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CEDIFOP articoli 2009
03-05-15

 

©  CEDIFOP 2004 tutti i diritti riservati

La storia CEDIFOP raccontata in 78 articoli, pubblicati in 42 news mensili dal 2006 ad oggi
 

Anno 2009 (n. 24 articoli)


CEDIFOP news n. 42 - Dicembre 2009 - articolo 078

Sulla strada di un testo unico fra le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS  - PARTE V

(di Manos Kouvakis)

In attesa che la proposta riprende il suo percorso

Fermo, per ora il cammino del disegno di legge Bellotti/Lo Presti/Carlucci, alla Commissione Bilancio e Tesoro (V), che nella seduta di giovedì 5 novembre 2009, ha rinviato la decisione a seduta successiva, facendo richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 11-ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978) (http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm).

Nel frattempo continua la critica su quanto a noi sembra incoerente, sperando di essere di aiuto a trovare, finché c'è tempo, soluzioni adeguate. Vorremmo far notare che: il COMITATO SCIENTIFICO, del quale si parla nella legge, riteniamo debba avere una funzione consultiva e non di carattere decisionale, cosi come risulterebbe leggendo che: "... sulla base della proposta del comitato tecnico, uno o più decreti contenenti le norme tecniche nelle materie di cui al comma 1 del presente articolo ..." (art. 16).

Da un lato riteniamo pregevole che il Legislatore italiano si doti di un Comitato costituito da persone competenti nella materia di cui tratta la legge, per renderla aderente a quanto accade, in termini tecnologici ed operativi, nel mondo reale.

Ma NON riteniamo correttamente bilanciati i componenti di detto comitato, stante i temi su cui è chiamato a pronunciarsi. Forse sarebbe opportuno ampliare il numero dei componenti, del Comitato Scientifico, magari inserendo n. 3 ufficiali superiori delle Capitanerie di Porto in rappresentanza dell'Italia centro - nord e sud, e qualche altro componente tecnico che arricchirebbe di esperienza e competenza l'attuale proposta di composizione, ciò per dare a rappresentanti di Istituzioni Statali la facoltà di poter elaborare, in modo equo, quanto la maggioranza che si rileva dall'attuale composizione potrebbe "decidere" di far trasformare in decreto (suggerimento analogo espresso anche dalla Commissione Trasporti ed Ambiente).

Mi scusi, On. Di Biagio, - mi rivolgo a Lei in qualità di Relatore - ciò non rischia di creare anche una eventuale polemica sull'incostituzionalità della legge, dal momento in cui le decisioni del comitato tecnico DEVONO essere trasformate in decreti entro i mesi successivi, e ciò non solo, come si voleva indicare inizialmente cioè "creando una componente tecnica" per meglio definire la legge, ma dando al comitato una funzione continuativa e senza limiti di tempo?

Se il comitato non ha lo scopo di completare la legge ma di esistere nel tempo, allora dovrà avere una composizione diversa e meglio rappresentativa rispetto alla proposta attuale, che va a discapito della maggioranza delle imprese stesse non rappresentate e dei lavoratori, visto che l'attuale composizione prevede 5 nomine di carattere politico/ministeriale e 7 nomine di persone che rappresentano non meglio definite organizzazioni e solo alcune imprese.

La cosa non ci sembra corretta, riteniamo che l'atto del legiferare debba essere affidata ai legislatori, nel rispetto dei dettami costituzionali, e che eventuali consulenti e comitati, debbano avere solo un ruolo di carattere consultivo e di supporto al legislatore per "aiutarlo" a definire le parti tecniche, ma in nessun caso, assolutamente, devono sostituirlo, cosi come si intravede da quanto riportato in questa proposta, tanto meno che privati cittadini (7 su 12) abbiano la maggioranza in un comitato del genere.

Ci piacerebbe avere una risposta sull'argomento.

Ecco un altro dei punti, ma ce ne sono ancora tanti, che esamineremo nei prossimi mesi, sperando che le critiche siano di aiuto, prima dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà presentata alla Camera e al Senato, e anche lì, dove sta nascendo qualcosa di alternativo, lontano da interessi di parte o altro, ma...

Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!

 

CEDIFOP news n. 42 - Dicembre 2009 - articolo 077

Il CEDIFOP promuove la subacquea industriale.
La professione di OTS descritta agli studenti dell'Itis "A.Volta" di Palermo  

(di Nini Radicini)

Dando seguito al protocollo d'intesa firmato il 15 settembre 2009 fra il CEDIFOP - ente specializzato nella formazione professionale di Operatori tecnici subacquei - e l'Istituto Tecnico Industriale Statale "Alessandro Volta" di Palermo finalizzato alla gestione di iniziative e progetti formativi, il 5 novembre '09 il CEDIFOP ha svolto una giornata di promozione della subacquea industriale presso l'ITIS "A. Volta" di Palermo, uno dei più grandi d'Italia per numero di studenti, con una didattica di alto profilo e laboratori tecnologici e scientifici di notevole qualità.
Durante la presentazione, il personale del Centro di formazione professionale, composto dal direttore Manos Kouvakis, dall'istruttore Francesco Costantino e da una rappresentanza di allievi OTS (Operatori Tecnici Subacquei) del corso settembre-dicembre '09, hanno allestito una postazione con alcune delle attrezzature utilizzate nei lavori subacquei e un monitor in cui scorrevano le immagini di esercitazioni - in area portuale e in piscina - degli allievi OTS dei corsi precedenti (video presenti su YouTube, nel canale del CEDIFOP).
La descrizione delle specificità tecniche e professionali del lavoro svolto da un Operatore Tecnico Subacqueo è stata sviluppata da Francesco Costantino davanti a vari classi del Volta, che si sono susseguite nel corso della mattinata. Sono state passate in rassegna le attrezzature e l'equipaggiamento del singolo Operatore, sottolineando l'importanza delle procedure di sicurezza sia in superficie sia in immersione, oltre alla rilevanza della conoscenza delle modalità di primo soccorso.
Dopo aver descritto le caratteristiche del casco rigido e le differenze tra la subacquea industriale e quella sportiva, si è passati al funzionamento e all'utilità di alcuni strumenti utilizzati, tra cui la "Sorbona", simile a una aspirapolvere e usata per rimuovere i detriti che si depositano sulle superfici o sulle strutture su cui l'OTS deve compiere un lavoro.
Passione per la subacquea e preparazione rendono la professione di OTS molto articolata e con possibilità di impiego in una molteplicità di settori. Presupponendo però una conoscenza dettagliata delle tecniche e delle attrezzature e la capacità di lavorare in squadra, a volte in contesti internazionali come ad esempio quando si è nelle piattaforme petrolifere offshore.
Migliorare in modo costante la didattica e la preparazione con riferimento agli standard più avanzati, seguire le innovazioni scientifiche e tecnologiche, creare opportunità occupazionali in settori ad alto contenuto tecnico, sono i denominatori comuni all'Itis "A. Volta" e al CEDIFOP. Il professore Roberto Tripodi, preside dell'Itis "A. Volta", intervenendo per salutare il personale e gli allievi del CEDIFOP, ha ricordato che questa iniziativa ha un significato culturale rilevante, poiché oltre alla parte divulgativa motiva lo studente a impegnarsi nello sviluppo di una professionalità, interpretando la realtà lavorativa del proprio tempo. A conclusione dell'intervento, il prof. Tripodi ha omaggiato il personale del CEDIFOP e gli allievi OTS con alcune pubblicazioni di narrativa.
Questa giornata preludeva a due corsi che si svolgeranno presso l'Istituto; il primo dal titolo "La figura del sommozzatore (O.T.S) in Italia e nel mondo" (durata 20 ore, iniziato il 3 dicembre e si concluderà il 16 Febbraio 2010); il secondo "Mare, subacquea e sicurezza" (durata 100 ore, probabile inizio gennaio 2010). L'ITIS "A. Volta", che nel 2007 ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001-2000, frequentato da circa 1800 studenti è uno degli istituiti tecnici industriali più grandi in Italia. I suoi studenti posso scegliere tra quattro specializzazioni: Elettronica e Telecomunicazioni; Informatica (Abacus); Liceo Scientifico Tecnologico; Termotecnico. Un esempio di convergenze tra due contesti - quello scolastico e quello formativo-professionale - di alto profilo qualitativo, sia nella gestione sia nella prospettiva culturale.

 

CEDIFOP news n. 41 - Novembre 2009 - articolo 076

Sulla strada di un testo unico fra le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS  - PARTE IV
Situazione nelle varie Commissioni Parlamentari, in data odierna:  

(di Manos Kouvakis)

Prosegue l'esame nelle varie Commisisoni Parlamentati della proposta di legge Bellotti/Lo Presti/Carlucci.

Ecco il punto cui è arrivato il lavoro svolto fino ad oggi (08/11/09) nelle varie Commissioni Parlamentari:

Nulla osta dalle Commisisoni Ambiente (VIII), Attività Produttive (X), Affari Sociali (XII), Politiche Un. Europea (XIV) e dalla Commissione Parlamentate per le Questioni Regionali.

Parere favorevole dalla Commissione Affari Costituzionali (I), con le seguenti condizioni:
1) all'articolo 1, comma 1, primo periodo, e all'articolo 23, comma 1, primo periodo, si sopprima il riferimento ai servizi di carattere turistico-ricreativo, in quanto nessun principio può essere stabilito in una materia di competenza legislativa residuale delle regioni ai sensi dell'articolo 117, quarto comma, della Costituzione; all'articolo 19, comma 1, si sopprima inoltre il primo periodo, in quanto sono non ravvisabili esigenze unitarie giustificatrici di intervento legislativo statale;
2) all'articolo 1, comma 1, secondo periodo, si chiarisca la portata del richiamo agli statuti regionali, trattandosi di fonti che potrebbero non prevedere disposizioni in materia di attività subacquee ed iperbariche;
3) all'articolo 24, dove si fa menzione della «autorizzazione all'esercizio ottenuta ai sensi della presente legge», si chiarisca quale deve essere la disciplina di riferimento, soprattutto sotto il profilo delle competenze, ai fini dell'attività di autorizzazione richiamata, tenuto conto che nell'articolo 23, dove è previsto l'elenco nazionale delle organizzazioni didattiche, non si fa alcun riferimento espresso all'attività autorizzatoria;
4) all'articolo 26, secondo periodo, si sostituiscano le parole «Agenzie e Federazioni» con la parola «organizzazioni»;

e con le seguenti osservazioni:
a) in merito all'articolo l, comma 1, secondo periodo, si valuti che la salvaguardia delle competenze delle regioni ivi stabilita non comporta salvaguardia degli effetti della legislazione regionale eventualmente già emanata, qualora essa non sia conforme ai principi stabiliti dal provvedimento, non rechi, rispetto a essi, norme di dettaglio e, infine, costituisca ripetizione di disposizioni contenute nel provvedimento stesso, poiché, secondo costante orientamento della Corte costituzionale, da ultimo ribadito con la sentenza n. 271 del 2009, alla legislazione regionale non è consentito ripetere quanto già stabilito in legge statale;
b) agli articoli 2 e 3, si segnala l'esigenza di definire con maggiore precisione la nozione di «lavori subacquei e iperbarici, tenendo conto del principio di determinatezza della fattispecie penale di cui all'articolo 25 della Costituzione», considerata la previsione di sanzioni penali contenuta nell'articolo 15;
c) appare opportuno che la Commissione di merito riconsideri le disposizioni di cui agli articoli 5, comma 3, 8, comma 4, e 20, comma 1, tenendo conto del principio di territorialità della legge, cui non è consentito esplicare, in via generale, effetti in territori non soggetti alla sovranità nazionale;
d) all'articolo 13 appare opportuno chiarire che la limitazione ivi prevista per gli operatori tecnici subacquei (OTS) e gli operatori tecnici iperbarici (OTI) allo svolgimento di attività diverse riguarda solo le attività subacquee e iperbariche;
e) all'articolo 19, comma 1, terzo periodo, appare opportuno chiarire, ai fini dell'esclusione dall'applicazione delle disposizioni ivi previste delle attività subacquee di tipo agonistico e di quelle indirizzate alle persone disabili, quale sia la normativa cui dovranno far riferimento le organizzazioni operanti in tali settori;
f) all'articolo 23, comma 2, si valuti l'opportunità di collocare diversamente nel testo la disposizione relativa al brevetto come prerequisito per incarichi e arruolamenti nell'ambito delle forze armate e di polizia.

