IntroduzioneL’ oceanografia è la scienza che ha per oggetto lo studio dell'ambiente marino e dei processi fisici, chimici e biologici che si sviluppano in esso e ne mantengono la struttura e i movimenti. Essa si divide in tre grandi settori : - l'oceanografia dell’ambiente fisico contenitore degli oceani (vaso oceanografico), studia i rilievi, la natura e la genesi dei fondali oceanici fino agli zoccoli dei continenti; - l'oceanografia del liquido, o idrologia marina, si occupa delle proprietà fisiche e dei movimenti delle masse d'acqua marina (maree, correnti), e delle interazioni tra gli oceani e l'atmosfera terrestre; - l'oceanografia del vivente, infine, studia le specie vegetali e animali che vivono nel mare. Questa dispensa si prefigge di fornire una generale conoscenza di questi settori, limitatamente a quanto potrà essere utile per il raggiungimento delle finalità di questo corso. Giova ricordare che l’oceanografia è una scienza giovane, che si è sviluppata considerevolmente negli ultimi trenta anni, grazie alla odierna tecnologia (batiscafi, satelliti). Questi sofisticati mezzi, collegati ad efficienti strumentazioni elettroniche(radar,sonar ed altri dispositivi), ci hanno permesso di raccogliere una grande massa di informazioni sugli oceani ed i suoi abitanti. Abbiamo carte topografiche dei fondali marini, tabelle delle correnti, mappe dei flussi migratori dei branchi di vari tipi di animali, dalle balene al plancton. Grandi prospettive future ci offrono i R.O.V. (Remote Operating Vehicle), veicoli telecomandati per l’esplorazione dei fondali.
Jacques Piccard ed il batiscafo “Trieste” con cui nel 1960 ha raggiunto il fondo della Fossa delle Marianne, a 11.000 mt. di profondità. I programmi di ricerca internazionali, coordinati dall’ UNESCO, vengono attuati dai numerosi Istituti di ricerca oceanografica, che oltre alla ricerca pura si impegnano anche in studi per il reperimento di giacimenti minerari e per lo sviluppo dell’ itticultura, attività di rilevante interesse economico, svolte coi contributi finanziari di diversi paesi.
PARTE I : GEOFISICA MARINA
La deriva dei continenti
La tettonica a zolle Secondo la teoria della tettonica a zolle, la crosta terrestre è costituita da una dozzina di zolle (o placche) rigide, che si muovono, indipendentemente l'una dall'altra, su uno strato di magma (roccia allo stato fluido per l’alta temperatura), detto astenosfera, che ha uno spessore variabile fra i 50 e i 150 km. Si ritiene che il movimento delle zolle in superficie sia causato da correnti di convezione, processo ciclico che spinge il magma più caldo e fluido verso la superficie ove si raffredda per poi tornare nel profondo dell’astenosfera a rifondersi. Parte del magma che risale in superficie lungo i margini delle zolle, riesce a solidificarsi, aggiungendosi alla crosta terrestre, e provocando tensioni tettoniche che spesso si traducono in terremoti ed eruzioni vulcaniche. I margini delle zolle non coincidono necessariamente con i margini dei continenti. Una zolla può essere composta da crosta continentale, da crosta oceanica o da entrambi i tipi di crosta. In genere i continenti costituiscono solo una parte della zolla cui appartengono, che può estendersi per centinaia di chilometri al largo delle coste. I margini delle zolle possono essere di tre tipi: divergenti, convergenti e trasformi.
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