma 1 dell'articolo 1, che definisce l'ambito
di applicazione della legge, si sostituiscano le parole «servizi di
carattere turistico-ricreativo» con le seguenti «servizi subacquei di
carattere turistico-ricreativo», in conformità con la definizione
recata dal successivo articolo 2;
2. con riferimento alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 6, dopo
le parole: «o nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco in qualità di
sommozzatore», siano inserite le seguenti: «o nel corpo delle
Capitanerie di porto - Guardia Costiera in qualità di operatore nei
nuclei subacquei»;
3. con riferimento al medesimo articolo 6, sia soppresso il comma 3;
4. con riferimento all'articolo 14, recante la disciplina delle
autorizzazioni per l'effettuazione di lavori subacquei e iperbarici,
dopo le parole:»essere autorizzati» siano inserite le seguenti: «ai
soli fini della sicurezza della navigazione»;
5. con riferimento al comma 4 dell'articolo 16, sia aggiunta la
seguente lettera: «h) un Ufficiale superiore del corpo delle
Capitanerie di porto»;
6. con riferimento all'articolo 18, dopo il comma 1, sia inserito il
seguente: «1-bis. Entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente
legge, il personale regolarmente iscritto nell'ultimo biennio nei
registri dei palombari e dei sommozzatori in servizio locale, tenuti
dall'autorità marittima, ai sensi rispettivamente dell'articolo 205
del regolamento di esecuzione del codice della navigazione, di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328 e
dell'articolo 3 del decreto ministeriale 13 gennaio 1979, è iscritto,
su richiesta, nel registro di cui all'articolo 5.»
7. con riferimento all'articolo 26, si disponga la soppressione delle
figure dei palombari e dei sommozzatori in servizio locale, mediante
l'abrogazione del punto 3, primo comma, dell'articolo 116 del codice
della navigazione, degli articoli da 204 a 207 del regolamento di
esecuzione del codice della navigazione, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328, e del decreto
ministeriale 13 gennaio 1979;
e con le seguenti osservazioni:
1. valuti la Commissione di merito l'opportunità di recare, al comma 1
dell'articolo 3, l'esplicita definizione dei «lavori subacquei» e di
precisare, al medesimo comma, anche attraverso il rinvio ad una
normativa tecnica di rango secondario, quali mezzi, strutture o
veicoli subacquei possano essere utilizzati dagli operatori subacquei
e iperbarici professionali;
2. valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere, per
quanto attiene alla disciplina sanzionatoria di cui all'articolo 11,
sanzioni amministrative pecuniarie in luogo delle sanzioni penali
previste dal provvedimento, almeno per alcune fattispecie meno gravi,
quali quella di cui al comma 3;
3. valuti la Commissione di merito l'opportunità di fissare,
all'articolo 20, relativo all'esercizio dell'attività di istruttore
subacqueo e di guida subacquea, un numero massimo di allievi;
4. valuti la Commissione di merito l'opportunità di inserire, al
medesimo articolo 20, la previsione di mezzi di supporto adeguati,
anche attraverso un rinvio all'articolo 90 del decreto ministeriale 29
luglio 2008, n. 146, che disciplina le norme di sicurezza per le unità
da diporto impiegate come unità di appoggio per immersioni subacquee a
scopo sportivo o ricreativo;
5. valuti la Commissione di merito l'opportunità di equiparare, a fini
fiscali, le imprese costituite in forma individuale (istruttori
subacquei e guide subacquee) con quelle costituite in forma
collettiva, in particolare prevedendo tra i requisiti di cui al comma
2 del medesimo articolo 20, l'iscrizione alla Camera di commercio,
Industria, Artigianato e Agricoltura e la partita IVA.
La Commissione Bilancio e Tesoro (V) nella seduta di giovedì 5
novembre 2009, ha rinviato la decisione a seduta successiva, facendo
richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 11-ter, comma 3,
della legge n. 468 del 1978) (http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm).
-----------------
Infine, continuando la critica su quanto a noi sembra incoerente,
sperando di essere di aiuto a trovare, finché c'è tempo, soluzioni
adeguate, vorremmo far notare che nella parte della proposta dove si
fa riferimento a INFORTUNI O INCIDENTI, nel Disegno di Legge Lo
Presti, l'articolo 8, comma 5 cita cosi:
"5. In caso di infortunio o di incidente, da qualunque causa
determinato, ovvero in caso di malattia che comporta un'interruzione
dal lavoro per almeno quindici giorni, l'operatore deve presentare, e
in caso di suo impedimento far presentare, entro tre giorni
dall'evento, il LDR al compartimento marittimo sotto la cui
giurisdizione viene svolto il lavoro:
a) per gli eventuali provvedimenti del caso qualora si tratti di
infortunio o di incidente;
b) per l'annotazione dell'inizio di interruzione del lavoro dipendente
da infortunio o da incidente ovvero da malattia.
6. Il LDR è trattenuto dal compartimento marittimo competente ai sensi
del comma 5 per il periodo di interruzione del lavoro ed è
riconsegnato all'operatore interessato previa presentazione da parte
del medesimo di un certificato medico attestante l'idoneità
psico-fisica a riprendere l'esercizio dell'attività lavorativa,
rilasciato in conformità a quanto disposto dal comma 7. La ripresa
dell'attività lavorativa deve risultare sullo stesso LDR, vistato allo
scopo dal compartimento marittimo competente. "
Questo passaggio, nel testo unificato (art. 9 comma 6) proposto viene
trasformato in questo modo:
"6. Il LP sarà trattenuto dal datore di lavoro, nel caso trattasi di
lavoratore dipendente, per tutto il periodo di interruzione del lavoro
e sarà riconsegnato all'operatore interessato a presentazione da parte
di questi di certificazione medica attestante il ripristino del
requisito di idoneità psicofisica a riprendere l'esercizio
dell'attività lavorativa."
Mi scusi, On. Di Biagio, - mi rivolgo a Lei in qualità di Relatore -
ciò non rischia di "creare un'arma di ricatto" da parte delle aziende
"malintenzionate", che tenderanno a nascondere eventuali incidenti sul
lavoro a discapito dei lavoratori?
La cosa non ci sembra corretta, riteniamo che il criterio del "terzo"
possa dirimere questa impasse, e il terzo elemento in questo caso ci
sembra essere il Compartimento Marittimo che peraltro rilascia il
Libretto al lavoratore, e lo riconvalida di anno in anno, dopo aver
constatato la persistenza dell'idoneità psicofisica del lavoratore
OTS.
Ci piacerebbe avere una risposta sull'argomento!
Ecco un altro dei punti, ma ce ne sono ancora tanti, che vorremo
portare alla luce nei prossimi mesi, sperando che le critiche siano di
aiuto, prima dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà
presentata alla Camera e al Senato, e anche lì, dove sta nascendo
qualcosa di alternativo, lontano da interessi di parte o altro, ma...
Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
|
CEDIFOP news n. 41 - Novembre 2009 - articolo 075
MEETING IDSA 2009 A PALERMO: Il
CEDIFOP diventa "Full Member" di IDSA
(di Nini Radicini)
Nella giornata inaugurale
del meeting dell'IDSA (International Diving Schools Association),
svoltosi a Palermo presso l'Hotel San Paolo Palace (05-07 ottobre
2009), è stato ufficializzato il passaggio del CEDIFOP a "Full Member"
dell'Associazione. Specializzato nella formazione di OTS (Operatore
Tecnico Subacqueo), il CEDIFOP diventa così una delle 19 scuole nel
mondo finora accreditate da IDSA per il rilascio di certificazioni
IDSA per il lavoro off-shore. Scuole presenti in Europa, America,
Africa, Asia: Austria (1), Belgio (2), Danimarca (1), Finlandia (1),
Francia (1), Italia (2), Olanda (1), Norvegia (1), Singapore (1), Sud
Africa (1), Svezia (2), Gran Bretagna (2), Usa (3), che possono
rilasciare certificazioni riconosciute dalle aziende che operano in
offshore, a livello mondiale, e dalle autorità degli stati di Olanda,
Belgio, Austria e Scandinavia (Danimarca, Finlandia, Norvegia,
Svezia).
L'adesione "Full Member" a IDSA può essere conseguita sia da scuole di
Stati che hanno già propri standard formativi per la subacquea
industriale, sia da quelle di Stati in cui non vi sono ancora standard
in materia. In questo caso la scuola candidata deve superare un audit
condotto da IDSA per verificarne la qualità in tutte le sue
componenti: dall'organizzazione amministrativa, alla didattica, alla
qualità della attrezzature e degli equipaggiamenti. Il CEDIFOP ha
perciò dovuto superare un audit, iniziato ad aprile di quest'anno.
Aderire a IDSA significa acquisire, e vedere riscontrati in modo
costante, parametri di qualità nella formazione. Da ciò deriva un
beneficio per gli allievi che troveranno nei Centri aderenti un
contesto in linea con gli sviluppi del settore e la possibilità di
seguire un percorso di qualificazione professionale articolato
comprendente una serie di specializzazioni successive. La qualità
della preparazione attraverso lezioni in aula, immersioni in aree
portuali e mare aperto, allenamento in palestra, esercitazioni in
piscina, e l'utilizzo dell'equipaggiamento specifico per gli OTS,
permette all'allievo di raggiungere un livello formativo tale da poter
rispondere alle esigenze delle imprese del settore, già alla
conclusione del corso con il conseguimento dell'attestato di
qualifica.