Parere favorevole dalla Commissione Giustizia (II), con le seguenti osservazioni:
a) agli articoli 2 e 3, valuti la Commissione di merito l'opportunità di meglio definire la nozione di «lavori subacquei e iperbarici», anche in vista del rispetto del principio di determinatezza da parte delle fattispecie sanzionatorie che presuppongono tale nozione;
b) agli articoli 11 e 15, valuti la Commissione di merito l'opportunità di ridefinire il quadro sanzionatorio, prevedendo preferibilmente l'applicazione di sanzioni pecuniarie amministrative, che dovranno essere graduate in ragione della gravità della condotta e dell'evento lesivo.

Parere favorevole dalla Commissione Finanze (VI), con le seguenti condizioni:
all'articolo 5, dopo il comma 3, nonché all'articolo 8, dopo il comma 6, siano inseriti due commi del seguente tenore:
«Ciascun compartimento marittimo comunica agli enti gestori delle aree naturali protette rientranti nella circoscrizione territoriale di propria competenza, i nominativi dei soggetti iscritti nel registro e le relative variazioni di dati»;
all'articolo 16, comma 3, in fine, sia inserito un periodo del seguente tenore:
«Il Comitato assicura che nelle attività di formazione e di qualificazione professionale di coloro che svolgono attività subacquee e iperbariche, ovvero prestano servizi subacquei di carattere turistico-ricreativo, sia posta particolare attenzione agli obiettivi della conservazione e della tutela dell'ecosistema marino»;
e con la seguente osservazione:
all'articolo 16, comma 4, anche alla luce delle modifiche proposte in precedenza, valuti la Commissione di merito l'opportunità di aggiungere una ulteriore lettera al fine di ricomprendere nel Comitato anche un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Parere favorevole dalla Commissione Finanze (VI), con le seguenti condizioni:
1) all'articolo 2, comma 2, secondo periodo, dopo le parole «istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado»aggiungere le parole «degli enti di ricerca»
2) all'articolo 6, comma 1, lettera c) appare necessario sostituire le parole «diploma di scuola dell'obbligo» con le parole: «diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione»;
3) all'articolo 19 comma 1, ultimo periodo, appare necessario sostituire le parole» di tipo agonistico e quelle indirizzate alle persone disabili, così come previste dalle rispettive organizzazioni» con le seguenti «organizzate da Federazioni sportive, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e da associazioni e società affiliate ai predetti enti»;
4) all'articolo 20 comma 1 lettera d), occorre sostituire le parole «diploma di scuola dell'obbligo» con le parole: «diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione»;
5) all'articolo 20 comma 2 lettera h), dopo le parole «certificante» appare necessario aggiungere le parole «riconosciuta dal CONI o convenzionata con un'organizzazione riconosciuta dal CONI»;
6) all'articolo 20 comma 2, lettera h), appare necessario sostituire le parole «non agonistica» con la seguente «agonistica»;
7) con riferimento all'articolo 6, comma 1, lettera e), appare necessario specificare che tipo di titolo si potrebbe utilmente conseguire presso le scuole militari;

e con la seguente osservazione:
con riferimento all'articolo 23 comma 2, appare opportuno specificare il riferimento alle graduatorie ivi citate e quello ai prerequisiti e ai punteggi; salvaguardando in ogni caso l'autonomia delle istituzioni universitarie.

Parere favorevole dalla Commissione Trasporti (IX), con le seguenti condizioni:
1. con riferimento al comma 1 dell'articolo 1, che definisce l'ambito di applicazione della legge, si sostituiscano le parole «servizi di carattere turistico-ricreativo» con le seguenti «servizi subacquei di carattere turistico-ricreativo», in conformità con la definizione recata dal successivo articolo 2;
2. con riferimento alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 6, dopo le parole: «o nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco in qualità di sommozzatore», siano inserite le seguenti: «o nel corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera in qualità di operatore nei nuclei subacquei»;
3. con riferimento al medesimo articolo 6, sia soppresso il comma 3;
4. con riferimento all'articolo 14, recante la disciplina delle autorizzazioni per l'effettuazione di lavori subacquei e iperbarici, dopo le parole:»essere autorizzati» siano inserite le seguenti: «ai soli fini della sicurezza della navigazione»;
5. con riferimento al comma 4 dell'articolo 16, sia aggiunta la seguente lettera: «h) un Ufficiale superiore del corpo delle Capitanerie di porto»;
6. con riferimento all'articolo 18, dopo il comma 1, sia inserito il seguente: «1-bis. Entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, il personale regolarmente iscritto nell'ultimo biennio nei registri dei palombari e dei sommozzatori in servizio locale, tenuti dall'autorità marittima, ai sensi rispettivamente dell'articolo 205 del regolamento di esecuzione del codice della navigazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328 e dell'articolo 3 del decreto ministeriale 13 gennaio 1979, è iscritto, su richiesta, nel registro di cui all'articolo 5.»
7. con riferimento all'articolo 26, si disponga la soppressione delle figure dei palombari e dei sommozzatori in servizio locale, mediante l'abrogazione del punto 3, primo comma, dell'articolo 116 del codice della navigazione, degli articoli da 204 a 207 del regolamento di esecuzione del codice della navigazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328, e del decreto ministeriale 13 gennaio 1979;
e con le seguenti osservazioni:
1. valuti la Commissione di merito l'opportunità di recare, al comma 1 dell'articolo 3, l'esplicita definizione dei «lavori subacquei» e di precisare, al medesimo comma, anche attraverso il rinvio ad una normativa tecnica di rango secondario, quali mezzi, strutture o veicoli subacquei possano essere utilizzati dagli operatori subacquei e iperbarici professionali;
2. valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere, per quanto attiene alla disciplina sanzionatoria di cui all'articolo 11, sanzioni amministrative pecuniarie in luogo delle sanzioni penali previste dal provvedimento, almeno per alcune fattispecie meno gravi, quali quella di cui al comma 3;
3. valuti la Commissione di merito l'opportunità di fissare, all'articolo 20, relativo all'esercizio dell'attività di istruttore subacqueo e di guida subacquea, un numero massimo di allievi;
4. valuti la Commissione di merito l'opportunità di inserire, al medesimo articolo 20, la previsione di mezzi di supporto adeguati, anche attraverso un rinvio all'articolo 90 del decreto ministeriale 29 luglio 2008, n. 146, che disciplina le norme di sicurezza per le unità da diporto impiegate come unità di appoggio per immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo;
5. valuti la Commissione di merito l'opportunità di equiparare, a fini fiscali, le imprese costituite in forma individuale (istruttori subacquei e guide subacquee) con quelle costituite in forma collettiva, in particolare prevedendo tra i requisiti di cui al comma 2 del medesimo articolo 20, l'iscrizione alla Camera di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e la partita IVA.

La Commissione Bilancio e Tesoro (V) nella seduta di giovedì 5 novembre 2009, ha rinviato la decisione a seduta successiva, facendo richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 11-ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978) (http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm).

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Infine, continuando la critica su quanto a noi sembra incoerente, sperando di essere di aiuto a trovare, finché c'è tempo, soluzioni adeguate, vorremmo far notare che nella parte della proposta dove si fa riferimento a INFORTUNI O INCIDENTI, nel Disegno di Legge Lo Presti, l'articolo 8, comma 5 cita cosi:

"5. In caso di infortunio o di incidente, da qualunque causa determinato, ovvero in caso di malattia che comporta un'interruzione dal lavoro per almeno quindici giorni, l'operatore deve presentare, e in caso di suo impedimento far presentare, entro tre giorni dall'evento, il LDR al compartimento marittimo sotto la cui giurisdizione viene svolto il lavoro:

a) per gli eventuali provvedimenti del caso qualora si tratti di infortunio o di incidente;

b) per l'annotazione dell'inizio di interruzione del lavoro dipendente da infortunio o da incidente ovvero da malattia.

6. Il LDR è trattenuto dal compartimento marittimo competente ai sensi del comma 5 per il periodo di interruzione del lavoro ed è riconsegnato all'operatore interessato previa presentazione da parte del medesimo di un certificato medico attestante l'idoneità psico-fisica a riprendere l'esercizio dell'attività lavorativa, rilasciato in conformità a quanto disposto dal comma 7. La ripresa dell'attività lavorativa deve risultare sullo stesso LDR, vistato allo scopo dal compartimento marittimo competente. "

Questo passaggio, nel testo unificato (art. 9 comma 6) proposto viene trasformato in questo modo:

"6. Il LP sarà trattenuto dal datore di lavoro, nel caso trattasi di lavoratore dipendente, per tutto il periodo di interruzione del lavoro e sarà riconsegnato all'operatore interessato a presentazione da parte di questi di certificazione medica attestante il ripristino del requisito di idoneità psicofisica a riprendere l'esercizio dell'attività lavorativa."

Mi scusi, On. Di Biagio, - mi rivolgo a Lei in qualità di Relatore - ciò non rischia di "creare un'arma di ricatto" da parte delle aziende "malintenzionate", che tenderanno a nascondere eventuali incidenti sul lavoro a discapito dei lavoratori?

La cosa non ci sembra corretta, riteniamo che il criterio del "terzo" possa dirimere questa impasse, e il terzo elemento in questo caso ci sembra essere il Compartimento Marittimo che peraltro rilascia il Libretto al lavoratore, e lo riconvalida di anno in anno, dopo aver constatato la persistenza dell'idoneità psicofisica del lavoratore OTS.

Ci piacerebbe avere una risposta sull'argomento!

