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Nome comune di Sparus auratus, pesce osseo diffuso nelle zone costiere ricche di vegetazione del Mediterraneo e dell'Atlantico orientale. Spesso ermafrodita proterandrico (lo stesso individuo sviluppa da giovane gli organi genitali maschili e poi, raggiunta la maturità, quelli femminili), vive isolato o in piccoli banchi e si ciba di crostacei e molluschi. Di medie dimensioni (30-60 cm; 10 kg), l'orata ha corpo allungato e ovale, compresso lateralmente, e presenta caratteristiche macchie nero-violacee all'inserzione delle pinne pettorali e al margine superiore dell'opercolo, sul quale spicca anche una chiazza color oro. L'orata è pescata per le sue ottime carni. Dove vive: Nel Mediterraneo e nell'Atlantico nord orientale. Ambiente: fondali a prateria di Zostera alternati a sabbia o roccie, da 1-2 m a 30-40 m di profondità. Descrizione: Corpo allungato e compresso sui fianchi, è caratterizzato da una pronunciata convessità dorsale e dal profilo piuttosto ripido. La bocca piccola e con labbra carnose è munita di robusti denti, che gli consentono di rompere la conchiglia dei bivalvi e dei gasteropodi di cui si nutre. La pinna dorsale è provvista anteriormente di raggi conformati ad aculei e le pinne pettorali sono discretamente allungate per consentire l'equilibrio del corpo.La pinna caudale è bilobata.La colorazione dell'orata è grigia con riflessi variabili dall'azzurro-verdognolo al dorato e diviene bianca sul ventre. Un'evidente macchia color arancio è presente sul bordo inferiore dell'opercolo. Una macchia nera s'evidenza all'origine della linea laterale e una banda dorata, fra gli occhi, contornata di nero. Biologia: È un ermafrodita proterandrico, poiché gli esemplari con lunghezza inferiore ai 30 cm. sono maschi, quelli di dimensioni maggiori femmine ed il periodo della riproduzione intercorre fra ottobre e dicembre. L'ottima qualità della carne rende l'orata, oggetto d'intensa pesca ed allevamento.
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