La parte congressuale del meeting IDSA 2009 ha visto una serie di
argomenti in discussione, tra cui lo standard relativo alla profondità
della campana chiusa e i requisiti e l'esperienza richiesta ad un
operatore Stand By. Un altro tema è stato l'utilizzo del logo di IDSA.
E' stato chiarito che solo le scuole "Full Member" possono utilizzarlo
negli attestati di qualifica. Non può essere invece usato negli
attestati di qualifica rilasciati dalle scuole con status di
"Affiliate" o "Associate", in cui inoltre non può esserci nemmeno
alcun riferimento a IDSA.
Provenienti da Belgio, Egitto, Finlandia, Francia, Usa, Inghilterra,
Iran, Italia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Scozia e Svezia, i
delegati delle scuole di subacquea presenti al meeting, oltre al
dibattito su standards e sviluppi nel settore, hanno avuto occasione
di partecipare a iniziative laterali al convegno, quali una visita
all'antica Tonnara Florio di Favignana, una mostra di attrezzature
della subacquea industriale al Faro di Punta Marsala e una visita
turistica a Palazzo Reale a Palermo (noto anche come Palazzo dei
Normanni), sede del Parlamento della Regione Siciliana.
L'organizzazione del meeting e i riscontri ottenuti rappresentano un
ulteriore traguardo per il CEDIFOP, che a settembre ha iniziato il
nuovo corso per OTS (il secondo dell'anno). Intanto sono già in fase
di progettazione nuovi corsi di specializzazione (IDSA level 2), per
gli operatori subacquei, il cui inizio è previsto per gennaio 2010.
Il prossimo meeting IDSA (n.28), si svolgerà nel periodo
Settembre/Ottobre 2010 a ROTTERDAM (Paesi Bassi).
|
CEDIFOP news n. 40 - Ottobre 2009 - articolo 074
Sulla strada di un testo unico fra
le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS - PARTE III
(di Manos Kouvakis)
Con l’esame degli
emendamenti presentati, la proposta di legge BELLOTTI/LO
PRESTI/CARLUCCI, ha completato l’iter nel Comitato Ristretto della
Commissione Lavoro, che ha già presentato la sua versione definitiva.
Adesso affronterà il resto del percorso alla Camera e al Senato. Sono
arrivati i primi consensi delle Commissioni Parlamentari: FINANZE (VI);
ATTIVITA’ PRODUTTIVE (X) e COMMISSIONE PER LE QUESTIONI REGIONALI,
mentre dopo una prima lettura è stato rimandato a data successiva
l’esame e il parere delle commissioni GIUSTIZIA (II), AMBIENTE (VIII),
TRASPORTI (IX) E POLITICHE UN. EUROPEA (XIV), e si aspetta ancora il
parere delle commissioni rimanenti.
Nella versione definitiva, nella parte riguardante gli OTS, ci sono
alcuni punti interessanti presenti nella proposta 2369 dell'On. LO
PRESTI, come l'obbligatorietà di un percorso formativo specifico da
OTS, già previsto dal Decreto Ministeriale del 1982, ma rafforzato dal
riferimento alla conformità agli standard HSE, l'obbligatorietà del
brevetto oltre che l'attestato di qualifica professionale di OTS e un
percorso obbligatorio nel settore metalmeccanico (approfondiremo
questo punto nelle prossime news), la parte sanzionatoria, che era
presente nella proposta legislativa del Senatore Battaglia del 1997; e
anche su questo argomento ritorneremo a parlare nei prossimi mesi.
Ma anche punti dove la fretta (?!!), la incolpevole (?!!) incompetenza
(?!!), o altro (?!!), sta rovinando l'opportunità di equiparare la
nostra legislazione a quella degli altri paesi europei, pregiudicando
e compromettendo l’opportunità, per l'Italia, di fare ulteriori passi
avanti, come per esempio entrare dell'approved list dell'HSE con
percorsi formativi per il TOP UP o il CLOSED BELL DIVING, penalizzando
chi lotta per portare in Italia quello che c’è di diritto negli altri
Paesi, che hanno legiferato opportunamente nel settore della subacquea
industriale. Anche qui nelle prossime news criticheremo punto per
punto, motivando le nostre critiche, quello che a noi sembra
incoerente, sperando di essere di aiuto a trovare, finché c'è tempo,
delle soluzioni adeguate.
Cominciamo con la prima critica da una semplice osservazione: nel
1992, la Capitaneria di Porto di Ravenna, ha emanato l'Ordinanza n. 77
che da le direttive su come operare fuori dalle aree portuali in
sicurezza, (cosi come si propone la nuova proposta legislativa, non
solo per Ravenna, ma per tutto il territorio Italiano), stabilendo
regole fondamentali, riconosciute nella loro validità dagli operatori
seri del settore. Questa Ordinanza vigente negli ultimi 17 anni,
frutto di esperienza e collaudata nella sua efficienza, era stata
ripresa e riportata per intero nella proposta 2369 dell’On. Lo Presti,
e successivamente negli emendamenti presentati dallo stesso, che non
sono stati presi in considerazione dal Comitato Ristretto della
Commissione Lavoro del relatore On. Di Biagio, anche per la mancata
presenza dell'On. Lo Presti o chi per lui, nella giornata decisiva. Un
passo indietro nel proporre la legge e sicuramente una falla nel
settore della sicurezza, molto importante nella subacquea.
Ci chiediamo i motivi che hanno indotto ad ignorare questo importante
passaggio della proposta Lo Presti, se è stata l'inesperienza o una
volontà specifica di ignorare quello che da 17 anni è realtà in un
ambiente, come quello del comprensorio di Ravenna, dove l'attività dei
lavori subacquei è molto intensa.
On. Aldo di Biagio e On. Lo Presti, ci piacerebbe avere una risposta
sull'argomento!
Ecco uno dei punti, ma ce ne sono ancora tanti, che vorremo portare
alla luce nei prossimi mesi, sperando che le critiche siano di aiuto,
prima dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà portata
alla Camera e al Senato, e anche lì, dove sta nascendo qualcosa di
alternativo, lontano da interessi di parte o altro, ma...
Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
continua...
|
CEDIFOP news n. 40 - Ottobre 2009 - articolo 073
27° Meeting I.D.S.A. Palermo 5, 6 e
7 Ottobre 2009
San Paolo Palace hotel - Discorso del Presidente LEO LAGARDE (Paesi
Bassi)
Signore e Signori
benvenuti al meeting IDSA qui a Palermo. Uno speciale benvenuto
all’Ammiraglio Vincenzo Pace ed al Professore Roberto Tripodi e a
tutte le Autorità locali presenti oggi.
Questo è il 27° meeting di IDSA. Sono lieto di dire che alla nostra
assemblea in Danimarca abbiamo discusso del fatto che l’autorità
marittima Danese ha adottato gli standard e le procedure di IDSA per i
suoi sommozzatori e per le scuole per sommozzatori fino al livello 3.
Questo significa che i livelli 1, 2 e 3 ora sono accettati dalle
autorità in tutte le scuole della Scandinavia, Olanda, Belgio ed in
Austria. E’ un grande piacere per me in qualità di Presidente vedere
questo lento ma continuo incremento di riconoscimento delle qualifiche
IDSA, e noi intendiamo continuare questo processo per il futuro.
Negli ultimi giorni abbiamo completato l’audit per una scuola locale
per sommozzatori, il CEDIFOP, e sono veramente lieto di dare loro il
nostro benvenuto nell’Associazione in qualità di scuola di formazione
Full Member.
Noi consideriamo che le scuole che insegnano gli standard di IDSA
danno ai loro studenti il miglior addestramento possibile insegnando
tecniche di immersione sicure, e dando loro le basi sulle quali
costruire una lunga carriera nella subacquea industriale.
Gli standard sono il risultato di un lungo e duro lavoro, ragionamenti
e negoziazioni dei membri che rappresentano molte tra le più valide
scuole di addestramento nel settore della subacquea industriale in
Europa, Nord America ed Africa. Gli standard IDSA non intendono
sostituire gli standard nazionali ma fornire un facile sistema di
comprensione delle equivalenze. Le scuole di paesi che hanno le
proprie Qualifiche Nazionali per Sommozzatori potrebbero diventare
Full Members IDSA senza audit, e potrebbero rilasciare Certificati di
Qualifica per Sommozzatori. Il possesso ulteriore di Qualifiche IDSA
mostra l’equivalenza immediatamente con gli standard Nazionali, ed
elimina la necessità di ricercare in lunghe liste Nazionali una
Qualifica adeguata.
L’intento è quello di permettere a qualsiasi azienda di selezionare
con maggiore facilità Sommozzatori qualificati per un dato progetto, e
i sommozzatori avranno maggiori opzioni di qualifica da poter
scegliere, in quanto è facilmente identificato l’equivalente con gli
standard nazionali.
In paesi dove non esistono formali Qualifiche Nazionali – come avviene
attualmente in Italia – individualmente alcune scuole che ricercano
riconoscimenti internazionali possono rivolgersi direttamente ad IDSA
per divenire Full Member, e saranno soggette ad un rigoroso audit come
è stato nel caso di CEDIFOP prima della suo riconoscimento.