Ecco un altro dei punti, ma ce ne sono ancora tanti, che vorremo portare alla luce nei prossimi mesi, sperando che le critiche siano di aiuto, prima dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà presentata alla Camera e al Senato, e anche lì, dove sta nascendo qualcosa di alternativo, lontano da interessi di parte o altro, ma...

Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!

 

CEDIFOP news n. 41 - Novembre 2009 - articolo 075

MEETING IDSA 2009 A PALERMO: Il CEDIFOP diventa "Full Member" di IDSA

(di Nini Radicini)

Nella giornata inaugurale del meeting dell'IDSA (International Diving Schools Association), svoltosi a Palermo presso l'Hotel San Paolo Palace (05-07 ottobre 2009), è stato ufficializzato il passaggio del CEDIFOP a "Full Member" dell'Associazione. Specializzato nella formazione di OTS (Operatore Tecnico Subacqueo), il CEDIFOP diventa così una delle 19 scuole nel mondo finora accreditate da IDSA per il rilascio di certificazioni IDSA per il lavoro off-shore. Scuole presenti in Europa, America, Africa, Asia: Austria (1), Belgio (2), Danimarca (1), Finlandia (1), Francia (1), Italia (2), Olanda (1), Norvegia (1), Singapore (1), Sud Africa (1), Svezia (2), Gran Bretagna (2), Usa (3), che possono rilasciare certificazioni riconosciute dalle aziende che operano in offshore, a livello mondiale, e dalle autorità degli stati di Olanda, Belgio, Austria e Scandinavia (Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia).

L'adesione "Full Member" a IDSA può essere conseguita sia da scuole di Stati che hanno già propri standard formativi per la subacquea industriale, sia da quelle di Stati in cui non vi sono ancora standard in materia. In questo caso la scuola candidata deve superare un audit condotto da IDSA per verificarne la qualità in tutte le sue componenti: dall'organizzazione amministrativa, alla didattica, alla qualità della attrezzature e degli equipaggiamenti. Il CEDIFOP ha perciò dovuto superare un audit, iniziato ad aprile di quest'anno.

Aderire a IDSA significa acquisire, e vedere riscontrati in modo costante, parametri di qualità nella formazione. Da ciò deriva un beneficio per gli allievi che troveranno nei Centri aderenti un contesto in linea con gli sviluppi del settore e la possibilità di seguire un percorso di qualificazione professionale articolato comprendente una serie di specializzazioni successive. La qualità della preparazione attraverso lezioni in aula, immersioni in aree portuali e mare aperto, allenamento in palestra, esercitazioni in piscina, e l'utilizzo dell'equipaggiamento specifico per gli OTS, permette all'allievo di raggiungere un livello formativo tale da poter rispondere alle esigenze delle imprese del settore, già alla conclusione del corso con il conseguimento dell'attestato di qualifica.

La parte congressuale del meeting IDSA 2009 ha visto una serie di argomenti in discussione, tra cui lo standard relativo alla profondità della campana chiusa e i requisiti e l'esperienza richiesta ad un operatore Stand By. Un altro tema è stato l'utilizzo del logo di IDSA. E' stato chiarito che solo le scuole "Full Member" possono utilizzarlo negli attestati di qualifica. Non può essere invece usato negli attestati di qualifica rilasciati dalle scuole con status di "Affiliate" o "Associate", in cui inoltre non può esserci nemmeno alcun riferimento a IDSA.

Provenienti da Belgio, Egitto, Finlandia, Francia, Usa, Inghilterra, Iran, Italia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Scozia e Svezia, i delegati delle scuole di subacquea presenti al meeting, oltre al dibattito su standards e sviluppi nel settore, hanno avuto occasione di partecipare a iniziative laterali al convegno, quali una visita all'antica Tonnara Florio di Favignana, una mostra di attrezzature della subacquea industriale al Faro di Punta Marsala e una visita turistica a Palazzo Reale a Palermo (noto anche come Palazzo dei Normanni), sede del Parlamento della Regione Siciliana.

L'organizzazione del meeting e i riscontri ottenuti rappresentano un ulteriore traguardo per il CEDIFOP, che a settembre ha iniziato il nuovo corso per OTS (il secondo dell'anno). Intanto sono già in fase di progettazione nuovi corsi di specializzazione (IDSA level 2), per gli operatori subacquei, il cui inizio è previsto per gennaio 2010.

Il prossimo meeting IDSA (n.28), si svolgerà nel periodo Settembre/Ottobre 2010 a ROTTERDAM (Paesi Bassi).

 

CEDIFOP news n. 40 - Ottobre 2009 - articolo 074

Sulla strada di un testo unico fra le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS  - PARTE III

(di Manos Kouvakis)

Con l’esame degli emendamenti presentati, la proposta di legge BELLOTTI/LO PRESTI/CARLUCCI, ha completato l’iter nel Comitato Ristretto della Commissione Lavoro, che ha già presentato la sua versione definitiva. Adesso affronterà il resto del percorso alla Camera e al Senato. Sono arrivati i primi consensi delle Commissioni Parlamentari: FINANZE (VI); ATTIVITA’ PRODUTTIVE (X) e COMMISSIONE PER LE QUESTIONI REGIONALI, mentre dopo una prima lettura è stato rimandato a data successiva l’esame e il parere delle commissioni GIUSTIZIA (II), AMBIENTE (VIII), TRASPORTI (IX) E POLITICHE UN. EUROPEA (XIV), e si aspetta ancora il parere delle commissioni rimanenti.

Nella versione definitiva, nella parte riguardante gli OTS, ci sono alcuni punti interessanti presenti nella proposta 2369 dell'On. LO PRESTI, come l'obbligatorietà di un percorso formativo specifico da OTS, già previsto dal Decreto Ministeriale del 1982, ma rafforzato dal riferimento alla conformità agli standard HSE, l'obbligatorietà del brevetto oltre che l'attestato di qualifica professionale di OTS e un percorso obbligatorio nel settore metalmeccanico (approfondiremo questo punto nelle prossime news), la parte sanzionatoria, che era presente nella proposta legislativa del Senatore Battaglia del 1997; e anche su questo argomento ritorneremo a parlare nei prossimi mesi.

Ma anche punti dove la fretta (?!!), la incolpevole (?!!) incompetenza (?!!), o altro (?!!), sta rovinando l'opportunità di equiparare la nostra legislazione a quella degli altri paesi europei, pregiudicando e compromettendo l’opportunità, per l'Italia, di fare ulteriori passi avanti, come per esempio entrare dell'approved list dell'HSE con percorsi formativi per il TOP UP o il CLOSED BELL DIVING, penalizzando chi lotta per portare in Italia quello che c’è di diritto negli altri Paesi, che hanno legiferato opportunamente nel settore della subacquea industriale. Anche qui nelle prossime news criticheremo punto per punto, motivando le nostre critiche, quello che a noi sembra incoerente, sperando di essere di aiuto a trovare, finché c'è tempo, delle soluzioni adeguate.

Cominciamo con la prima critica da una semplice osservazione: nel 1992, la Capitaneria di Porto di Ravenna, ha emanato l'Ordinanza n. 77 che da le direttive su come operare fuori dalle aree portuali in sicurezza, (cosi come si propone la nuova proposta legislativa, non solo per Ravenna, ma per tutto il territorio Italiano), stabilendo regole fondamentali, riconosciute nella loro validità dagli operatori seri del settore. Questa Ordinanza vigente negli ultimi 17 anni, frutto di esperienza e collaudata nella sua efficienza, era stata ripresa e riportata per intero nella proposta 2369 dell’On. Lo Presti, e successivamente negli emendamenti presentati dallo stesso, che non sono stati presi in considerazione dal Comitato Ristretto della Commissione Lavoro del relatore On. Di Biagio, anche per la mancata presenza dell'On. Lo Presti o chi per lui, nella giornata decisiva. Un passo indietro nel proporre la legge e sicuramente una falla nel settore della sicurezza, molto importante nella subacquea.

Ci chiediamo i motivi che hanno indotto ad ignorare questo importante passaggio della proposta Lo Presti, se è stata l'inesperienza o una volontà specifica di ignorare quello che da 17 anni è realtà in un ambiente, come quello del comprensorio di Ravenna, dove l'attività dei lavori subacquei è molto intensa.

On. Aldo di Biagio e On. Lo Presti, ci piacerebbe avere una risposta sull'argomento!

Ecco uno dei punti, ma ce ne sono ancora tanti, che vorremo portare alla luce nei prossimi mesi, sperando che le critiche siano di aiuto, prima dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà portata alla Camera e al Senato, e anche lì, dove sta nascendo qualcosa di alternativo, lontano da interessi di parte o altro, ma...


Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
continua...

 

CEDIFOP news n. 40 - Ottobre 2009 - articolo 073

27° Meeting I.D.S.A.  Palermo 5, 6 e 7 Ottobre 2009
San Paolo Palace hotel - Discorso del Presidente LEO LAGARDE (Paesi Bassi)

Signore e Signori benvenuti al meeting IDSA qui a Palermo. Uno speciale benvenuto all’Ammiraglio Vincenzo Pace ed al Professore Roberto Tripodi e a tutte le Autorità locali presenti oggi.

Questo è il 27° meeting di IDSA. Sono lieto di dire che alla nostra assemblea in Danimarca abbiamo discusso del fatto che l’autorità marittima Danese ha adottato gli standard e le procedure di IDSA per i suoi sommozzatori e per le scuole per sommozzatori fino al livello 3.
Questo significa che i livelli 1, 2 e 3 ora sono accettati dalle autorità in tutte le scuole della Scandinavia, Olanda, Belgio ed in Austria. E’ un grande piacere per me in qualità di Presidente vedere questo lento ma continuo incremento di riconoscimento delle qualifiche IDSA, e noi intendiamo continuare questo processo per il futuro.

Negli ultimi giorni abbiamo completato l’audit per una scuola locale per sommozzatori, il CEDIFOP, e sono veramente lieto di dare loro il nostro benvenuto nell’Associazione in qualità di scuola di formazione Full Member.
Noi consideriamo che le scuole che insegnano gli standard di IDSA danno ai loro studenti il miglior addestramento possibile insegnando tecniche di immersione sicure, e dando loro le basi sulle quali costruire una lunga carriera nella subacquea industriale.

Gli standard sono il risultato di un lungo e duro lavoro, ragionamenti e negoziazioni dei membri che rappresentano molte tra le più valide scuole di addestramento nel settore della subacquea industriale in Europa, Nord America ed Africa. Gli standard IDSA non intendono sostituire gli standard nazionali ma fornire un facile sistema di comprensione delle equivalenze. Le scuole di paesi che hanno le proprie Qualifiche Nazionali per Sommozzatori potrebbero diventare Full Members IDSA senza audit, e potrebbero rilasciare Certificati di Qualifica per Sommozzatori. Il possesso ulteriore di Qualifiche IDSA mostra l’equivalenza immediatamente con gli standard Nazionali, ed elimina la necessità di ricercare in lunghe liste Nazionali una Qualifica adeguata.

