CEDIFOP news n. 6 -
Dicembre 2006 - articolo 007
Al via le
immersioni per gli allievi OTS del CEDIFOP.
La prima discesa
lo scorso 21 Novembre nelle acque dei Cantieri Navali
(di Salvatore
D'Anna)
E’ tutto pronto. Si
posizionano le ultime boe, si controllano le manichette dell’aria e
gli strumenti radio per le comunicazioni, gli istruttori danno qualche
consiglio. Poi giù, nelle acque non proprio limpide dei Cantieri
Navali di Palermo, nello spazio antistante il Molo di Levante. Gli
allievi del corso per Ots (Operatore Tecnico Subacqueo), organizzato
dal Centro Studi Cedifop diretto da Manos Kouvakis, hanno svolto il 21
e il 27 novembre le loro prime immersioni in acque marine con
attrezzature professionali. Si è fatto veramente sul serio, operando
su un campo di lavoro simile a quello che poi incontreranno nella loro
professione. Non che prima si fosse scherzato. Nei mesi scorsi,
infatti, gli aspiranti sommozzatori si erano cimentati in discese in
piscina o presso cantieri di imprese specializzate, dove avevano
cominciato a prendere confidenza con le attrezzature, oltre ad ore
passate in palestra a svolgere una dura preparazione fisica. “Quello
di oggi è un passo importante – dice Marcello Vinciguerra, uno degli
insegnanti del corso – quando si è in mare le differenze con la
piscina sono notevoli, a cominciare dalla ridotta visibilità
sott’acqua”. E i ragazzi, compresi in un’età tra i 20 e i 38 anni,
sono pieni di entusiasmo. Per la prima volta hanno lavorato con il
casco da sommozzatore Kirby Mogan (finora provato solo in vasca),
alimentato con aria dalla superficie mediante cavi ombelicali, e hanno
effettuato un totale di 120 rilievi batimetrici del fondale antistante
il Molo di Levante. 7000 i metri quadrati di superficie rilevata, con
quattordici allievi divisi in due squadre distinte, coordinate da
Vinciguerra e dall’altro docente Vincenzo Natalè. Un altro operava il
controllo perimetrale delle operazioni a bordo di un gommone,
accompagnato dal docente Francesco Costantino. Un lavoro d’equipe,
delicato, dove ogni componente deve essere in grado di svolgere
pienamente le mansioni assegnate. Questo, per gli allievi, è stato
solo il primo assaggio. Nel mese di dicembre, infatti, sono previsti
due giorni di immersioni dedicate al recupero di materiali ferrosi
nelle acque del porto di Palermo. Sarà anche l’occasione per vedere
all’opera il R.O.V. Phantom Hd, un robot subacqueo. Le due giornate
sono inserite nel progetto europeo AWARE chiamato “CleanUp Day –
Pulizia fondali Porto di Palermo”, divulgato dalla Projec AWARE
Foundation, con sede in Svizzera.
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CEDIFOP news n. 5 -
Novembre
2006 - articolo 006
Partiti i nuovi
corsi OTS organizzati dal Cedifop. Allievi sommozzatori arrivati
da tutta la Penisola
(di Salvatore
D'Anna)
C'è tutta l'Italia,
riunita su quel molo del porto di Palermo. Si va dal Piemonte al
Veneto, scendendo poi giù lungo lo Stivale, passando per Roma, la
Campania, la Calabria, fino alla Sicilia. Quindici giovani, arrivati
dai punti più disparati della penisola, tutti con un unico obiettivo:
ottenere la qualifica di Operatore tecnico subacqueo. Sono gli
iscritti al corso di formazione per Ots, organizzato dal Centro studi
Cedifop presso il Molo Sammuzzo dello scalo palermitano.
Finito il corso, e superato un esame sostenuto davanti a una
commissione, conseguiranno un attestato valido per l'iscrizione al
registro sommozzatori delle Capitanerie di Porto, senza la quale non
potrebbero operare nelle acque portuali e fare attività professionale
da Ots. Una qualifica molto importante, dunque. Tutti hanno già svolto
attività subacquea. “Amo il mare e nel mio lavoro, presso il Centro di
addestramento di salvataggio a Pavia, avevo raggiunto il top -
racconta Domenico Catania, siciliano ma residente in provincia di
Varese - Poi ho scoperto la sentenza del Tar del Lazio e ho contattato
il Cedifop”. Domenico, 38 anni a dicembre, ha potuto iscriversi grazie
alla sentenza che qualche mese fa ha definito “illogico e iniquo” il
limite di età di 35 anni per iscriversi al registro sommozzatori.
480 ore, un totale di 60 giorni: il corso, che si svolge nel periodo
febbraio/maggio e settembre/dicembre, è suddiviso tra una parte
teorica e una pratica. Gli allievi si dedicano a un’attività di
allenamento atletico in palestra, essenziale per svolgere lavori
pesanti sott’acqua, e alla preparazione subacquea prima in piscina,
poi con immersioni in mare, articolate in discese di difficoltà via
via più impegnative in acque libere, presso cantieri di imprese
specializzate nei lavori subacquei, fino ad arrivare a immersioni nel
porto. “Oltre a queste attività - ci spiega Manos Kouvakis, il
direttore del Cedifop - gli allievi lavorano con le attrezzature
professionali, come il casco da sommozzatore Kirby Morgan o il R.O.V.,
un robot subacqueo”.