Comunque, noi crediamo che in situazioni del genere la cosa migliore
per un paese sia quella di adottare ed adattare i programmi di
addestramento per sommozzatori proposti da IDSA per soddisfare le
proprie esigenze ed usarli come propri standard nazionali, come è
avvenuto in Danimarca ed Austria.
Abbiamo un programma molto serrato per questo meeting come potete
vedere dalla agenda. Do il benvenuto a tutti voi augurando un meeting
costruttivo e sereno.
Leo Lagarde
IDSA CHAIRMAN
|
CEDIFOP news n. 39 - Settembre 2009 - articolo 072
Sulla strada di un testo unico fra
le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS - PARTE II
(di Manos Kouvakis)
Dopo le ferie estive,
riprendono i lavori parlamentari sulla proposta di legge, con l'esame
degli emendamenti presentati e la correzione del testo, per proseguire
l'iter parlamentare; la prima riunione è calendarizzata per mercoledì
16 settembre. Il tema legislativo e il problema tutto italiano sulla
mancanza di regolamentazione della professione OTS rispetto agli altri
Paesi, sarà argomento di discussione nella giornata inaugurale del
Meeting IDSA. Si spera che dal confronto possa venir fuori un
contributo tecnico, che sia di ulteriore aiuto al legislatore, prima
dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà portata alla
Camera e al Senato, ma...
Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
continua...
altre informazioni a partire da:
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=2369&ns=2
oppure dal sito del CEDIFOP a partire dal seguente link:
http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm
|
CEDIFOP news n. 39 - Settembre 2009 - articolo 071
Meeting I.D.S.A. 2009 Palermo 5/7
Ottobre 2009
San Paolo Palace hotel
con la partecipazione di:
DELEGATE: Leo Lagarde (IDSA CHAIRMAN)
COUNTRY :NETHERLANDS
DELEGATE: Dag W.Wroldsen (IDSA Hon Segretary)
SCHOOL : Norwegian School of Commercial Diving Oslo
COUNTRY :NORWAY ( www.nyd.org )
DELEGATE: Mark van der Esch
SCHOOL : Commercial Diving Schools ‘SYNTRA’ & ‘CFPME’
COUNTRY : BELGIUM ( www.syntra-ab.be )
DELEGATE: Mohsen El Gohary
SCHOOL : International Academy fo Diver Training (Alexandria)
COUNTRY : EGYPT ( www.iadtegypt.com )
DELEGATE: Eric Albier
SCHOOL : INPP (Marseille)
COUNTRY : FRANCE ( www.inpp.org )
DELEGATE: Naser Sarnevesht
SCHOOL : Darya Koosh
COUNTRY : IRAN ( www.daryakoosh.ir )
DELEGATE: Manos Kouvakis
SCHOOL : CEDIFOP
COUNTRY :ITALY ( www.cedifop.it )
DELEGATE: Nicla Branstrom
Lars Petersson
SCHOOL : Swedish Armed Forces Diving School
COUNTRY : SWEDEN
DELEGATE:John Rabone
SCHOOL : Interdive
COUNTRY :U.K. ( www.interdive.co.uk )
DELEGATE:Finlay Finlayson
SCHOOL : The Underwater Centre
COUNTRY : SCOTLAND ( www.theunderwatercentre.co.uk )
DELEGATE: Don Fast
SCHOOL : Ocean Corporation (Houston)
COUNTRY :USA
Observers: Julio Melegari
COUNTRY : ITALY
Observers: Vincente Fernandez
COUNTRY :MEXICO
Admin : Alan Bax
Jill Williams
COUNTRY :FRANCE
|
CEDIFOP news n. 38 - Agosto 2009 - articolo 070
Sulla strada di un testo unico fra
le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS - PARTE I
(di Manos Kouvakis)
Finalmente si comincia a
fare sul serio! Ci sono voluti 8 riunioni del Comitato Ristretto della
Commissione Lavoro (http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm ), tre
proposte di legge presentate durante questa legislazione: La proposta
344 BELLOTTI "Disciplina delle attivita` subacquee e iperbariche"
(http://www.cedifop.it/1997/bellotti2.htm ), presentata il 29 aprile
2008, la proposta 2369 LO PRESTI "Disposizioni concernenti le attività
professionali subacquee e iperbariche"
(http://www.cedifop.it/1997/lo_presti.htm ), presentata il 7 aprile
2009 e infine la proposta 2509 CARLUCCI "Disciplina delle professioni
di istruttore subacqueo e di guida subacquea e dei centri di
immersione e di addestramento subacqueo" (http://www.cedifop.it/1997/carlucci.htm
) presentata il 15 giugno 2009; e l’impressione è che non finirà qui.
Martedì 21 luglio 2009, durante la penultima riunione del comitato
ristretto, è stato presentato il testo base che raggruppa le tre
proposte legislative, alla riunione successiva di mercoledì 29 luglio
2009, sono stati presentati ben 22 emendamenti, che propongono una
serie di modifiche, l’inserimento di nuovi articoli o la cancellazione
di alcuni esistenti. Dei 22 emendamenti presentati, 14 sono a firma
dell’On Lo Presti, che cosi mette la sua impronta, difendendo il testo
che aveva presentato con la sua proposta legislativa, ben lontano nei
contenuti da quello presentato dall’On. Bellotti, votato maggiormente
alla parte della subacquea sportiva. Gli altri emendamenti sono a
firma dell’On Cavallaio (4), uno a firma del relatore On. Aldo Di
Biagio e 3 a firma di una cordata di Deputati (Madia, Damiano,
Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi,
Letta, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.).
Il testo, sempre provvisorio che verrebbe fuori, con l’inserimento
degli emendamenti, si può vedere su questo link:
http://www.cedifop.it/1997/testo%20unificato%2001.htm.
A mio parere, è il testo più accettabile che sia stato presentato dopo
un anno di lavori, anche se ancora ci sono diversi punti che
dovrebbero essere “ritoccati”, e giustamente si sta valutando
l'eventuale predisposizione di ulteriori emendamenti, tutto ciò ormai
dopo la prevista pausa estiva, quando riprenderà l'esame degli
emendamenti e degli articoli aggiuntivi presentati.
Un altro elemento, molto importante, è la presa di posizione del
Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha fatto esplicita
richiesta di effettuare ulteriori approfondimenti su taluni profili
del provvedimento, che investono in particolare le competenze delle
Capitanerie di Porto.
Per la prima volta, nella parte che riguarda la subacquea industriale,
si parla di regole ben precise e diversificate, sia per chi svolge
lavori subacquei ed iperbarici, ma anche per le attività subacquee di
ricerca, scientifiche, attività di maricoltura e pesca del corallo.
Nel testo si parla di un Numero Progressivo Nazionale (NPN), la cui
istituzione avrebbe come risultato immediato, per gli operatori
subacquei, la possibilità di svolgere lavori su tutto il territorio
nazionale, senza ricorrere ai Nulla Osta; l’obbligatorietà della
componente previdenziale e assicurativa; l’applicazione,
dell’Ordinanza n. 77 del 1992 emanata dalla Capitaneria di Porto di
Ravenna che, in tal modo, rientrerebbe quasi interamente nel testo del
disegno di legge.
Ci sono sicuramente tante buone intenzioni racchiuse in questa
proposta legislativa, anche se bisogna ancora raffinarla, per renderla
adeguata alle esigenze pressanti che esistono nel mondo del lavoro
subacqueo, viste da un’ottica internazionale. Si ha la sensazione che
finalmente anche in Italia, sia stato imboccato il percorso giusto,
anche se...
Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
continua...
|
CEDIFOP news n. 38 - Agosto 2009 - articolo 069
CEDIFOP e la promozione della
subacquea industriale.
Avviati progetti formativi con enti locali e istituti, prima del
meeting IDSA a ottobre
(di Nini Radicini)
Nell'attesa dell'inizio
del secondo corso annuale per Operatore Tecnico Subacqueo (21
settembre - 23 dicembre '09), la stagione estiva del CEDIFOP è stata
caratterizzata da una serie di iniziative con scuole ed enti locali
nel quadro della promozione della subacquea industriale, in
particolare in Sicilia. Il 16 luglio, il Centro diretto da Manos
Kouvakis e la Provincia Regionale di Palermo hanno firmato un
protocollo d'intesa per l'organizzazione di iniziative nell'ambito
della formazione professionale. Già la partecipazione del CEDIFOP al
progetto "Un mare... di risorse" - organizzato dall'Istituto
provinciale di cultura e lingue "Ninni Cassarà" di Palermo nel 2008 e
nel '09 - ha dimostrato quanto la subacquea incontri l'interesse degli
studenti: sia quella sportiva sia quella industriale, come scelta
professionale.
Ancora in ambito scolastico, a seguito della visita compiuta dalla
classe 5a Termotecnici dell'Istituto Tecnico Industriale Statale
"Alessandro Volta" di Palermo a due esercitazioni degli allievi OTS
svolte tra aprile e maggio '09, e constatata la complementarietà dei
rispettivi programmi, il CEDIFOP e l'Istituto hanno maturato la
decisione di sviluppare una collaborazione attraverso il progetto dal
titolo "Sicurezza e mare", a cui parteciperanno i docenti del CEDIFOP.
Stretto il legame con il Comune di Balestrate. Con una delibera della
Giunta comunale è stato adottato un protocollo d’intesa tra il Comune
di Balestrate e il CEDIFOP per l’adozione di iniziative congiunte
riguardanti la realizzazione di percorsi integrati per sostenere l’occupabilità
di inoccupati e disoccupati.