L’intento è quello di permettere a qualsiasi azienda di selezionare con maggiore facilità Sommozzatori qualificati per un dato progetto, e i sommozzatori avranno maggiori opzioni di qualifica da poter scegliere, in quanto è facilmente identificato l’equivalente con gli standard nazionali.

In paesi dove non esistono formali Qualifiche Nazionali – come avviene attualmente in Italia – individualmente alcune scuole che ricercano riconoscimenti internazionali possono rivolgersi direttamente ad IDSA per divenire Full Member, e saranno soggette ad un rigoroso audit come è stato nel caso di CEDIFOP prima della suo riconoscimento.

Comunque, noi crediamo che in situazioni del genere la cosa migliore per un paese sia quella di adottare ed adattare i programmi di addestramento per sommozzatori proposti da IDSA per soddisfare le proprie esigenze ed usarli come propri standard nazionali, come è avvenuto in Danimarca ed Austria.

Abbiamo un programma molto serrato per questo meeting come potete vedere dalla agenda. Do il benvenuto a tutti voi augurando un meeting costruttivo e sereno.

Leo Lagarde
IDSA CHAIRMAN

 

CEDIFOP news n. 39 - Settembre 2009 - articolo 072

Sulla strada di un testo unico fra le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS  - PARTE II

(di Manos Kouvakis)

Dopo le ferie estive, riprendono i lavori parlamentari sulla proposta di legge, con l'esame degli emendamenti presentati e la correzione del testo, per proseguire l'iter parlamentare; la prima riunione è calendarizzata per mercoledì 16 settembre. Il tema legislativo e il problema tutto italiano sulla mancanza di regolamentazione della professione OTS rispetto agli altri Paesi, sarà argomento di discussione nella giornata inaugurale del Meeting IDSA. Si spera che dal confronto possa venir fuori un contributo tecnico, che sia di ulteriore aiuto al legislatore, prima dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà portata alla Camera e al Senato, ma...

Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
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altre informazioni a partire da:

http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=2369&ns=2

oppure dal sito del CEDIFOP a partire dal seguente link:

http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm

 

CEDIFOP news n. 39 - Settembre 2009 - articolo 071

Meeting I.D.S.A. 2009 Palermo 5/7 Ottobre 2009

San Paolo Palace hotel con la partecipazione di:

DELEGATE: Leo Lagarde (IDSA CHAIRMAN)
COUNTRY :NETHERLANDS

DELEGATE: Dag W.Wroldsen (IDSA Hon Segretary)
SCHOOL : Norwegian School of Commercial Diving Oslo
COUNTRY :NORWAY ( www.nyd.org )

DELEGATE: Mark van der Esch
SCHOOL : Commercial Diving Schools ‘SYNTRA’ & ‘CFPME’
COUNTRY : BELGIUM ( www.syntra-ab.be )

DELEGATE: Mohsen El Gohary
SCHOOL : International Academy fo Diver Training (Alexandria)
COUNTRY : EGYPT ( www.iadtegypt.com )

DELEGATE: Eric Albier
SCHOOL : INPP (Marseille)
COUNTRY : FRANCE ( www.inpp.org )

DELEGATE: Naser Sarnevesht
SCHOOL : Darya Koosh
COUNTRY : IRAN ( www.daryakoosh.ir )

DELEGATE: Manos Kouvakis
SCHOOL : CEDIFOP
COUNTRY :ITALY ( www.cedifop.it )

DELEGATE: Nicla Branstrom
Lars Petersson
SCHOOL : Swedish Armed Forces Diving School
COUNTRY : SWEDEN

DELEGATE:John Rabone
SCHOOL : Interdive
COUNTRY :U.K. ( www.interdive.co.uk )
DELEGATE:Finlay Finlayson
SCHOOL : The Underwater Centre
COUNTRY : SCOTLAND ( www.theunderwatercentre.co.uk )

DELEGATE: Don Fast
SCHOOL : Ocean Corporation (Houston)
COUNTRY :USA

Observers: Julio Melegari
COUNTRY : ITALY

Observers: Vincente Fernandez
COUNTRY :MEXICO

Admin : Alan Bax
Jill Williams
COUNTRY :FRANCE

 

CEDIFOP news n. 38 - Agosto 2009 - articolo 070

Sulla strada di un testo unico fra le proposte:
344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS  - PARTE I

(di Manos Kouvakis)

Finalmente si comincia a fare sul serio! Ci sono voluti 8 riunioni del Comitato Ristretto della Commissione Lavoro (http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm ), tre proposte di legge presentate durante questa legislazione: La proposta 344 BELLOTTI "Disciplina delle attivita` subacquee e iperbariche" (http://www.cedifop.it/1997/bellotti2.htm ), presentata il 29 aprile 2008, la proposta 2369 LO PRESTI "Disposizioni concernenti le attività professionali subacquee e iperbariche"
(http://www.cedifop.it/1997/lo_presti.htm ), presentata il 7 aprile 2009 e infine la proposta 2509 CARLUCCI "Disciplina delle professioni di istruttore subacqueo e di guida subacquea e dei centri di immersione e di addestramento subacqueo" (http://www.cedifop.it/1997/carlucci.htm ) presentata il 15 giugno 2009; e l’impressione è che non finirà qui.

Martedì 21 luglio 2009, durante la penultima riunione del comitato ristretto, è stato presentato il testo base che raggruppa le tre proposte legislative, alla riunione successiva di mercoledì 29 luglio 2009, sono stati presentati ben 22 emendamenti, che propongono una serie di modifiche, l’inserimento di nuovi articoli o la cancellazione di alcuni esistenti. Dei 22 emendamenti presentati, 14 sono a firma dell’On Lo Presti, che cosi mette la sua impronta, difendendo il testo che aveva presentato con la sua proposta legislativa, ben lontano nei contenuti da quello presentato dall’On. Bellotti, votato maggiormente alla parte della subacquea sportiva. Gli altri emendamenti sono a firma dell’On Cavallaio (4), uno a firma del relatore On. Aldo Di Biagio e 3 a firma di una cordata di Deputati (Madia, Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.).

Il testo, sempre provvisorio che verrebbe fuori, con l’inserimento degli emendamenti, si può vedere su questo link:
http://www.cedifop.it/1997/testo%20unificato%2001.htm.

A mio parere, è il testo più accettabile che sia stato presentato dopo un anno di lavori, anche se ancora ci sono diversi punti che dovrebbero essere “ritoccati”, e giustamente si sta valutando l'eventuale predisposizione di ulteriori emendamenti, tutto ciò ormai dopo la prevista pausa estiva, quando riprenderà l'esame degli emendamenti e degli articoli aggiuntivi presentati.

Un altro elemento, molto importante, è la presa di posizione del Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha fatto esplicita richiesta di effettuare ulteriori approfondimenti su taluni profili del provvedimento, che investono in particolare le competenze delle Capitanerie di Porto.

Per la prima volta, nella parte che riguarda la subacquea industriale, si parla di regole ben precise e diversificate, sia per chi svolge lavori subacquei ed iperbarici, ma anche per le attività subacquee di ricerca, scientifiche, attività di maricoltura e pesca del corallo.

Nel testo si parla di un Numero Progressivo Nazionale (NPN), la cui istituzione avrebbe come risultato immediato, per gli operatori subacquei, la possibilità di svolgere lavori su tutto il territorio nazionale, senza ricorrere ai Nulla Osta; l’obbligatorietà della componente previdenziale e assicurativa; l’applicazione, dell’Ordinanza n. 77 del 1992 emanata dalla Capitaneria di Porto di Ravenna che, in tal modo, rientrerebbe quasi interamente nel testo del disegno di legge.

Ci sono sicuramente tante buone intenzioni racchiuse in questa proposta legislativa, anche se bisogna ancora raffinarla, per renderla adeguata alle esigenze pressanti che esistono nel mondo del lavoro subacqueo, viste da un’ottica internazionale. Si ha la sensazione che finalmente anche in Italia, sia stato imboccato il percorso giusto, anche se...

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CEDIFOP news n. 38 - Agosto 2009 - articolo 069

CEDIFOP e la promozione della subacquea industriale.
Avviati progetti formativi con enti locali e istituti, prima del meeting IDSA a ottobre

(di Nini Radicini)

Nell'attesa dell'inizio del secondo corso annuale per Operatore Tecnico Subacqueo (21 settembre - 23 dicembre '09), la stagione estiva del CEDIFOP è stata caratterizzata da una serie di iniziative con scuole ed enti locali nel quadro della promozione della subacquea industriale, in particolare in Sicilia. Il 16 luglio, il Centro diretto da Manos Kouvakis e la Provincia Regionale di Palermo hanno firmato un protocollo d'intesa per l'organizzazione di iniziative nell'ambito della formazione professionale. Già la partecipazione del CEDIFOP al progetto "Un mare... di risorse" - organizzato dall'Istituto provinciale di cultura e lingue "Ninni Cassarà" di Palermo nel 2008 e nel '09 - ha dimostrato quanto la subacquea incontri l'interesse degli studenti: sia quella sportiva sia quella industriale, come scelta professionale.

Ancora in ambito scolastico, a seguito della visita compiuta dalla classe 5a Termotecnici dell'Istituto Tecnico Industriale Statale "Alessandro Volta" di Palermo a due esercitazioni degli allievi OTS svolte tra aprile e maggio '09, e constatata la complementarietà dei rispettivi programmi, il CEDIFOP e l'Istituto hanno maturato la decisione di sviluppare una collaborazione attraverso il progetto dal titolo "Sicurezza e mare", a cui parteciperanno i docenti del CEDIFOP.

Stretto il legame con il Comune di Balestrate. Con una delibera della Giunta comunale è stato adottato un protocollo d’intesa tra il Comune di Balestrate e il CEDIFOP per l’adozione di iniziative congiunte riguardanti la realizzazione di percorsi integrati per sostenere l’occupabilità di inoccupati e disoccupati.

Similare protocollo d’intesa si sta predisponendo, anche, tra il CEDIFOP e il CONSORZIO UNIVERSITARIO DELLA PROVINCIA DI PALERMO, per l’organizzazione di iniziative di carattere informativo, formativo e per promuovere l’auto-orientamento, di supporto per la definizione di percorsi personali di formazione e lavoro, di sostegno all’inserimento occupazionale.
Il protocollo d’intesa ha per oggetto, altresì, le iniziative formative legate a specifiche macrotipologie formative quali l’obbligo formativo, la formazione post obbligo, la formazione permanente, la formazione destinata ai soggetti occupati, in CIG e mobilità, a disoccupati per i quali la formazione è propedeutica all’occupazione e ad apprendisti che abbiano assolto l’obbligo formativo, ed altro.

Il CEDIFOP sta, inoltre, presentando due progetti di "work experience": uno in collaborazione con il Comune di Balestrate, l'altro rivolto ad aziende operanti all'interno e nelle vicinanze del Porto di Palermo. I due progetti, se approvati, coinvolgerebbero circa 80 persone disoccupate in una esperienza di lavoro per 10 mesi all'interno di aziende che operano sul territorio.