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CEDIFOP news n. 5 -
Novembre
2006 - articolo 005
Disciplina delle attività subacquee
ed iperbariche - Informazioni sul convegno
Si svolgerà a Palermo,
Sabato 24 Marzo 2007, l'obiettivo principale del convegno è quello di
preparare un documento che possa diventare una base per stilare una
proposta legislativa, che riguardi il settore della subacquea
professionale e, in particolare i sommozzatori. Fra i primi che hanno
dato il loro patrocinio c'è l'IPSEMA (Istituto di Previdenza per il
settore Marittimo). Attualmente si raccoglono le adesioni di strutture
interessate ad intervenire. Altri partecipanti sono Enti Locali,
Capitanerie di Porto, Autorità Portuali, Istituzioni, Ditte di lavori
subacquei e Organizzazioni private, interessati all'argomento.
Chiunque voglia aderire all'iniziativa, può mandare la sua adesione
all'indirizzo segreteria@cedifop.it, o contattare il CEDIFOP ai numeri
telefonici 338 3756051 - 091 426935 (ore pomeridiane)
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CEDIFOP news n. 5 -
Novembre
2006 - articolo 004
Cleanup Day - Pulizia fondali Porto di
Palermo.
A dicembre 2
giornate per la pulizia dei fondali del Porto
Due giornate per la
pulizia dei fondali del porto di palermo, questa operazione denominata
"Cleanup day - pulizia dei fondali del porto di Palermo" si svolgera
fra il 15 e 22 Dicembre prossimo, in collaborazione con la Guardia
Costiera. Operatori gli allievi del corso libero autorizzato
dall'Assessorato regionale al lavoro (Regione Sicilia) n.ro 02/PA/2006
per OPERATORE TECNICO SUBACQUEO SPECIALIZZATO, con i loro docenti;
obiettivo principale è monitorare i fondali del porto di Palermo e
recuperare materiali ferrosi depositati nei fondali. Le immersioni
saranno condotte con l'ausilio di un R.O.V. (Remote Operate Veichle)
PHANTOM HD, gentilmente concesso dalla ditta "Palumbarus" di Alberto
Gasperin, per ritrarre lo stato dei fondali e pianificare le
operazioni di recupero.
Le due giornate sono inserite nel progetto Europeo Aware divulgato
dalla Project Aware Foundation con sede in Svizzera: Oberwilerstrasse
3 - CH - 8442 Hettlingen Switzerland.
Parteciperanno anche: l'AMIA di Palermo per lo smaltimento dei rifiuti
recuperati; la ditta Newport s.p.a. per il supporto logistico delle
gru; l'Associazione di Volontariato Croce Costantiniana per il
supporto di Pronto Soccorso; Rappresentanti di Enti Locali, della
Stampa e della Tv.
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CEDIFOP news n. 4 -
Ottobre 2006 - articolo 003
Anche gli "over 35" potranno
diventare sommozzatori.
La sentenza del
tribunale ha definito "iniquo" e "illogico" il limite di età previsto
da un decreto del 13 gennaio 1979.
(di Nicola
Figlioli)
Una sentenza che ha
aperto un dibattito. Il Tar del Lazio ha infatti deciso di dare
ragione al subacqueo professionista Pasquale Tulumello, che si era
visto respingere l’iscrizione al “registro dei sommozzatori” dalla
Capitaneria di porto di Porto Empedocle per aver superato il limite di
35 anni età (previsto dal d.m. 13 gennaio del 1979) ed aveva quindi
fatto ricorso.
Il Tar ha così dichiarato l’illegittimità del limite di età per
“illogicità formale del provvedimento”, ovvero per un evidente
contrasto con altre disposizioni dello stesso decreto. Il suddetto
limite serviva infatti solo a garanzia dell’idoneità psico-fisica del
sommozzatore, già accertata ogni anno tramite una specifica visita
medica.
La sentenza avrà quindi dei risvolti per le procedure di iscrizione
della Capitaneria di porto. Si potrebbero anche aprire nuove
prospettive, sia per chi voleva diventare sommozzatore ed era
impossibilitato a farlo perché considerato inidoneo a soli 35 anni, ma
soprattutto per coloro che già esercitavano la professione da anni,
magari “in nero” , e ora potranno regolarizzarsi.
(Nicola Figlioli - Avvisatore Marittimo della Sicilia)
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CEDIFOP news n. 4 -
Ottobre 2006 - articolo 002
Una risposta equilibrata che rende
giustizia ai sommozzatori.
