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Cernia nera
04-01-15

©  CEDIFOP 2004 tutti i diritti riservati


CERNIA NERA
(Epinephelus caninus)
 

FAMIGLIA

Serranidi
(Serranidae)

ORDINE

Perciformi
(Perciformes)

CLASSE

Osteitti  o pesci ossei

PHILUM

Cordati

Nomi comuni: cirenea, tincuni.

Dove vive: nel Mediterraneo, nell’oceano Indiano e nell’ oceano Pacifico. Nel Mediterraneo è stata avvistata soltanto nelle coste algerine e tunisine, ed in quelle italiane a Palermo, Messina, Catania e Taranto, nonché in Dalmazia.

Ambiente: fondali in prevalenza rocciosi, ricchi di grotte ed anfratti, dalla superficie fino ad un centinaio di metri di profondità.

Descrizione: Di corporatura tozza presenta la pinna caudale tronca nei giovani, concava negli adulti. L'occhio è grande, preceduto dalle aperture nasali di cui la posteriore, più grande, è ovaliforme. La bocca molto ampia, ha il mascellare interamente ricoperto di esilissime squame. Di colore grigio-violaceo più o meno uniforme, che schiarisce sul ventre ed è più scuro sul dorso. Nei giovani sono evidenti due fasce nerastre oblique sulle guance che si attenuano e spariscono negli adulti. Le pinne impari sono marginate di chiaro. Sul capo presenta due o tre tipiche linee più scure che dal bordo inferiore dell’occhio si dirigono all’indietro. Le pinne hanno il margine chiaro. Raggiunge sino a 150 cm e 90 kg di peso e per questo è considerata la più grossa specie di cernia esistente nel Mediterraneo. L’ E. caninus si distingue dall’ E. guaza per una diversa forma della coda, che è diritta o concava anziché arrotondata.

Alimentazione: È un animale predatore e si nute soprattutto di cefalopodi, crostacei e pesci.

Biologia: La riproduzione nel Mediterraneo avviene in estate, quando gli individui sessualmente maturi si raggruppano in aree a profondità di 15-30 m per emettere i gameti (uova e spermatozoi). Ciascun individuo, nel corso della crescita, inverte il proprio sesso: per i primi 10-12 anni ogni cernia è femmina, dopo i 12 anni diventa maschio (ermafroditismo proteroginico).