Un riscontro di prestigio alla qualità della formazione del CEDIFOP è arrivato di recente dalla Gran Bretagna. Il corso per Operatore Tecnico Subacqueo Specializzato ha avuto il riconoscimento dall'HSE (Health and Safety Executive) - ente pubblico del Regno Unito per la sicurezza e la salute sul lavoro - con l'inserimento nella “Schedule 1 - Offshore Diving, per Scuba and Surface Supplied” e nella “Schedule 2 - Inland / Inshore Diving, per Scuba and Surface Supplied”. Attestazioni pubblicate nell'"Approved List" dell'HSE dall'1 maggio 2009. Si tratta di riscontri di prestigio per il CEDIFOP, a beneficio dei suoi allievi , che dimezzano i tempi per il conseguimento di ulteriori certificazioni internazionali richieste sempre più spesso per il lavoro in off-shore.

Il CEDIFOP, che al recente avvio dell'iter parlamentare per la riforma della normativa sulla subacquea ha collaborato alla elaborazione della parte tecnica riguardante la subacquea industriale, sta intanto proseguendo nell'organizzazione del meeting di IDSA (International Diving Schools Association), previsto a Palermo, presso l'Hotel S. Paolo Palace, dal 5 al 7 ottobre '09 (quello del '08 si è svolto a Philadelphia, Usa). Per l'occasione saranno presenti nel capoluogo siciliano i rappresentanti principali dell'associazione che gestisce la definizione degli standard delle scuole che operano nel settore della subacquea industriale.

 

CEDIFOP news n. 37 - Luglio 2009 - articolo 068

Subacquea industriale: Il CEDIFOP potenzia la formazione.
Nel primo corso '09 applicati nuovi metodi di valutazione degli allievi OTS

(di Nini Radicini)

Il 24 e 25 giugno 2009 si sono svolti gli esami del corso per Operatore Tecnico Subacqueo del CEDIFOP, realizzato tra febbraio e maggio. Dopo la prova scritta, gli allievi hanno portato a termine la parte pratica presso la piscina Hydra di Villabate e, a seguire, quella orale. Della commissione esaminatrice, oltre agli istruttori del centro di formazione, hanno fatto parte il Comandante Caddemi Luciano della Capitaneria di Porto di Palermo in qualità di esperto di una pubblica amministrazione cointeressata al riconoscimento della qualifica e la Dott.ssa Cavalieri Maria Antonella in qualità di presidente nominata dall'Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana.

Per lo svolgimento della prova in piscina, gli allievi OTS hanno installato due postazioni standard per le immersioni SSD (Surface Supplied Diving) utilizzando caschi rigidi di tipo kirby morgan. Ognuno di loro è stato impegnato in un esercizio di intervento dello stand by (soccorso di un diver in difficoltà) ed in esercitazioni di flangiatura su una struttura di tubi, progettata e realizzata dal CEDIFOP e sperimentata in precedenza durante diverse esercitazioni, operando in coppia, (un diver in immersione da ogni postazione) gli allievi dovevano scollegare e poi riagganciare i tubi di cui è composta la struttura, immersa a circa 5 metri di profondità. La posa di tubi e cavi e gli interventi di manutenzione sono alcuni tra i lavori caratteristici per un OTS. La subacquea industriale è infatti un settore molto specialistico e, come sottolineato dalla Dott.ssa Cavalieri Maria Antonella, sia le procedure seguite, sia l'equipaggiamento, rendono subito evidente la differenza con la subacquea sportiva, settore da cui proviene un numero consistente di allievi, sia con esperienza professionale sia come semplice attività ricreativa.

In particolare, oltre alle differenze tecniche tra i due contesti, gli allievi hanno riscontrato quanto sia fondamentale ogni passaggio relativo alla sicurezza nelle operazioni di lavoro e quanto sia importante acquisire la cultura della divisione dei ruoli in una squadra. Gli allievi hanno imparato che le procedure di sicurezza cominciano dalla realizzazione della postazione e che ogni passo operativo deve essere riscontrato in modo dettagliato e ufficializzato registrandolo in una Check List. E' questo un elemento essenziale nel metodo formativo seguita del CEDIFOP.

In questo corso il CEDIFOP ha sperimentato nuovi parametri per la valutazione delle esercitazioni, dimostratisi validi sia perché hanno incrementato quantitativamente la partecipazione degli allievi - fissando una serie di traguardi relativi al numero di ore di immersione - sia perché li ha avviati a una visione della formazione dell’ OTS in linea con gli standard di IDSA (International Diving Schools Association). Come evidenziato dal Comandante Caddemi, nella professione dell’OTS è necessaria una specializzazione tecnica notevole e la capacità di curare ogni dettaglio nello svolgimento del lavoro.

Un particolare ringraziamento da parte della dirigenza del CEDIFOP, va alla celerità del C.P.I. (Centro per l’Impiego) di Palermo, molto sensibile all’esigenza dei nuovi OTS ad entrare in possesso del documento ufficiale della qualifica conseguita, che ha, in tempi record, nel giro di poche ore, consegnato gli Attestati, di qualifica professionale, con regolare timbro e vidimazione. I nuovi OTS, possono quindi procedere alla richiesta di iscrizione al Registro Sommozzatori della Capitaneria di Porto. Un OTS, oltre che nelle aree portuali e nelle piattaforme offshore, può essere impiegato in lavori da svolgere nei fiumi, nei laghi, nelle dighe. Per coloro che volessero approfondire le questioni inerenti a regolamenti e specializzazioni, il CEDIFOP ha di recente pubblicato nel proprio sito www.cedifop.it una pagina di risposte a domande frequenti (Faq)..

In questa prima parte del 2009, il CEDIFOP ha inoltre potenziato il dialogo con alcune scuole superiori del capoluogo interessate a programmi formativi nell'ambito della cultura del mare e ha contribuito, in collaborazione con esperti e personalità del settore marittimo, alla realizzazione di una proposta di legge, in valutazione nell'iter parlamentare avviato per giungere a una nuova normativa sulla subacquea industriale

 

CEDIFOP news n. 36 - Giugno 2009 - articolo 067

1997 – 2009 Verso una nuova legge sugli OTS  

(di Manos Kouvakis)

Dopo l'abbinamento della proposta legislativa 2369 LO PRESTI (che è interamente dedicata agli OTS) alla proposta legislativa 344 BELLOTTI (che mira a creare una legge quadro che includa tutte le categorie della subacquea, sia sportiva che industriale), si si lavora facendo un'analisi congiunta che consenta di trovare una via equilibrata che tenga in considerazione entrambe le proposte.

Noi seguiremo l'evoluzione dei lavori in parlamento per quanto riguarda la parte dedicata alla subacquea industriale e mensilmente, tramite questa news discuteremo, analizzeremo e parleremo degli argomenti che vengono trattati.

Già nella precedente news abbiamo parlato dell'importanza della componente sanzionatoria della nuova proposta legislativa (Lo Presti/Bellotti) con l'introduzione di sanzioni sia di carattere amministrativo che di carattere penale, parte attualmente che rimane quasi interamente inalterata nella bozza di testo della legge Lo Presti/Bellotti.

Oggi sottolineamo un altro punto emergente nella nuova proposta, che era presente sia nel testo della proposta 2369 Lo Presti, sia in quello della 344 Bellotti, e viene riportato anche nella bozza della proposta di legge: mentre il DM del 1979 e le successive modifiche del 1981 e 1982 venivano applicate solo in ambito portuale e dintorni, il nuovo testo prevede l'applicazione del concetto di lavoro subacqueo o iperbarico a qualsiasi tipo di lavoro svolto in mare e in acque interne, marittime e non, a profondità con pressione superiore a quella atmosferica, oppure a pressione atmosferica con l'ausilio di appositi mezzi, strutture o veicoli subacquei; in essa si cerca inoltre di creare una base dove vengono definite anche le imprese che svolgono questi lavori, ma anche di creare un elenco delle scuole, con autorità di riferimento non più le varie Capitanerie di Porto ma i relativi Compartimenti Marittimi competenti per territorio.

Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
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altre informazioni a partire da:

http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=2369&ns=2

oppure dal sito del CEDIFOP a partire dal seguente link:

http://www.cedifop.it/1997/pr-pg.htm

 

CEDIFOP news n. 36 - Giugno 2009 - articolo 066

OTS / CEDIFOP: Esercitazione di taglio subacqueo  

(di Nini Radicini)

Il 6 maggio gli allievi del corso OTS (Operatori Tecnici Subacquei) del CEDIFOP di Palermo hanno svolto una prova di taglio subacqueo presso il porto dell'Acquasanta. Il lavoro è stato eseguito su una imbarcazione affondata a circa 9 metri di profondità. Per l'occasione era presente una classe dell'Istituto Tecnico Industriale "Alessandro Volta", la 5a Termotecnici I, la cui specializzazione è complementare alla tipologia di esercitazione svolta, come sottolineato dal professore Romano, che ha accompagnato gli studenti.
Il taglio subacqueo è una delle operazioni ricorrenti nel lavoro di un OTS, molto più della saldatura che in genere si preferisce eseguire in superficie, sia per motivi di sicurezza sia di qualità. Gli allievi sono arrivati a questa iniziativa dopo aver svolto una serie di lezioni in officina meccanica, parte del programma del corso.
Gli studenti dell'ITIS "A. Volta" hanno seguito tutte le fasi dell'esercitazione - descritte dagli istruttori del CEDIFOP - assistendo anche ad una applicazione del taglio eseguito in superficie con una pinza specifica (pinza broco), che gli allievi OTS avrebbero poi usato sottacqua. Sono state spiegate, in modo abbastanza dettagliato, le procedure da seguire prima di realizzare il taglio e i vari standard da riscontrare, ad esempio la variazione della pressione dell'ossigeno in riferimento allo spessore del materiale da tagliare.
Dopo aver installato la postazione ed espletato tutti i controlli di sicurezza sull'equipaggiamento e sulle attrezzature, come previsto dal protocollo Check List, gli allievi del CEDIFOP hanno iniziato a immergersi. Accanto a ogni OTS che eseguiva il lavoro vi era un altro con la videocamera, per la ripresa del lavoro compiuto sull'imbarcazione. Un relitto in genere si recupera quanto costituisce intralcio e pericolo per la navigazione o quando (come nel caso dell'esercitazione) è affondato dentro un porto e sottrae spazio ad altre imbarcazioni che devono ormeggiare.
Questa prova è arrivata nelle ultime settimane del corso iniziato a febbraio e ha permesso agli allievi di applicare molte delle conoscenze acquisite in una operazione che, in ambito lavorativo, potrebbero essere chiamati a realizzare sia in aree portuali sia Offshore sia Inland (es. in un lago o in un pozzo). Per il CEDIFOP segna il completamento di un semestre molto intenso sul lato della crescita del Centro. Nell'attesa dell'inizio della nuova stagione, a settembre 09, e dell'appuntamento con il meeting dell'IDSA (International Diving Schools Association) a Palermo dal 5 al 7 ottobre '09.

