CERNIA NERA
(Epinephelus caninus)
FAMIGLIA
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Serranidi
(Serranidae)
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ORDINE
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Perciformi
(Perciformes)
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CLASSE
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Osteitti o
pesci ossei |
PHILUM
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Cordati |
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Nomi comuni:
cirenea, tincuni.
Dove vive:
nel
Mediterraneo, nell’oceano Indiano e nell’ oceano Pacifico.
Nel
Mediterraneo è stata avvistata soltanto nelle coste algerine e tunisine,
ed in quelle italiane a Palermo, Messina, Catania e Taranto, nonché in
Dalmazia.
Ambiente:
fondali in prevalenza rocciosi, ricchi
di grotte ed anfratti, dalla superficie fino ad un centinaio di metri di profondità.
Descrizione:
Di corporatura tozza presenta la pinna caudale tronca nei giovani,
concava negli adulti.
L'occhio è grande, preceduto dalle aperture nasali di cui la posteriore,
più grande, è ovaliforme. La bocca molto ampia, ha il mascellare
interamente ricoperto di esilissime squame.
Di colore grigio-violaceo
più o meno uniforme, che schiarisce sul ventre ed è più scuro sul dorso.
Nei giovani sono evidenti due fasce nerastre oblique sulle guance che si
attenuano e spariscono negli adulti. Le pinne impari sono marginate di
chiaro. Sul capo presenta due o
tre tipiche linee più scure che dal bordo inferiore dell’occhio si
dirigono all’indietro. Le pinne hanno il margine chiaro. Raggiunge sino
a 150 cm e 90 kg di peso e per questo è considerata la più
grossa
specie di cernia esistente nel Mediterraneo.
L’ E. caninus si distingue dall’ E.
guaza per una diversa forma della coda, che è diritta o concava anziché
arrotondata.
Alimentazione:
È un animale
predatore e si nute soprattutto di cefalopodi, crostacei e pesci.
Biologia:
La
riproduzione nel Mediterraneo avviene in estate, quando gli individui
sessualmente maturi si raggruppano in aree a profondità di 15-30 m per
emettere i gameti (uova e spermatozoi). Ciascun individuo, nel corso
della crescita, inverte il proprio sesso: per i primi 10-12 anni ogni
cernia è femmina, dopo i 12 anni diventa maschio (ermafroditismo
proteroginico).
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