Similare protocollo d’intesa si sta predisponendo, anche, tra il
CEDIFOP e il CONSORZIO UNIVERSITARIO DELLA PROVINCIA DI PALERMO, per
l’organizzazione di iniziative di carattere informativo, formativo e
per promuovere l’auto-orientamento, di supporto per la definizione di
percorsi personali di formazione e lavoro, di sostegno all’inserimento
occupazionale.
Il protocollo d’intesa ha per oggetto, altresì, le iniziative
formative legate a specifiche macrotipologie formative quali l’obbligo
formativo, la formazione post obbligo, la formazione permanente, la
formazione destinata ai soggetti occupati, in CIG e mobilità, a
disoccupati per i quali la formazione è propedeutica all’occupazione e
ad apprendisti che abbiano assolto l’obbligo formativo, ed altro.
Il CEDIFOP sta, inoltre, presentando due progetti di "work experience":
uno in collaborazione con il Comune di Balestrate, l'altro rivolto ad
aziende operanti all'interno e nelle vicinanze del Porto di Palermo. I
due progetti, se approvati, coinvolgerebbero circa 80 persone
disoccupate in una esperienza di lavoro per 10 mesi all'interno di
aziende che operano sul territorio.
Un riscontro di prestigio alla qualità della formazione del CEDIFOP è
arrivato di recente dalla Gran Bretagna. Il corso per Operatore
Tecnico Subacqueo Specializzato ha avuto il riconoscimento dall'HSE
(Health and Safety Executive) - ente pubblico del Regno Unito per la
sicurezza e la salute sul lavoro - con l'inserimento nella “Schedule 1
- Offshore Diving, per Scuba and Surface Supplied” e nella “Schedule 2
- Inland / Inshore Diving, per Scuba and Surface Supplied”.
Attestazioni pubblicate nell'"Approved List" dell'HSE dall'1 maggio
2009. Si tratta di riscontri di prestigio per il CEDIFOP, a beneficio
dei suoi allievi , che dimezzano i tempi per il conseguimento di
ulteriori certificazioni internazionali richieste sempre più spesso
per il lavoro in off-shore.
Il CEDIFOP, che al recente avvio dell'iter parlamentare per la riforma
della normativa sulla subacquea ha collaborato alla elaborazione della
parte tecnica riguardante la subacquea industriale, sta intanto
proseguendo nell'organizzazione del meeting di IDSA (International
Diving Schools Association), previsto a Palermo, presso l'Hotel S.
Paolo Palace, dal 5 al 7 ottobre '09 (quello del '08 si è svolto a
Philadelphia, Usa). Per l'occasione saranno presenti nel capoluogo
siciliano i rappresentanti principali dell'associazione che gestisce
la definizione degli standard delle scuole che operano nel settore
della subacquea industriale.
|
CEDIFOP news n. 37 - Luglio 2009 - articolo 068
Subacquea industriale: Il CEDIFOP
potenzia la formazione.
Nel primo corso '09 applicati nuovi metodi di valutazione degli
allievi OTS
(di Nini Radicini)
Il 24 e 25 giugno 2009 si
sono svolti gli esami del corso per Operatore Tecnico Subacqueo del
CEDIFOP, realizzato tra febbraio e maggio. Dopo la prova scritta, gli
allievi hanno portato a termine la parte pratica presso la piscina
Hydra di Villabate e, a seguire, quella orale. Della commissione
esaminatrice, oltre agli istruttori del centro di formazione, hanno
fatto parte il Comandante Caddemi Luciano della Capitaneria di Porto
di Palermo in qualità di esperto di una pubblica amministrazione
cointeressata al riconoscimento della qualifica e la Dott.ssa
Cavalieri Maria Antonella in qualità di presidente nominata
dall'Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana.
Per lo svolgimento della prova in piscina, gli allievi OTS hanno
installato due postazioni standard per le immersioni SSD (Surface
Supplied Diving) utilizzando caschi rigidi di tipo kirby morgan.
Ognuno di loro è stato impegnato in un esercizio di intervento dello
stand by (soccorso di un diver in difficoltà) ed in esercitazioni di
flangiatura su una struttura di tubi, progettata e realizzata dal
CEDIFOP e sperimentata in precedenza durante diverse esercitazioni,
operando in coppia, (un diver in immersione da ogni postazione) gli
allievi dovevano scollegare e poi riagganciare i tubi di cui è
composta la struttura, immersa a circa 5 metri di profondità. La posa
di tubi e cavi e gli interventi di manutenzione sono alcuni tra i
lavori caratteristici per un OTS. La subacquea industriale è infatti
un settore molto specialistico e, come sottolineato dalla Dott.ssa
Cavalieri Maria Antonella, sia le procedure seguite, sia
l'equipaggiamento, rendono subito evidente la differenza con la
subacquea sportiva, settore da cui proviene un numero consistente di
allievi, sia con esperienza professionale sia come semplice attività
ricreativa.
In particolare, oltre alle differenze tecniche tra i due contesti, gli
allievi hanno riscontrato quanto sia fondamentale ogni passaggio
relativo alla sicurezza nelle operazioni di lavoro e quanto sia
importante acquisire la cultura della divisione dei ruoli in una
squadra. Gli allievi hanno imparato che le procedure di sicurezza
cominciano dalla realizzazione della postazione e che ogni passo
operativo deve essere riscontrato in modo dettagliato e ufficializzato
registrandolo in una Check List. E' questo un elemento essenziale nel
metodo formativo seguita del CEDIFOP.
In questo corso il CEDIFOP ha sperimentato nuovi parametri per la
valutazione delle esercitazioni, dimostratisi validi sia perché hanno
incrementato quantitativamente la partecipazione degli allievi -
fissando una serie di traguardi relativi al numero di ore di
immersione - sia perché li ha avviati a una visione della formazione
dell’ OTS in linea con gli standard di IDSA (International Diving
Schools Association). Come evidenziato dal Comandante Caddemi, nella
professione dell’OTS è necessaria una specializzazione tecnica
notevole e la capacità di curare ogni dettaglio nello svolgimento del
lavoro.
Un particolare ringraziamento da parte della dirigenza del CEDIFOP, va
alla celerità del C.P.I. (Centro per l’Impiego) di Palermo, molto
sensibile all’esigenza dei nuovi OTS ad entrare in possesso del
documento ufficiale della qualifica conseguita, che ha, in tempi
record, nel giro di poche ore, consegnato gli Attestati, di qualifica
professionale, con regolare timbro e vidimazione. I nuovi OTS, possono
quindi procedere alla richiesta di iscrizione al Registro Sommozzatori
della Capitaneria di Porto. Un OTS, oltre che nelle aree portuali e
nelle piattaforme offshore, può essere impiegato in lavori da svolgere
nei fiumi, nei laghi, nelle dighe. Per coloro che volessero
approfondire le questioni inerenti a regolamenti e specializzazioni,
il CEDIFOP ha di recente pubblicato nel proprio sito www.cedifop.it
una pagina di risposte a domande frequenti (Faq)..
In questa prima parte del 2009, il CEDIFOP ha inoltre potenziato il
dialogo con alcune scuole superiori del capoluogo interessate a
programmi formativi nell'ambito della cultura del mare e ha
contribuito, in collaborazione con esperti e personalità del settore
marittimo, alla realizzazione di una proposta di legge, in valutazione
nell'iter parlamentare avviato per giungere a una nuova normativa
sulla subacquea industriale
|
CEDIFOP news n. 36 - Giugno 2009 - articolo 067
1997 – 2009 Verso una nuova legge
sugli OTS
(di Manos Kouvakis)
Dopo l'abbinamento della
proposta legislativa 2369 LO PRESTI (che è interamente dedicata agli
OTS) alla proposta legislativa 344 BELLOTTI (che mira a creare una
legge quadro che includa tutte le categorie della subacquea, sia
sportiva che industriale), si si lavora facendo un'analisi congiunta
che consenta di trovare una via equilibrata che tenga in
considerazione entrambe le proposte.
Noi seguiremo l'evoluzione dei lavori in parlamento per quanto
riguarda la parte dedicata alla subacquea industriale e mensilmente,
tramite questa news discuteremo, analizzeremo e parleremo degli
argomenti che vengono trattati.
Già nella precedente news abbiamo parlato dell'importanza della
componente sanzionatoria della nuova proposta legislativa (Lo
Presti/Bellotti) con l'introduzione di sanzioni sia di carattere
amministrativo che di carattere penale, parte attualmente che rimane
quasi interamente inalterata nella bozza di testo della legge Lo
Presti/Bellotti.
Oggi sottolineamo un altro punto emergente nella nuova proposta, che
era presente sia nel testo della proposta 2369 Lo Presti, sia in
quello della 344 Bellotti, e viene riportato anche nella bozza della
proposta di legge: mentre il DM del 1979 e le successive modifiche del
1981 e 1982 venivano applicate solo in ambito portuale e dintorni, il
nuovo testo prevede l'applicazione del concetto di lavoro subacqueo o
iperbarico a qualsiasi tipo di lavoro svolto in mare e in acque
interne, marittime e non, a profondità con pressione superiore a
quella atmosferica, oppure a pressione atmosferica con l'ausilio di
appositi mezzi, strutture o veicoli subacquei; in essa si cerca
inoltre di creare una base dove vengono definite anche le imprese che
svolgono questi lavori, ma anche di creare un elenco delle scuole, con
autorità di riferimento non più le varie Capitanerie di Porto ma i
relativi Compartimenti Marittimi competenti per territorio.
Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
continua...
altre informazioni a partire da:
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=2369&ns=2
oppure dal sito del CEDIFOP a partire dal seguente link:
http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm
|
CEDIFOP news n. 36 - Giugno 2009 - articolo 066
OTS / CEDIFOP: Esercitazione di
taglio subacqueo
(di Nini Radicini)
Il 6 maggio gli allievi
del corso OTS (Operatori Tecnici Subacquei) del CEDIFOP di Palermo
hanno svolto una prova di taglio subacqueo presso il porto
dell'Acquasanta. Il lavoro è stato eseguito su una imbarcazione
affondata a circa 9 metri di profondità. Per l'occasione era presente
una classe dell'Istituto Tecnico Industriale "Alessandro Volta", la 5a
Termotecnici I, la cui specializzazione è complementare alla tipologia
di esercitazione svolta, come sottolineato dal professore Romano, che
ha accompagnato gli studenti.
Il taglio subacqueo è una delle operazioni ricorrenti nel lavoro di un
OTS, molto più della saldatura che in genere si preferisce eseguire in
superficie, sia per motivi di sicurezza sia di qualità. Gli allievi
sono arrivati a questa iniziativa dopo aver svolto una serie di
lezioni in officina meccanica, parte del programma del corso.
Gli studenti dell'ITIS "A. Volta" hanno seguito tutte le fasi
dell'esercitazione - descritte dagli istruttori del CEDIFOP -
assistendo anche ad una applicazione del taglio eseguito in superficie
con una pinza specifica (pinza broco), che gli allievi OTS avrebbero
poi usato sottacqua. Sono state spiegate, in modo abbastanza
dettagliato, le procedure da seguire prima di realizzare il taglio e i
vari standard da riscontrare, ad esempio la variazione della pressione
dell'ossigeno in riferimento allo spessore del materiale da tagliare.
Dopo aver installato la postazione ed espletato tutti i controlli di
sicurezza sull'equipaggiamento e sulle attrezzature, come previsto dal
protocollo Check List, gli allievi del CEDIFOP hanno iniziato a
immergersi. Accanto a ogni OTS che eseguiva il lavoro vi era un altro
con la videocamera, per la ripresa del lavoro compiuto
sull'imbarcazione. Un relitto in genere si recupera quanto costituisce
intralcio e pericolo per la navigazione o quando (come nel caso
dell'esercitazione) è affondato dentro un porto e sottrae spazio ad
altre imbarcazioni che devono ormeggiare.
Questa prova è arrivata nelle ultime settimane del corso iniziato a
febbraio e ha permesso agli allievi di applicare molte delle
conoscenze acquisite in una operazione che, in ambito lavorativo,
potrebbero essere chiamati a realizzare sia in aree portuali sia
Offshore sia Inland (es. in un lago o in un pozzo). Per il CEDIFOP
segna il completamento di un semestre molto intenso sul lato della
crescita del Centro. Nell'attesa dell'inizio della nuova stagione, a
settembre 09, e dell'appuntamento con il meeting dell'IDSA
(International Diving Schools Association) a Palermo dal 5 al 7
ottobre '09.
|
CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 065
Presentata la proposta di legge LO
PRESTI - HOLZMANN: 1997
2009 Verso una nuova legge sugli OTS
(di Manos Kouvakis)
E' stato presentato in
Parlamento in data 07/04/2009 il progetto di legge
LO PRESTI e HOLZMANN: "Disposizioni concernenti le attività
professionali subacquee e iperbariche" (n. 2369).
E' una proposta legislativa dedicata agli O.T.S.
IN TEMPI RECORD, in data 07/05/2009 è stato assegnato alla XI
Commissione Lavoro, ed è stato chiesto il parere alle Commissioni
Parlamentari: I (Affari Costituzionali), II (Giustizia), V (Bilancio e
Tesoro), VII (Cultura), IX (Trasporti), XII (Affari Sociali), XIV
(Politiche Unione Europea) e della Commissione parlamentare per le
questioni regionali.
E' possibile scaricare il testo integrale della proposta di legge LO
PRESTI HOLZMANN, n. 2369 "Disposizioni concernenti le attività
professionali subacquee e iperbariche", e seguire tutte le novità che
la riguardano (iter nelle commissioni, risposte, tempi, ecc) dal sito
della Camera dei Deputati, a partire dal seguente link:
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=2369&ns=2
oppure dal sito del CEDIFOP a partire dal seguente link:
http://www.cedifop.it/1997/lo_presti.htm
ecco alcune delle novità che troviamo nella proposta di legge:
Il progetto coinvolge i Compartimenti Marittimi e le Capitanerie di
Porto sul tutto il territorio nazionale, aumenta la sicurezza nelle
immersioni professionali lavorative introducendo il reato penale con
sanzioni civili e penali per le immerisoni lavorative non in regola
e/o non autorizzate dalle Capitanerie (cosi come era previsto nel
disegno di legge presentato nel 1997 dal senatore A.Battaglia);
contiene al suo interno parte dell'Ordinanza n. 77 del 1992 della
Capitaneria di Porto di Ravenna, prevede un controllo riguardante la
regolarità delle iscrizioni nel Registro della "categoria dei
sommozzatori in servizio locale" tenuto dalle Capitanerie di Porto,
indroduce l'obbligatorietà dei percorsi formativi con programmi che
adottino gli standard internazionali dell'Health and Safety Executive
(HSE), dell'Association of Diving Contractors (ADC),
dell'International Diving Schools Association (IDSA),
dell'International Marine Contractors Association (IMCA), indroduce il
NPN (Numero Progressivo Nazionale) rilasciato dal Ministero ed
indendificativo del singolo sommozzatore iscritto per poter operare su
tutto il territorio, ed introduce le modalità per l'iscrizione al
nuovo Registro della "categoria sommozzatori" presso i Compartimenti
Marittimi.
Nelle news dei prossimi mesi analizzeremo più dettagliatamente i vari
articoli della proposta di legge
|
CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 064
Legislazione attualmente in vigore.
1979: Decreto
Ministeriale 13 Gennaio 1979 Istituzione della categoria dei
sommozzatori in servizio locale
1981: Decreto Ministeriale 31 Marzo 1981 Integrazioni al D.M. 13/01/79
istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale
1982: Decreto Ministeriale 02 febbraio 1982 Modificazioni al decreto
ministeriale 13 gennaio 1979 istitutivo della categoria dei
sommozzatori in servizio locale
|
CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 063
Proposte legislative mai approvate.
1997: Disegno di legge
2339 - presentato dal Sen. Antonio Battaglia: Disciplina delle
attività subacquee ed iperbariche professionali
2001: Disegno di legge 1219 - presentato dall' On. Alberto Arrighi:
Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche professionali
2001: Disegno di legge 1698 - presentato dall' On. Luigi Martini:
Ordinamento delle professioni e delle imprese subacquee ed iperbariche
2005: Testo unificato della C. 1219 Arrighi e C. 1698 L. Martini
2006: Disegno di legge 1394 - presentato dall' On. L. Bellotti:
Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche
2007: Disegno di legge 2638 - presentato dall' On. L. Fabbri:
Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche
Altre proposte legislative:
2008: Disegno di legge 344 - presentato dall' On. L. Bellotti:
Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche
|
CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 062
Altre iniziative
1992: Capitaneria di
Porto - Guardia Costiera Ravenna: Ordinanza n. 77/92
2006: T.A.R. del Lazio sentenza del 23/02/2006 n. 8624 Reg. Ric.
Decade il limite massimo di età di 35 anni
2007: 14 Aprile 2007: Convegno CEDIFOP I° anno: Disciplina delle
attività subacquee ed iperbariche. Le basi per una nuova proposta
legislativa
2007: Regione Emilia Romagna "codifica" il percorso formativo per
sommozzatore
2008: Interrogazione a risposta scritta 4-06176 dell' On. F.
Evangelisti (seduta n. 272 - gennaio 2008)
2008: Parere legale dell' Avv. Prof. A. Garilli sul Decreto
Ministeriale 13/01/1979
2008: Interrogazione parlamentare del Sen. Andrea Marcucci (22
dicembre 2008)
|
CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 061
Audit I.D.S.A. al CEDIFOP. La
formazione professionale alla prova di qualitàinternazionale
(di Nini Radicini)
Dal 21 al 23 aprile '09
il CEDIFOP (Centro Europeo di Formazione Professionale) specializzato
in corsi per OTS (Operatore Tecnico Subacqueo) ha sostenuto l'audit
per il conseguimento della qualifica di "Full Member" di IDSA
(International Diving Schools Association). Questa associazione,
istituita nel 1982, è composta da enti di di formazione nel settore
della subacquea i cui standard sono in linea con quelli elaborati da
IDSA, riferimento per le legislazioni nazionali, aziende, clienti e
operatori.
Ne fanno parte 36 centri, di cui 18 con lo status di "Full Member",
livello a cui si può arrivare per gradi, in virtù della qualità
riscontrata nella formazione. Si tratta di un traguardo di prestigio,
che rappresenta anche una occasione per ampliare e adeguare i
programmi e le modalità di lavoro agli standard operativi e di
sicurezza nella subacquea industriale.