 

CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 065

Presentata la proposta di legge LO PRESTI - HOLZMANN: 1997
2009 Verso una nuova legge sugli OTS  

(di Manos Kouvakis)

E' stato presentato in Parlamento in data 07/04/2009 il progetto di legge
LO PRESTI e HOLZMANN: "Disposizioni concernenti le attività professionali subacquee e iperbariche" (n. 2369).

E' una proposta legislativa dedicata agli O.T.S.
IN TEMPI RECORD, in data 07/05/2009 è stato assegnato alla XI Commissione Lavoro, ed è stato chiesto il parere alle Commissioni Parlamentari: I (Affari Costituzionali), II (Giustizia), V (Bilancio e Tesoro), VII (Cultura), IX (Trasporti), XII (Affari Sociali), XIV (Politiche Unione Europea) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

E' possibile scaricare il testo integrale della proposta di legge LO PRESTI HOLZMANN, n. 2369 "Disposizioni concernenti le attività professionali subacquee e iperbariche", e seguire tutte le novità che la riguardano (iter nelle commissioni, risposte, tempi, ecc) dal sito della Camera dei Deputati, a partire dal seguente link:

http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=2369&ns=2

oppure dal sito del CEDIFOP a partire dal seguente link:

http://www.cedifop.it/1997/lo_presti.htm

ecco alcune delle novità che troviamo nella proposta di legge:

Il progetto coinvolge i Compartimenti Marittimi e le Capitanerie di Porto sul tutto il territorio nazionale, aumenta la sicurezza nelle immersioni professionali lavorative introducendo il reato penale con sanzioni civili e penali per le immerisoni lavorative non in regola e/o non autorizzate dalle Capitanerie (cosi come era previsto nel disegno di legge presentato nel 1997 dal senatore A.Battaglia); contiene al suo interno parte dell'Ordinanza n. 77 del 1992 della Capitaneria di Porto di Ravenna, prevede un controllo riguardante la regolarità delle iscrizioni nel Registro della "categoria dei sommozzatori in servizio locale" tenuto dalle Capitanerie di Porto, indroduce l'obbligatorietà dei percorsi formativi con programmi che adottino gli standard internazionali dell'Health and Safety Executive (HSE), dell'Association of Diving Contractors (ADC), dell'International Diving Schools Association (IDSA), dell'International Marine Contractors Association (IMCA), indroduce il NPN (Numero Progressivo Nazionale) rilasciato dal Ministero ed indendificativo del singolo sommozzatore iscritto per poter operare su tutto il territorio, ed introduce le modalità per l'iscrizione al nuovo Registro della "categoria sommozzatori" presso i Compartimenti Marittimi.

Nelle news dei prossimi mesi analizzeremo più dettagliatamente i vari articoli della proposta di legge

 

CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 064

Legislazione attualmente in vigore.

1979: Decreto Ministeriale 13 Gennaio 1979 Istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale
1981: Decreto Ministeriale 31 Marzo 1981 Integrazioni al D.M. 13/01/79 istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale
1982: Decreto Ministeriale 02 febbraio 1982 Modificazioni al decreto ministeriale 13 gennaio 1979 istitutivo della categoria dei sommozzatori in servizio locale

 

CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 063

Proposte legislative mai approvate.

1997: Disegno di legge 2339 - presentato dal Sen. Antonio Battaglia: Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche professionali
2001: Disegno di legge 1219 - presentato dall' On. Alberto Arrighi: Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche professionali
2001: Disegno di legge 1698 - presentato dall' On. Luigi Martini: Ordinamento delle professioni e delle imprese subacquee ed iperbariche
2005: Testo unificato della C. 1219 Arrighi e C. 1698 L. Martini
2006: Disegno di legge 1394 - presentato dall' On. L. Bellotti: Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche
2007: Disegno di legge 2638 - presentato dall' On. L. Fabbri: Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche
Altre proposte legislative:
2008: Disegno di legge 344 - presentato dall' On. L. Bellotti: Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche

 

CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 062

Altre iniziative

1992: Capitaneria di Porto - Guardia Costiera Ravenna: Ordinanza n. 77/92
2006: T.A.R. del Lazio sentenza del 23/02/2006 n. 8624 Reg. Ric. Decade il limite massimo di età di 35 anni
2007: 14 Aprile 2007: Convegno CEDIFOP I° anno: Disciplina delle attività subacquee ed iperbariche. Le basi per una nuova proposta legislativa
2007: Regione Emilia Romagna "codifica" il percorso formativo per sommozzatore
2008: Interrogazione a risposta scritta 4-06176 dell' On. F. Evangelisti (seduta n. 272 - gennaio 2008)
2008: Parere legale dell' Avv. Prof. A. Garilli sul Decreto Ministeriale 13/01/1979
2008: Interrogazione parlamentare del Sen. Andrea Marcucci (22 dicembre 2008)

 

CEDIFOP news n. 35 - Maggio 2009 - articolo 061

Audit I.D.S.A. al CEDIFOP. La formazione professionale alla prova di qualitàinternazionale

(di Nini Radicini)

Dal 21 al 23 aprile '09 il CEDIFOP (Centro Europeo di Formazione Professionale) specializzato in corsi per OTS (Operatore Tecnico Subacqueo) ha sostenuto l'audit per il conseguimento della qualifica di "Full Member" di IDSA (International Diving Schools Association). Questa associazione, istituita nel 1982, è composta da enti di di formazione nel settore della subacquea i cui standard sono in linea con quelli elaborati da IDSA, riferimento per le legislazioni nazionali, aziende, clienti e operatori.

Ne fanno parte 36 centri, di cui 18 con lo status di "Full Member", livello a cui si può arrivare per gradi, in virtù della qualità riscontrata nella formazione. Si tratta di un traguardo di prestigio, che rappresenta anche una occasione per ampliare e adeguare i programmi e le modalità di lavoro agli standard operativi e di sicurezza nella subacquea industriale.

A svolgere l'audit sono stati il presidente di IDSA Leo Lagarde e l'amministratore, Alan Bax. A partire dal primo giorno sono state esaminate le modalità di svolgimento del corso, il programma, la preparazione acquisita dagli allievi, la qualità delle attrezzature e dell'equipaggiamento. Poi a metà giornata, ci si è recati presso la piscina Hydra, a Villabate, dove gli allievi del corso febbraio-maggio '09 stavano svolgendo una esercitazione.

Un lavoro di flangiatura, alcuni utilizzando la tenuta da palombaro altri quella di OTS. In immersione, insieme a chi svolgeva il compito c'era un altro operatore incaricato di monitorare quando accadeva attraverso un telecamera, le cui immagini venivano trasmesse ad un monitor in superficie. Alla conclusione, il personale del CEDIFOP e i delegati di IDSA sono tornati in sede per la prosecuzione dell'audit.

Il 22 aprile, i delegati di IDSA hanno avuto occasione di assistere ad un'altra esercitazione degli allievi OTS svoltasi nel Porto di Palermo, in due fasi: una di lavorazione meccanica (flangiatura) e un'altra di "Rescue", ovvero di recupero e primo soccorso portato ad un OTS in difficoltà durante lo svolgimento di un lavoro. Il 23 l'audit è stato portato a termine. Adesso il Comitato dell'IDSA si riunirà per decidere se assegnare lo status più avanzato al CEDIFOP.

Raggiungendo questo traguardo, dice il direttore Manos Kouvakis, «il CEDIFOP, oltre agli standard formativi attuali per la qualifica di OTS, che è principalmente ad uso e consumo nazionale - vedi iscrizione al Registro Sommozzatori in Servizio Locale secondo il DM del 1979 e successive modifiche ed integrazioni - potrà rilasciare, con corsi integrativi a quelli attualmente svolti, anche quei brevetti che servono per lavorare in ambito internazionale. Alla pari con tutte le altre scuole che all'estero formano gli operatori nella subacquea industriale».

 

CEDIFOP news n. 34 - Aprile 2009 - articolo 060

Comunicato Stampa (Riconoscimenti Internazionali CEDIFOP)

I programmi formativi per OTS, del CEDIFOP, sono stati riconosciuti idonei, da parte di H.S.E. (Health and Safety Executive che è un ente pubblico britannico), per contenuto formativo e quindi validi per il rilascio, a richiesta del singolo interessato, della certificazione H.S.E. (Health and Safety Executive) per SCUBA e SUFRACE SUPPLY DIVING equipment.

Inoltre, dal 20 al 24 Aprile 2009, si svolgerà c/o CEDIFOP, in presenza dei Rappresentanti dell'IDSA, ALAN BAX (Francia) amministratore, LEO LAGARDE (Olanda) Presidente e JILL WILLIAMS (Francia), l'audit finalizzato ad accertare la correlazione fra i programmi didattici del CEDIFOP e i programmi di livello A+B+C - (SCUBA and SURFACE SUPPLY DIVING equipment) e D (SURFACE SUPPLY DIVING - TOP UP) dell'IDSA, affinchè CEDIFOP possa rilasciare, le relative certificazioni "Brevetti Internazionali IDSA", validi per il lavoro in off shore.

L'audit consisterà, oltre che nell'incontro con gli allievi del CEDIFOP che in atto frequentano il corso 01/PA/2008 per Operatore Tecnico Subacqueo Specializzato, ed una serie di verifiche in piscina ed aula, anche nell'assistere e verificare la corretta applicazione dei protocolli internazionali previsti. L'audit si concluderà con una immersione ad una profondità intorno ai 20 metri, da un pontone, mercoledi 22 Aprile, nel Porto di Palermo - Molo Trapezoidale, con applicazione dei protocolli di emergenza previsti per lo stand-by nel recupero di un sommozzatore inconscio dal fondo con relativa rianimazione; altre esercitazioni: immersione in acque portuali, flangiatura ecc.

All'esercitazione assisteranno anche gli allievi di 3 classi dell’I.P.C.L. “Ninni Cassarà” – circa 50 ragazzi – accompagnati dagli insegnati Macaluso Enza, Buongiorno Teresa e Scalone Rossella docenti dell’Istituto Provinciale Cultura e Lingue “Ninni Cassarà”di Palermo, nonché delegati della Lega Navale, nell'ambito del progetto "Un mare ... di risorse" anno II, che potranno assistere all'esercitazione, dalla terraferma (molo), anche attraverso un monitor, collegato ad una telecamera subacquea, applicata su uno dei caschi rigidi Kirby Morgan che saranno indossati dai sommozzatori/allievi che parteciperanno alle immersioni.

 

CEDIFOP news n. 34 - Aprile 2009 - articolo 059

Un mare… di risorse: A Palermo, la 2a edizione del progetto
per la valorizzazione della cultura del mare

(di Nini Radicini)

Martedì 17 marzo '09, presso l'Istituto Provinciale di Cultura e Lingue "Ninni Cassarà" di Palermo, si è svolta la presentazione del progetto "Un mare... di risorse". L'iniziativa ha il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e si svolge tra marzo e giugno '09. Davanti a una platea di studenti e insegnanti, i relatori hanno illustrato tematiche inerenti alle specifiche competenze, rientranti nella seconda edizione del progetto.