Intervento del
direttore del CEDIFOP
(di Manos Kouvakis)
La sentenza del TAR del
Lazio arriva, finalmente, a risolvere un annoso problema: decade il
limite di età di 35 anni per l’iscrizione al Registro Sommozzatori
presso le Capitanerie di Porto. Infatti, non tanto l’età, quanto le
visite mediche, che attestano il buono stato di salute dell’Operatore
Tecnico Subacqueo, devono essere la “discriminante” per l’iscrizione o
meno in tale registro, fermo restando i requisiti
formativi/professionali, dei richiedenti tale iscrizione.
Noi come scuola di formazione professionale abbiamo ricevuto molte
richieste, da tutta Italia, di subacquei, anche oltre i trentacinque
anni, che vogliono mettersi finalmente in regola, attraverso
l’iscrizione nel Registro Sommozzatori.
Speriamo che il Ministero dei Trasporti recepisca la necessità di
diramare, a tutte le Capitanerie di Porto, una Circolare sul tema del
limite di età, così non ci saranno disparità di trattamento nelle
varie zone d’Italia, e che questo sia il primo passo per cominciare a
mettere ordine in questa variegata e dinamica categoria di lavoratori
Certamente il limite di età non è l’unico problema degli operatori
subacquei, fra questi restano da affrontare i problemi riguardanti
l’inquadramento in una categoria professionale che comprenda le
dinamiche lavorative dell’operatore tecnico subacqueo che oggi è
inquadrato come “metalmeccanico” (escludendo, paradossalmente, per
definizione, l’attività in immersione). Sarebbe opportuna una legge
che andasse a definire, catalogandole professionalmente, le varie
tipologie di lavoratori subacquei, da quelli che esercitano la
professione di “guide” subacquee, a coloro che lavorano nelle aree
portuali, a coloro che lavorano “off-shore”; a mio avviso occorrerebbe
una legge che a grandi linee ripartisse le attività subacquee almeno
in tre macrosettori: “Subacquea sportivo/ricreativa o commerciale” (diving
- guide turistiche subacquee) - “Subacquea professionale” (attuali
OTS) - “Subacquea industriale” (alto fondale); andando a tracciare a
grandi linee le competenze standard che ogni operatore di settore
dovrebbe avere, tenendo conto dello stato dell’arte attuale, delle
acquisizioni tecnologiche e delle procedure operative adottate per lo
svolgimento dei lavori subacquei e per la stessa integrità fisica
degli OTS e prendendo atto dello stato dell’arte della formazione
professionale adottata fino ad ora in Italia correlndola agli standard
operativi dettati da organismi “certificatori” di profilo
internazionale, massima espressione dell’esperienza maturata in oltre
50 anni di attività subacquea.
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CEDIFOP news n. 3 -
Agosto 2006 - articolo 001
Cos'è un corso per OTS
La qualifica
professionale di O.T.S. OPERATORE TECNICO SUBACQUEO, nasce il
13/01/1979, con un Decreto Ministeriale della Marina Mercantile,
pubblicato poi nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 16/02/1979,
integrato poi con il D.M. del 02/02/1982 pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n° 65 del 08/03/1982.
Questo DM, stabilisce che possono iscriversi al registro dei
sommozzatori in servizio locale presso le Capitanerie di Porto coloro
che, essendo nella fascia di età fra i 18 e i 35 anni (*), hanno
conseguito l'attestato di qualificazione professionale di OTS al
termine di corsi effettuati, sia direttamente dagli assessorati
regionali preposti all'istruzione professionale ed aventi strutture
tecniche e didattiche idonee allo scopo, sia da scuole o centri di
formazione professionale, del pari aventi strutture tecniche e
didattiche idonee allo scopo, autorizzati dalle regioni
territorialmente competenti in base ed ai sensi di leggi statali o
regionali in materia di istruzione professionale.
D.M. dello 02.02.1982, Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana n° 65
dello 08.03.1982 dal titolo - Modificazioni al Decreto Ministeriale
13.01.1979 istitutivo della categoria dei sommozzatori in servizio
locale che recita espressamente...omissis... “essere in possesso
dell'attestato conseguito al termine dei corsi di formazione
professionale effettuati secondo le modalità previste dall'art. 5
della legge 21 dicembre 1978, n° 845 e dalle relative leggi regionali
di attuazione” ...omissis...
Precisi titoli di qualificazione professionale sono, pertanto,
ritenuti indispensabili per espletare attività lavorativa subacquea,
da valere su tutto il Territorio nazionale. Il settore della
qualificazione professionale è regolamentato dalla legge quadro
845/78, dalla quale risulta palese, che NESSUN brevetto o attestato di
qualsiasi tipo, genere o natura, conseguito presso qualunque
organizzazione sportivo/amatoriale nazionale, anche se affiliata a
Federazioni Nazionali, potranno mai conferire a tali attestazioni,
paritetico o sostitutivo titolo abilitativo di carattere
professionale, così come prescritto dalla citata legge al riguardo.
L’attestato di qualifica professionale di OTS diventa quindi una
qualifica indispensabile per poter lavorare come professionista
subacqueo nell’ambito delle aree portuali e non.
Il CEDIFOP, dal 1992 ad oggi, si è specializzato in questa tipologia
di corsi, ha formato parecchie decine di sommozzatori, acquisendo una
altissima specializzazione nel settore |
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