A svolgere l'audit sono stati il presidente di IDSA Leo Lagarde e
l'amministratore, Alan Bax. A partire dal primo giorno sono state
esaminate le modalità di svolgimento del corso, il programma, la
preparazione acquisita dagli allievi, la qualità delle attrezzature e
dell'equipaggiamento. Poi a metà giornata, ci si è recati presso la
piscina Hydra, a Villabate, dove gli allievi del corso febbraio-maggio
'09 stavano svolgendo una esercitazione.
Un lavoro di flangiatura, alcuni utilizzando la tenuta da palombaro
altri quella di OTS. In immersione, insieme a chi svolgeva il compito
c'era un altro operatore incaricato di monitorare quando accadeva
attraverso un telecamera, le cui immagini venivano trasmesse ad un
monitor in superficie. Alla conclusione, il personale del CEDIFOP e i
delegati di IDSA sono tornati in sede per la prosecuzione dell'audit.
Il 22 aprile, i delegati di IDSA hanno avuto occasione di assistere ad
un'altra esercitazione degli allievi OTS svoltasi nel Porto di
Palermo, in due fasi: una di lavorazione meccanica (flangiatura) e
un'altra di "Rescue", ovvero di recupero e primo soccorso portato ad
un OTS in difficoltà durante lo svolgimento di un lavoro. Il 23
l'audit è stato portato a termine. Adesso il Comitato dell'IDSA si
riunirà per decidere se assegnare lo status più avanzato al CEDIFOP.
Raggiungendo questo traguardo, dice il direttore Manos Kouvakis, «il
CEDIFOP, oltre agli standard formativi attuali per la qualifica di
OTS, che è principalmente ad uso e consumo nazionale - vedi iscrizione
al Registro Sommozzatori in Servizio Locale secondo il DM del 1979 e
successive modifiche ed integrazioni - potrà rilasciare, con corsi
integrativi a quelli attualmente svolti, anche quei brevetti che
servono per lavorare in ambito internazionale. Alla pari con tutte le
altre scuole che all'estero formano gli operatori nella subacquea
industriale».
|
CEDIFOP news n. 34 - Aprile 2009 - articolo 060
Comunicato Stampa (Riconoscimenti
Internazionali CEDIFOP)
I programmi formativi per
OTS, del CEDIFOP, sono stati riconosciuti idonei, da parte di H.S.E.
(Health and Safety Executive che è un ente pubblico britannico), per
contenuto formativo e quindi validi per il rilascio, a richiesta del
singolo interessato, della certificazione H.S.E. (Health and Safety
Executive) per SCUBA e SUFRACE SUPPLY DIVING equipment.
Inoltre, dal 20 al 24 Aprile 2009, si svolgerà c/o CEDIFOP, in
presenza dei Rappresentanti dell'IDSA, ALAN BAX (Francia)
amministratore, LEO LAGARDE (Olanda) Presidente e JILL WILLIAMS
(Francia), l'audit finalizzato ad accertare la correlazione fra i
programmi didattici del CEDIFOP e i programmi di livello A+B+C - (SCUBA
and SURFACE SUPPLY DIVING equipment) e D (SURFACE SUPPLY DIVING - TOP
UP) dell'IDSA, affinchè CEDIFOP possa rilasciare, le relative
certificazioni "Brevetti Internazionali IDSA", validi per il lavoro in
off shore.
L'audit consisterà, oltre che nell'incontro con gli allievi del
CEDIFOP che in atto frequentano il corso 01/PA/2008 per Operatore
Tecnico Subacqueo Specializzato, ed una serie di verifiche in piscina
ed aula, anche nell'assistere e verificare la corretta applicazione
dei protocolli internazionali previsti. L'audit si concluderà con una
immersione ad una profondità intorno ai 20 metri, da un pontone,
mercoledi 22 Aprile, nel Porto di Palermo - Molo Trapezoidale, con
applicazione dei protocolli di emergenza previsti per lo stand-by nel
recupero di un sommozzatore inconscio dal fondo con relativa
rianimazione; altre esercitazioni: immersione in acque portuali,
flangiatura ecc.
All'esercitazione assisteranno anche gli allievi di 3 classi dell’I.P.C.L.
“Ninni Cassarà” – circa 50 ragazzi – accompagnati dagli insegnati
Macaluso Enza, Buongiorno Teresa e Scalone Rossella docenti
dell’Istituto Provinciale Cultura e Lingue “Ninni Cassarà”di Palermo,
nonché delegati della Lega Navale, nell'ambito del progetto "Un mare
... di risorse" anno II, che potranno assistere all'esercitazione,
dalla terraferma (molo), anche attraverso un monitor, collegato ad una
telecamera subacquea, applicata su uno dei caschi rigidi Kirby Morgan
che saranno indossati dai sommozzatori/allievi che parteciperanno alle
immersioni.
|
CEDIFOP news n. 34 - Aprile 2009 - articolo 059
Un mare… di risorse: A Palermo, la
2a edizione del progetto
per la valorizzazione della cultura del mare
(di Nini Radicini)
Martedì 17 marzo '09,
presso l'Istituto Provinciale di Cultura e Lingue "Ninni Cassarà" di
Palermo, si è svolta la presentazione del progetto "Un mare... di
risorse". L'iniziativa ha il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e
si svolge tra marzo e giugno '09. Davanti a una platea di studenti e
insegnanti, i relatori hanno illustrato tematiche inerenti alle
specifiche competenze, rientranti nella seconda edizione del progetto.
Oltre alla Prof. Rossella Scalone, Responsabile del progetto, erano
presenti come relatori: l'Ammiraglio Vincenzo Pace, Delegato regionale
della Lega Navale Italiana; il Prof. Franco Andaloro, Capo
Dipartimento "Uso sostenibile delle Risorse" ISPRA; il Prof.
Sebastiano Tusa, Sopraintendente del Mare della Regione Siciliana;
l'On. Prof. Armando Aulicino, Assessore provinciale per le Politiche
sociali e la Formazione professionale - Provincia regionale di
Palermo; il Dott. Antonio Celona, Presidente di Necton Marine Research;
Manos Kouvakis, Direttore Cedifop - Centro Europeo di Formazione
Professionale.
I loro interventi hanno avuto come denominatore comune la
sottolineatura della rilevanza del mare come risorsa culturale,
storica, professionale. Primo appuntamento il 18 aprile con la visita
all'Area marina protetta di Capo Gallo. Nelle aree marine protette le
attività umane sono regolamentate - o vietate o ammesse con precise
limitazioni - e suddivise per tipo in riferimento al grado di
ammissibilità delle attività permesse. La protezione dell'Area marina
è il modo per tutelarne le risorse e permettere sia una promozione
turistica ed economica della zona, sia l'avvio di programmi di studio
formativi e scientifici volti alla divulgazione dell'ecologia del mare
e alla salvaguardia dell'ambiente.
L'Area naturale marina protetta di Capo Gallo è stata istituita nel
2002 dalla Regione Siciliana e divisa in tre zone (A, B, C), a livello
crescente di accesso e balneazione. In Sicilia, attualmente vi sono
sei aree marine protette. A giugno, i partecipanti a "Un mare... di
risorse" si recheranno a Favignana, e oltre ai corsi di vela, canoa, e
subacquea, avranno occasione di visionare filmati sui fondali
circostanti. Si tratta di un'area di notevole rilevanza storica e
naturalistica. La Riserva naturale marina delle Isole Egadi è una
delle aree marine protette della Sicilia. Uno dei passaggi storici più
significativi nella storia delle Egadi avvenne nella seconda metà
dell'Ottocento quando diventarono patrimonio dei Florio. L'iniziativa
permette di avvicinare gli studenti alla cultura del mare, a partire
dal lato archeologico e sportivo.
Prima della parte del progetto da svolgere a Favignana, è in programma
per il 28 aprile a Palermo la visita alla sezione Lega Navale Italiana
dell'Arenella e il 26 maggio una proiezione relativa alle attività
della LNI. La scelta di invitare anche il CEDIFOP (già presente
all'edizione del 2008) è significativa per l'affermazione della
rilevanza del mare come risorsa professionale, ad alto contenuto
tecnico. Il primo appuntamento è per il 22 aprile, quando i
partecipanti al progetto "Un mare... di risorse" si recheranno presso
la sede del CEDIFOP, nel porto di Palermo, per assistere in modo
diretto a una esercitazione. Il secondo appuntamento è per il 28, 29 e
30 aprile all'Istituto "Ninni Cassarà", dove gli studenti avranno
l'opportunità di assistere alla presentazione delle attrezzature
utilizzate dagli OTS (Operatori Tecnici Subacquei), insieme con la
proiezione di alcuni video delle esercitazioni svolte dagli allievi
OTS durante i corsi svolti presso il CEDIFOP per il conseguimento
della qualifica professionale. Sarà per loro una ulteriore occasione
per acquisire altre nozioni sul settore della subacquea industriale,
attraverso il confronto con gli allievi OTS e gli istruttori.
|
CEDIFOP news n. 33 - Marzo 2009 - articolo 058
Caratteristiche del corso CEDIFOP
febbraio-maggio 2009
(di Nini Radicini)
Il 20 febbraio 2009 è
iniziato il nuovo corso del CEDIFOP per Operatori Tecnici Subacquei.