Oltre alla Prof. Rossella Scalone, Responsabile del progetto, erano presenti come relatori: l'Ammiraglio Vincenzo Pace, Delegato regionale della Lega Navale Italiana; il Prof. Franco Andaloro, Capo Dipartimento "Uso sostenibile delle Risorse" ISPRA; il Prof. Sebastiano Tusa, Sopraintendente del Mare della Regione Siciliana; l'On. Prof. Armando Aulicino, Assessore provinciale per le Politiche sociali e la Formazione professionale - Provincia regionale di Palermo; il Dott. Antonio Celona, Presidente di Necton Marine Research; Manos Kouvakis, Direttore Cedifop - Centro Europeo di Formazione Professionale.

I loro interventi hanno avuto come denominatore comune la sottolineatura della rilevanza del mare come risorsa culturale, storica, professionale. Primo appuntamento il 18 aprile con la visita all'Area marina protetta di Capo Gallo. Nelle aree marine protette le attività umane sono regolamentate - o vietate o ammesse con precise limitazioni - e suddivise per tipo in riferimento al grado di ammissibilità delle attività permesse. La protezione dell'Area marina è il modo per tutelarne le risorse e permettere sia una promozione turistica ed economica della zona, sia l'avvio di programmi di studio formativi e scientifici volti alla divulgazione dell'ecologia del mare e alla salvaguardia dell'ambiente.

L'Area naturale marina protetta di Capo Gallo è stata istituita nel 2002 dalla Regione Siciliana e divisa in tre zone (A, B, C), a livello crescente di accesso e balneazione. In Sicilia, attualmente vi sono sei aree marine protette. A giugno, i partecipanti a "Un mare... di risorse" si recheranno a Favignana, e oltre ai corsi di vela, canoa, e subacquea, avranno occasione di visionare filmati sui fondali circostanti. Si tratta di un'area di notevole rilevanza storica e naturalistica. La Riserva naturale marina delle Isole Egadi è una delle aree marine protette della Sicilia. Uno dei passaggi storici più significativi nella storia delle Egadi avvenne nella seconda metà dell'Ottocento quando diventarono patrimonio dei Florio. L'iniziativa permette di avvicinare gli studenti alla cultura del mare, a partire dal lato archeologico e sportivo.

Prima della parte del progetto da svolgere a Favignana, è in programma per il 28 aprile a Palermo la visita alla sezione Lega Navale Italiana dell'Arenella e il 26 maggio una proiezione relativa alle attività della LNI. La scelta di invitare anche il CEDIFOP (già presente all'edizione del 2008) è significativa per l'affermazione della rilevanza del mare come risorsa professionale, ad alto contenuto tecnico. Il primo appuntamento è per il 22 aprile, quando i partecipanti al progetto "Un mare... di risorse" si recheranno presso la sede del CEDIFOP, nel porto di Palermo, per assistere in modo diretto a una esercitazione. Il secondo appuntamento è per il 28, 29 e 30 aprile all'Istituto "Ninni Cassarà", dove gli studenti avranno l'opportunità di assistere alla presentazione delle attrezzature utilizzate dagli OTS (Operatori Tecnici Subacquei), insieme con la proiezione di alcuni video delle esercitazioni svolte dagli allievi OTS durante i corsi svolti presso il CEDIFOP per il conseguimento della qualifica professionale. Sarà per loro una ulteriore occasione per acquisire altre nozioni sul settore della subacquea industriale, attraverso il confronto con gli allievi OTS e gli istruttori.

 

CEDIFOP news n. 33 - Marzo 2009 - articolo 058

Caratteristiche del corso CEDIFOP febbraio-maggio 2009  

(di Nini Radicini)

Il 20 febbraio 2009 è iniziato il nuovo corso del CEDIFOP per Operatori Tecnici Subacquei. Gli allievi provengono da Sicilia (13), Sardegna (2), Calabria (2), Lazio (2), Abruzzo (1). Tra loro, undici hanno appreso da conoscenti e colleghi della formazione svolta presso il Centro. Per sei di loro sono state significative le notizie trovate nel sito www.cedifop.it e per uno invece le prime informazioni sono state tratte dalla lettura di riviste del settore.

Premesso l'obiettivo del raggiungimento della qualifica di OTS per un immediato utilizzato in ambito professionale, ogni corso presenta caratteristiche specifiche nella composizione e nella tipologia degli allievi. Sebbene tra loro vi siano individualità con esperienza professionale nella subacquea industriale, la maggior parte proviene da quella sportiva o ricreativa. Mentre ha già una formazione universitaria nel settore archeologico l'allieva Claudia Loredana Giarrusso, che ha motivato la decisione di partecipare al corso con l'obiettivo di acquisire le capacità proprie di un OTS per applicarle nel suo settore di competenza.

Seppure la subacquea archeologica e quella industriale siano realtà differenti, esistono delle zone di contatto, ad esempio nell'utilizzo di particolari strumenti, quali ad esempio i ROV (Remotely Operated underwater Vehicles).

Per i professionisti e i semplici appassionati di subacquea, a fine agosto nel Mar Glaciale Articolo iniziano le ricerche per il ritrovamento del velivolo in cui viaggiava il celebre esploratore Roald Amundsen, scomparso a seguito di un incidente nel 1928. Non è la prima volta che si tenta di portare a termine questa impresa. Roald Amundsen, eroe nazionale norvegese, è stato il primo a portare a termine una spedizione nel Polo Sud (1910-12) e ad aver esplorato entrambi i Poli.

La ricerca, su un'area di 104 km quadrati, sarà realizzata da una equipe composta dal Museo dell'Aviazione Norvegese, dalla Marina Norvegese, e dalla Kongsberg Maritime, azienda da cui arriverà lo Hugin, un AUV (Autonomous Underwater Vehicle). Questo veicolo sottomarino senza equipaggio prende il nome - Hugin - quello del corvo, che secondo la mitologia scandinava, viaggiava attraverso la Terra per comunicare al dio Odino quanto accadeva ogni giorno. Fa parte dell'insieme a cui appartengono anche i ROV.

Proprio nei giorni iniziali del nuovo corso, il CEDIFOP ha ottenuto un riscontro significativo: HSE (Health and Safety Executive) ha riconosciuto l'attestato di qualifica professionale di OTS conseguito dagli allievi presso il CEDIFOP, ovvero ha riconosciuto la qualità della formazione conseguita dagli allievi in riferimento all'applicazione della qualifica nella subacquea commerciale inshore e offshore e alla validità del titolo (la qualifica di OTS del CEDIFOP è riconosciuta come titolo di studio in Italia e nella UE ed è in linea con gli standard IDSA).

In conseguenza, gli OTS provenienti dal CEDIFOP assunti da aziende britanniche possono ottenere automaticamente il via libera per l'impiego senza la necessità di dovere svolgere corsi supplementari per il riconoscimento della qualifica. HSE è un ente pubblico britannico istituito a metà degli anni '70 con il compito di sostenere e regolamentare la sicurezza sui luoghi di lavoro per tutelare la salute dei lavoratori. Ha competenza territoriale in Inghilterra, Scozia, Galles.

Intanto, in attesa di completare l'ìter previsto da IDSA (International Diving Schools Association) per l'attribuzione della qualifica di Full Member (20/24 aprile 2009), il CEDIFOP sta progettando la realizzazione di un corso per Diver Medic, secondo gli standard previsti da IMCA (International Marine Contractors Association) e dopo uno specifico audit. Per il Centro si tratterebbe di un ulteriore impegno nella formazione di professionisti nel settore della subacquea industriale.

 

CEDIFOP news n. 33 - Marzo 2009 - articolo 057

Esami OTS e iniziative 2009

(di Nini Radicini)

L'11 e il 12 febbraio si sono svolti a Palermo gli esami del corso per Operatore Tecnico Subacqueo organizzato dal CEDIFOP. Gli allievi della sessione settembre-dicembre 2008 hanno prima portato a termine una prova scritta poi - il giorno seguente - hanno compiuto la prova pratica, eseguendo una serie di immersioni in assetto da OTS presso la piscina Hydra di Villabate. Per l'occasione sono state allestite due postazioni, utilizzando l'equipaggiamento e gli strumenti con cui si sono cimentati in varie esercitazioni. Una delle postazioni era abilitata per le riprese subacquee, tramite una videocamera installata sul casco Kirby-Morgan.

A differenza di quanto si potrebbe immaginare, la capacità di utilizzare tale strumento è tutt'altro che ovvia. Come ricordato dagli istruttori, è stato necessario sottolineare che l'OTS con in dotazione la videocamera deve innanzitutto acquisire l'abilità di gestire la posizione dello strumento in riferimento alla visuale dell'operatore in superficie, che osserva le immagini sullo schermo e, in caso ad esempio di un lavoro di saldatura o taglio, impartisce comandi. Al termine della prova pratica è seguito il colloquio per ciascuno degli allievi innanzi la commissione d'esame nominata con decreto dell'Assessore Regionale al Lavoro e costituita da un funzionario dell'Assessorato Regionale al Lavoro, un ufficiale nominato dalla Capitaneria di Porto di Palermo e due docenti del CEDIFOP.

Dopo l'inizio, a febbraio, del primo corso dell'anno 2009, il CEDIFOP proseguirà con una serie di altri appuntamenti. A marzo, insieme a Palumbarus Srl, parteciperà alla OMC 2009 - Offshore Mediterranean Conference & Exhibitor, in programma a Ravenna.

Intanto è in fase di progettazione un corso di specializzazione (60 ore) per Diver Medic Training, per il quale CEDIFOP ha richiesto ed è in attesa dell'audit dell'IMCA (International Marine Contractors Association). IMCA raggruppa aziende nel settore della subacquea commerciale e promuove la determinazione di standard tecnici e ambientali relativi alla sicurezza sul lavoro per gli operatori. Questa iniziativa è in linea con le finalità del CEDIFOP: garantire agli allievi una formazione di alto profilo tecnico e la cultura della sicurezza sia a livello individuale sia normativo.

Poi sarà la volta dell'audit da parte dell'IDSA (International Diving Schools Association), ultimo passaggio per poter assegnare al Centro di formazione siciliano il riconoscimento di "Full Member". Dal 20 al 24 aprile il CEDIFOP presenterà ai supervisori di IDSA la propria attività di ente formatore, in ogni articolazione: dalla tipologia della didattica al livello di preparazione del personale docente; dalle modalità di gestione dei rapporti con gli allievi alla qualità delle attrezzature per le esercitazioni subacquee.