Gli allievi provengono da Sicilia (13), Sardegna (2), Calabria (2),
Lazio (2), Abruzzo (1). Tra loro, undici hanno appreso da conoscenti e
colleghi della formazione svolta presso il Centro. Per sei di loro
sono state significative le notizie trovate nel sito www.cedifop.it e
per uno invece le prime informazioni sono state tratte dalla lettura
di riviste del settore.
Premesso l'obiettivo del raggiungimento della qualifica di OTS per un
immediato utilizzato in ambito professionale, ogni corso presenta
caratteristiche specifiche nella composizione e nella tipologia degli
allievi. Sebbene tra loro vi siano individualità con esperienza
professionale nella subacquea industriale, la maggior parte proviene
da quella sportiva o ricreativa. Mentre ha già una formazione
universitaria nel settore archeologico l'allieva Claudia Loredana
Giarrusso, che ha motivato la decisione di partecipare al corso con
l'obiettivo di acquisire le capacità proprie di un OTS per applicarle
nel suo settore di competenza.
Seppure la subacquea archeologica e quella industriale siano realtà
differenti, esistono delle zone di contatto, ad esempio nell'utilizzo
di particolari strumenti, quali ad esempio i ROV (Remotely Operated
underwater Vehicles).
Per i professionisti e i semplici appassionati di subacquea, a fine
agosto nel Mar Glaciale Articolo iniziano le ricerche per il
ritrovamento del velivolo in cui viaggiava il celebre esploratore
Roald Amundsen, scomparso a seguito di un incidente nel 1928. Non è la
prima volta che si tenta di portare a termine questa impresa. Roald
Amundsen, eroe nazionale norvegese, è stato il primo a portare a
termine una spedizione nel Polo Sud (1910-12) e ad aver esplorato
entrambi i Poli.
La ricerca, su un'area di 104 km quadrati, sarà realizzata da una
equipe composta dal Museo dell'Aviazione Norvegese, dalla Marina
Norvegese, e dalla Kongsberg Maritime, azienda da cui arriverà lo
Hugin, un AUV (Autonomous Underwater Vehicle). Questo veicolo
sottomarino senza equipaggio prende il nome - Hugin - quello del
corvo, che secondo la mitologia scandinava, viaggiava attraverso la
Terra per comunicare al dio Odino quanto accadeva ogni giorno. Fa
parte dell'insieme a cui appartengono anche i ROV.
Proprio nei giorni iniziali del nuovo corso, il CEDIFOP ha ottenuto un
riscontro significativo: HSE (Health and Safety Executive) ha
riconosciuto l'attestato di qualifica professionale di OTS conseguito
dagli allievi presso il CEDIFOP, ovvero ha riconosciuto la qualità
della formazione conseguita dagli allievi in riferimento
all'applicazione della qualifica nella subacquea commerciale inshore e
offshore e alla validità del titolo (la qualifica di OTS del CEDIFOP è
riconosciuta come titolo di studio in Italia e nella UE ed è in linea
con gli standard IDSA).
In conseguenza, gli OTS provenienti dal CEDIFOP assunti da aziende
britanniche possono ottenere automaticamente il via libera per
l'impiego senza la necessità di dovere svolgere corsi supplementari
per il riconoscimento della qualifica. HSE è un ente pubblico
britannico istituito a metà degli anni '70 con il compito di sostenere
e regolamentare la sicurezza sui luoghi di lavoro per tutelare la
salute dei lavoratori. Ha competenza territoriale in Inghilterra,
Scozia, Galles.
Intanto, in attesa di completare l'ìter previsto da IDSA
(International Diving Schools Association) per l'attribuzione della
qualifica di Full Member (20/24 aprile 2009), il CEDIFOP sta
progettando la realizzazione di un corso per Diver Medic, secondo gli
standard previsti da IMCA (International Marine Contractors
Association) e dopo uno specifico audit. Per il Centro si tratterebbe
di un ulteriore impegno nella formazione di professionisti nel settore
della subacquea industriale.
|
CEDIFOP news n. 33 - Marzo 2009 - articolo 057
Esami OTS e iniziative 2009
(di Nini Radicini)
L'11 e il 12 febbraio si
sono svolti a Palermo gli esami del corso per Operatore Tecnico
Subacqueo organizzato dal CEDIFOP. Gli allievi della sessione
settembre-dicembre 2008 hanno prima portato a termine una prova
scritta poi - il giorno seguente - hanno compiuto la prova pratica,
eseguendo una serie di immersioni in assetto da OTS presso la piscina
Hydra di Villabate. Per l'occasione sono state allestite due
postazioni, utilizzando l'equipaggiamento e gli strumenti con cui si
sono cimentati in varie esercitazioni. Una delle postazioni era
abilitata per le riprese subacquee, tramite una videocamera installata
sul casco Kirby-Morgan.
A differenza di quanto si potrebbe immaginare, la capacità di
utilizzare tale strumento è tutt'altro che ovvia. Come ricordato dagli
istruttori, è stato necessario sottolineare che l'OTS con in dotazione
la videocamera deve innanzitutto acquisire l'abilità di gestire la
posizione dello strumento in riferimento alla visuale dell'operatore
in superficie, che osserva le immagini sullo schermo e, in caso ad
esempio di un lavoro di saldatura o taglio, impartisce comandi. Al
termine della prova pratica è seguito il colloquio per ciascuno degli
allievi innanzi la commissione d'esame nominata con decreto
dell'Assessore Regionale al Lavoro e costituita da un funzionario
dell'Assessorato Regionale al Lavoro, un ufficiale nominato dalla
Capitaneria di Porto di Palermo e due docenti del CEDIFOP.
Dopo l'inizio, a febbraio, del primo corso dell'anno 2009, il CEDIFOP
proseguirà con una serie di altri appuntamenti. A marzo, insieme a
Palumbarus Srl, parteciperà alla OMC 2009 - Offshore Mediterranean
Conference & Exhibitor, in programma a Ravenna.
Intanto è in fase di progettazione un corso di specializzazione (60
ore) per Diver Medic Training, per il quale CEDIFOP ha richiesto ed è
in attesa dell'audit dell'IMCA (International Marine Contractors
Association). IMCA raggruppa aziende nel settore della subacquea
commerciale e promuove la determinazione di standard tecnici e
ambientali relativi alla sicurezza sul lavoro per gli operatori.
Questa iniziativa è in linea con le finalità del CEDIFOP: garantire
agli allievi una formazione di alto profilo tecnico e la cultura della
sicurezza sia a livello individuale sia normativo.
Poi sarà la volta dell'audit da parte dell'IDSA (International Diving
Schools Association), ultimo passaggio per poter assegnare al Centro
di formazione siciliano il riconoscimento di "Full Member". Dal 20 al
24 aprile il CEDIFOP presenterà ai supervisori di IDSA la propria
attività di ente formatore, in ogni articolazione: dalla tipologia
della didattica al livello di preparazione del personale docente;
dalle modalità di gestione dei rapporti con gli allievi alla qualità
delle attrezzature per le esercitazioni subacquee.
Un traguardo molto sentito dalla dirigenza e dagli istruttori del
CEDIFOP, per il raggiungimento del quale si è messo in moto un lavoro
notevole di allineamento agli standard richiesti (un certo numero
peraltro già da tempo acquisiti o di fatto raggiunti). A ciò si
aggiunge un impegno costante nella ideazione e nella partecipazione a
iniziative di settore, volte all'ampliamento della formazione degli
allievi.
I dirigenti IDSA torneranno poi a Palermo tra il 5 e il 7 ottobre in
occasione del meeting dell'Associazione. La scelta della sede del
convegno può essere considerata un attestato di prestigio sia per il
CEDIFOP, che cura la parte organizzativa e logistica, sia per la Città
di Palermo e la Regione Sicilia. L'auspicio è che Palermo e la Sicilia
possano caratterizzarsi come centro di alta qualità nella formazione
della subacquea industriale.
|
CEDIFOP news n. 32 - Febbraio 2009 - articolo 056
Il deputato Antonino Lo Presti (Pdl)
“OTS: Lavoriamo alla stesura di una nuova legge”
(di Salvatore
D'Anna)
Da trent’anni in Italia
non c’è una chiara disciplina professionale nella subacquea (sportiva,
ricreativa, industriale). Il vuoto legislativo fa sì che non esista
una definizione certa per indicare “chi sono” gli operatori subacquei
e iperbarici e non c’è una legge che li tuteli, per esempio, in caso
di infortuni sul lavoro. Un problema spinoso, che investe oltre al
riconoscimento delle qualifiche professionali anche la sfera della
sicurezza nel lavoro. Gli operatori del settore chiedono sempre più
insistentemente un disegno di legge nel settore, un documento
rispondente alle esigenze delle diverse categorie di lavoratori
subacquei. Attualmente essi fanno riferimento a un decreto
ministeriale, che risale al 13 gennaio 1979, su “Istituzione della
categoria dei sommozzatori in servizio locale”, con cui nasceva un
apposito registro tenuto dalle Capitanerie di Porto. Da allora tutto è
rimasto immutato, mentre nel resto del mondo i legislatori mettevano
ordine al settore con provvedimenti e leggi. Negli ultimi dieci anni,
a partire dal 1997, diverse proposte di legge sono state formulate, ma
nessuna ha mai completato l’iter parlamentare e quindi è stata mai
approvata.
Qualcosa però si sta muovendo. Il centro studi Cedifop di Palermo,
diretto da Manos Kouvakis, da qualche anno sta lavorando nel tentativo
di sensibilizzare i legislatori sui problemi del settore. Adesso è in
fase di compilazione un testo di legge che potrà colmare il vuoto
normativo esistente. Promotore del disegno di legge, il deputato
nazionale del Pdl On. Avv. Antonino Lo Presti. “Il ddl si rende
necessario – dice Lo Presti -. Questo è un settore lavorativo diverso
dall’attività sportiva e/o ricreativa. Molti equivocano sul contenuto
di queste mansioni. L’assenza di una normativa che regolamenti la
sicurezza in questa attività deve essere assolutamente rimediata ed
ecco il motivo per il quale insieme con il Cedifop stiamo cercando di
approntare un testo di legge da sottoporre all’approvazione del
Parlamento e attraverso il quale si possa finalmente mettere ordine al
settore subacqueo”.
Il deputato del Pdl prova a spiegare i motivi che stanno dietro questo
“buco” normativo lungo trenta anni. “C’è stata forse un po’ di
trascuratezza da parte della politica, ma anche da parte degli
organismi preposti a regolamentare la materia della sicurezza del
lavoro in questo specifico settore – osserva Lo Presti -.
Probabilmente è mancata una certa sensibilità a spingere e insistere
presso gli organi competenti e in particolare presso il Parlamento
perché si legiferasse. Nessuna pressione è arrivata neanche dal mondo
della previdenza e dal settore assicurativo che presiede la tutela e
l’incolumità dei lavoratori. Per troppi anni – continua - questo
importante settore è stato trascurato, forse perché è un comparto dove
il numero degli occupati è minore rispetto alle grandi unità cui siamo
abituati in molti altri campi, e dove probabilmente l’incidenza degli
infortuni, pur seri e rilevanti, si avverte meno rispetto ad altri
settori, penso per esempio all’industria metalmeccanica e
all’edilizia, e non crea un allarme sociale”.
Quali saranno le novità contenute nella nuova legge? “Le stiamo
valutando. Non è semplice scrivere una legge che in qualche modo possa
distinguere nel dettaglio le singole figure professionali e attribuire
ad esse delle prerogative definite – osserva Lo Presti -. Il testo di
legge si prefigge però di dare degli indirizzi ben precisi al governo
affinché poi sia l’esecutivo a scendere nel dettaglio delle singole
figure professionali, soprattutto per regolamentarle sotto l’aspetto
delle tutele. Sarà insomma una legge quadro con deleghe sulla base di
principi comunque fondamentali”.
Un team di tecnici ed esperti sta mettendo a punto il testo. “Avevamo
avanzato una prima ipotesi – dice l’onorevole Lo Presti -, però non è
stata portata all’attenzione delle commissioni perché ci siamo accorti
che bisognava migliorare il testo e adesso ci sono dei tecnici che
stanno lavorando in tal senso. Io, dal punto di vista politico, mi
farò carico del compito, quando il testo sarà pronto, di promuoverlo e
di portarlo avanti quando l’iter sarà avviato. A quel punto – dichiara
- le commissioni parlamentari interessate potranno sviluppare delle
audizioni, chiedere ad altre realtà ed altri esperti informazioni e
pareri sul testo in discussione e quindi arricchirlo, così come si fa
in qualsiasi percorso legislativo”.
I passati ddl regolavano principalmente e fondamentalmente la
subacquea sportiva. “Questa è forse la prima volta in cui si vuole
regolamentare l’attività subacquea professionale lavorativa – conclude
Lo Presti -, quella specifica che attiene più all’attività
imprenditoriale. Bisognerà vedere se in Parlamento poi le forze
politiche si impegneranno a portarla avanti. Io farò del mio meglio
perché sia così”.
Ottimista il direttore del Cedifop Manos Kouvakis. “Il decreto
legislativo del 1979 che ha regolarizzato fino ad oggi la categoria
dei sommozzatori in servizio locale – dice - è ormai poco incisivo.
Siamo fiduciosi che questo testo, che soddisfa i bisogni di un settore
che ha problemi sempre maggiori, possa approdare presto in Parlamento
e completare l’iter legislativo in breve tempo”.
|
CEDIFOP news n. 31 - Gennaio 2009 - articolo 055
Nuova esercitazione dei allievi OTS
(di Nini Radicini)
Il 3 dicembre, presso la
piscina Hydra (Villabate, Palermo), gli allievi OTS del corso
settembre-dicembre 2008 del CEDIFOP hanno svolto una nuova
esercitazione durante la quale hanno utilizzato una serie di
attrezzature standard per le attività della subacquea industriale.
Gli allievi durante l'esercitazione si sono cimentati nella gestione
di un impianto denominato per "Basso Fondale" secondo standard
riconducibili a quanto dettato dalla Capitaneria di Porto di Ravenna
con sua Ordinanza n.47/92, adottati dalla ENI e aderenti agli standard
internazionali IDSA. Ogni impianto per Basso Fondale, utilizzato per
l'esercitazione è composto da pacco bombole di tipo industriale,
specifico per aria respirabile del volume minimo di 32 m3 , ad alta
pressione; pannello di controllo per la somministrazione dell'aria a
pressione intermedia e la gestione del cavo pneumo; bombole di
emergenza; sistema di comunicazione - postazioni attive durante tutta
la durata dell'esercitazione, in continuo contatto audio con il
sommozzatore in immersione; ombelicale composto da linea aria, pneumo,
comunicazione e cima di ritenuta per il recupero del Diver in caso di
emergenza; da un casco rigido tipo Kirby Morgan 17b classico destinato
all'operatore in immersione, e un secondo semi rigido tipo Kirby
Morgan 18b destinato all'operatore in stand by; bombola di emergenza,
vol. 5 litri, collegata al casco, completa di un primo stadio da
erogatore, in dotazione a ciascun Diver; presidio di pronto soccorso;
presidio antincendio.
Durante le esercitazioni, ogni postazione operativa approntata è
composta da un Responsabile dell'immersione preposto alla gestione del
pannello aria e comunicazione; un operatore immerso con casco rigido;
un operatore in Stand By; un Operatore addetto alla gestione
dell'ombelicale; un Operatore addetto alla vestizione dei divers.
Tutti gli allievi, a turno, si avvicendano nell'espletamento di
ciascuna funzione.
Sono previste per ogni squadra simulazioni di avvenimento di emergenza
con recupero dell'infortunato, simulazione di rianimazione e pronto
soccorso con uso dei dispositivi di primo soccorso in dotazione ad
ogni squadra. Come stabilito dagli istruttori, gli allievi Operatori
Tecnici Subacquei hanno predisposto tre postazioni, ognuna con
configurazione differente.
La prima prevedeva l'uso di un casco Kirby-Morgan con installate una
videocamera e un faro. Il compito dell'OTS era di simulare una serie
di riprese in immersione. In tal modo l'Operatore si esercita ad un
compito che in ambito professionale può avere finalità sia
tecnico-scientifica (es. il monitoraggio di un'area sottomarina) sia
industriale, ad esempio il controllo di quanto avviene durante un
lavoro di manutenzione.
Le riprese, sono state visualizzate sul monitor del pannello
audio-video gestito da un operatore che, seguendo i movimenti
dell'OTS, impartiva comandi e riceveva indicazioni. Le funzionalità
del pannello prevedono inoltre la possibilità di collegamento con un
ROV (Remotely Operated Vehicle) e con uno schermo televisivo. In
questa postazione gli allievi hanno anche installato un dispositivo
per la gestione dell'aria con la funzione "Pneumo", che visualizza la
profondità a cui è immerso l'OTS.
Nella seconda postazione è stato installato un pannello dell'aria per
due OTS e una radio attraverso la quale, con l'opzione "Cross", è
stata attivata la comunicazione tra due operatori in immersione. Anche
qui è stato utilizzato il Kirby-Morgan.
La terza postazione prevedeva l'uso dell'elmo aperto per l'OTS in
immersione e il "facciale" (Full Face) per il sommozzatore in
Stand-By.
Oltre l'utilizzo dell'attrezzatura e la capacità di gestirla nel
contesto di un lavoro di squadra, l'esercitazione puntava a creare
negli allievi la disposizione ad affrontare contesti operativi
articolati, simulando tipologie di attività in cui potrebbero essere
impiegati. Si tratta di una ulteriore evoluzione nella qualità del
programma formativo proposto dal CEDIFOP, che ha tra gli obiettivi
quello di dotare gli allievi di una conoscenza quanto più ampia
possibile, sia quando l'OTS è chiamato a svolgere lavori in
immersione, sia quando è chiamato a svolgere compiti in superficie.
La qualità formativa sarà per loro riscontrabile in poco tempo poichè
la maggior parte, subito dopo la conclusione del corso e il
conseguimento della qualifica professionale, con allegato brevetto di
sommozzatore professionista, cosi come prescrive la legislazione in
vigore, trova lavoro presso aziende del settore. Il CEDIFOP sta
intanto proseguendo nel percorso di adesione come "Full Member" a
IDSA. Un traguardo che sarà raggiunto prima del meeting annuale
dell'IDSA, che si terrà a Palermo, organizzato dal CEDIFOP, dal 5 al 7
ottobre 2009.
|
|