Un traguardo molto sentito dalla dirigenza e dagli istruttori del CEDIFOP, per il raggiungimento del quale si è messo in moto un lavoro notevole di allineamento agli standard richiesti (un certo numero peraltro già da tempo acquisiti o di fatto raggiunti). A ciò si aggiunge un impegno costante nella ideazione e nella partecipazione a iniziative di settore, volte all'ampliamento della formazione degli allievi.

I dirigenti IDSA torneranno poi a Palermo tra il 5 e il 7 ottobre in occasione del meeting dell'Associazione. La scelta della sede del convegno può essere considerata un attestato di prestigio sia per il CEDIFOP, che cura la parte organizzativa e logistica, sia per la Città di Palermo e la Regione Sicilia. L'auspicio è che Palermo e la Sicilia possano caratterizzarsi come centro di alta qualità nella formazione della subacquea industriale.

 

CEDIFOP news n. 32 - Febbraio 2009 - articolo 056

Il deputato Antonino Lo Presti (Pdl) “OTS: Lavoriamo alla stesura di una nuova legge”

(di Salvatore D'Anna)

Da trent’anni in Italia non c’è una chiara disciplina professionale nella subacquea (sportiva, ricreativa, industriale). Il vuoto legislativo fa sì che non esista una definizione certa per indicare “chi sono” gli operatori subacquei e iperbarici e non c’è una legge che li tuteli, per esempio, in caso di infortuni sul lavoro. Un problema spinoso, che investe oltre al riconoscimento delle qualifiche professionali anche la sfera della sicurezza nel lavoro. Gli operatori del settore chiedono sempre più insistentemente un disegno di legge nel settore, un documento rispondente alle esigenze delle diverse categorie di lavoratori subacquei. Attualmente essi fanno riferimento a un decreto ministeriale, che risale al 13 gennaio 1979, su “Istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale”, con cui nasceva un apposito registro tenuto dalle Capitanerie di Porto. Da allora tutto è rimasto immutato, mentre nel resto del mondo i legislatori mettevano ordine al settore con provvedimenti e leggi. Negli ultimi dieci anni, a partire dal 1997, diverse proposte di legge sono state formulate, ma nessuna ha mai completato l’iter parlamentare e quindi è stata mai approvata.
Qualcosa però si sta muovendo. Il centro studi Cedifop di Palermo, diretto da Manos Kouvakis, da qualche anno sta lavorando nel tentativo di sensibilizzare i legislatori sui problemi del settore. Adesso è in fase di compilazione un testo di legge che potrà colmare il vuoto normativo esistente. Promotore del disegno di legge, il deputato nazionale del Pdl On. Avv. Antonino Lo Presti. “Il ddl si rende necessario – dice Lo Presti -. Questo è un settore lavorativo diverso dall’attività sportiva e/o ricreativa. Molti equivocano sul contenuto di queste mansioni. L’assenza di una normativa che regolamenti la sicurezza in questa attività deve essere assolutamente rimediata ed ecco il motivo per il quale insieme con il Cedifop stiamo cercando di approntare un testo di legge da sottoporre all’approvazione del Parlamento e attraverso il quale si possa finalmente mettere ordine al settore subacqueo”.
Il deputato del Pdl prova a spiegare i motivi che stanno dietro questo “buco” normativo lungo trenta anni. “C’è stata forse un po’ di trascuratezza da parte della politica, ma anche da parte degli organismi preposti a regolamentare la materia della sicurezza del lavoro in questo specifico settore – osserva Lo Presti -. Probabilmente è mancata una certa sensibilità a spingere e insistere presso gli organi competenti e in particolare presso il Parlamento perché si legiferasse. Nessuna pressione è arrivata neanche dal mondo della previdenza e dal settore assicurativo che presiede la tutela e l’incolumità dei lavoratori. Per troppi anni – continua - questo importante settore è stato trascurato, forse perché è un comparto dove il numero degli occupati è minore rispetto alle grandi unità cui siamo abituati in molti altri campi, e dove probabilmente l’incidenza degli infortuni, pur seri e rilevanti, si avverte meno rispetto ad altri settori, penso per esempio all’industria metalmeccanica e all’edilizia, e non crea un allarme sociale”.
Quali saranno le novità contenute nella nuova legge? “Le stiamo valutando. Non è semplice scrivere una legge che in qualche modo possa distinguere nel dettaglio le singole figure professionali e attribuire ad esse delle prerogative definite – osserva Lo Presti -. Il testo di legge si prefigge però di dare degli indirizzi ben precisi al governo affinché poi sia l’esecutivo a scendere nel dettaglio delle singole figure professionali, soprattutto per regolamentarle sotto l’aspetto delle tutele. Sarà insomma una legge quadro con deleghe sulla base di principi comunque fondamentali”.
Un team di tecnici ed esperti sta mettendo a punto il testo. “Avevamo avanzato una prima ipotesi – dice l’onorevole Lo Presti -, però non è stata portata all’attenzione delle commissioni perché ci siamo accorti che bisognava migliorare il testo e adesso ci sono dei tecnici che stanno lavorando in tal senso. Io, dal punto di vista politico, mi farò carico del compito, quando il testo sarà pronto, di promuoverlo e di portarlo avanti quando l’iter sarà avviato. A quel punto – dichiara - le commissioni parlamentari interessate potranno sviluppare delle audizioni, chiedere ad altre realtà ed altri esperti informazioni e pareri sul testo in discussione e quindi arricchirlo, così come si fa in qualsiasi percorso legislativo”.
I passati ddl regolavano principalmente e fondamentalmente la subacquea sportiva. “Questa è forse la prima volta in cui si vuole regolamentare l’attività subacquea professionale lavorativa – conclude Lo Presti -, quella specifica che attiene più all’attività imprenditoriale. Bisognerà vedere se in Parlamento poi le forze politiche si impegneranno a portarla avanti. Io farò del mio meglio perché sia così”.
Ottimista il direttore del Cedifop Manos Kouvakis. “Il decreto legislativo del 1979 che ha regolarizzato fino ad oggi la categoria dei sommozzatori in servizio locale – dice - è ormai poco incisivo. Siamo fiduciosi che questo testo, che soddisfa i bisogni di un settore che ha problemi sempre maggiori, possa approdare presto in Parlamento e completare l’iter legislativo in breve tempo”.

 

CEDIFOP news n. 31 - Gennaio 2009 - articolo 055

 Nuova esercitazione dei allievi OTS

(di Nini Radicini)

Il 3 dicembre, presso la piscina Hydra (Villabate, Palermo), gli allievi OTS del corso settembre-dicembre 2008 del CEDIFOP hanno svolto una nuova esercitazione durante la quale hanno utilizzato una serie di attrezzature standard per le attività della subacquea industriale.
Gli allievi durante l'esercitazione si sono cimentati nella gestione di un impianto denominato per "Basso Fondale" secondo standard riconducibili a quanto dettato dalla Capitaneria di Porto di Ravenna con sua Ordinanza n.47/92, adottati dalla ENI e aderenti agli standard internazionali IDSA. Ogni impianto per Basso Fondale, utilizzato per l'esercitazione è composto da pacco bombole di tipo industriale, specifico per aria respirabile del volume minimo di 32 m3 , ad alta pressione; pannello di controllo per la somministrazione dell'aria a pressione intermedia e la gestione del cavo pneumo; bombole di emergenza; sistema di comunicazione - postazioni attive durante tutta la durata dell'esercitazione, in continuo contatto audio con il sommozzatore in immersione; ombelicale composto da linea aria, pneumo, comunicazione e cima di ritenuta per il recupero del Diver in caso di emergenza; da un casco rigido tipo Kirby Morgan 17b classico destinato all'operatore in immersione, e un secondo semi rigido tipo Kirby Morgan 18b destinato all'operatore in stand by; bombola di emergenza, vol. 5 litri, collegata al casco, completa di un primo stadio da erogatore, in dotazione a ciascun Diver; presidio di pronto soccorso; presidio antincendio.
Durante le esercitazioni, ogni postazione operativa approntata è composta da un Responsabile dell'immersione preposto alla gestione del pannello aria e comunicazione; un operatore immerso con casco rigido; un operatore in Stand By; un Operatore addetto alla gestione dell'ombelicale; un Operatore addetto alla vestizione dei divers. Tutti gli allievi, a turno, si avvicendano nell'espletamento di ciascuna funzione.
Sono previste per ogni squadra simulazioni di avvenimento di emergenza con recupero dell'infortunato, simulazione di rianimazione e pronto soccorso con uso dei dispositivi di primo soccorso in dotazione ad ogni squadra. Come stabilito dagli istruttori, gli allievi Operatori Tecnici Subacquei hanno predisposto tre postazioni, ognuna con configurazione differente.
La prima prevedeva l'uso di un casco Kirby-Morgan con installate una videocamera e un faro. Il compito dell'OTS era di simulare una serie di riprese in immersione. In tal modo l'Operatore si esercita ad un compito che in ambito professionale può avere finalità sia tecnico-scientifica (es. il monitoraggio di un'area sottomarina) sia industriale, ad esempio il controllo di quanto avviene durante un lavoro di manutenzione.
Le riprese, sono state visualizzate sul monitor del pannello audio-video gestito da un operatore che, seguendo i movimenti dell'OTS, impartiva comandi e riceveva indicazioni. Le funzionalità del pannello prevedono inoltre la possibilità di collegamento con un ROV (Remotely Operated Vehicle) e con uno schermo televisivo. In questa postazione gli allievi hanno anche installato un dispositivo per la gestione dell'aria con la funzione "Pneumo", che visualizza la profondità a cui è immerso l'OTS.
Nella seconda postazione è stato installato un pannello dell'aria per due OTS e una radio attraverso la quale, con l'opzione "Cross", è stata attivata la comunicazione tra due operatori in immersione. Anche qui è stato utilizzato il Kirby-Morgan.
La terza postazione prevedeva l'uso dell'elmo aperto per l'OTS in immersione e il "facciale" (Full Face) per il sommozzatore in Stand-By.
Oltre l'utilizzo dell'attrezzatura e la capacità di gestirla nel contesto di un lavoro di squadra, l'esercitazione puntava a creare negli allievi la disposizione ad affrontare contesti operativi articolati, simulando tipologie di attività in cui potrebbero essere impiegati. Si tratta di una ulteriore evoluzione nella qualità del programma formativo proposto dal CEDIFOP, che ha tra gli obiettivi quello di dotare gli allievi di una conoscenza quanto più ampia possibile, sia quando l'OTS è chiamato a svolgere lavori in immersione, sia quando è chiamato a svolgere compiti in superficie.
La qualità formativa sarà per loro riscontrabile in poco tempo poichè la maggior parte, subito dopo la conclusione del corso e il conseguimento della qualifica professionale, con allegato brevetto di sommozzatore professionista, cosi come prescrive la legislazione in vigore, trova lavoro presso aziende del settore. Il CEDIFOP sta intanto proseguendo nel percorso di adesione come "Full Member" a IDSA. Un traguardo che sarà raggiunto prima del meeting annuale dell'IDSA, che si terrà a Palermo, organizzato dal CEDIFOP, dal 5 al 7 ottobre 2009.