SARDINA
(Sardina plichardus)
FAMIGLIA
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Clupeidi |
ORDINE
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Clupeiformi |
CLASSE
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Osteitti o
pesci ossei |
PHILUM
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Cordati |
SUBPHILUM
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Vertebrati |
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Il genere Sardina
comprende una sola specie. Morfologicamente ha molto somiglianza con gli
altri generi della stessa famiglia, soprattutto con Sardinella
ed è riconoscibile in base ad alcuni caratteri anatomici poco evidenti,
(presenza di strie radiali sull'opercolo e origine della pinna dorsale
più vicina all'apice del muso che alla base della codale).
NOMI DIALETTALI
Liguria:
vestiopasa, pasui, paasetta, poutina, gianchette(le giovanissime)-
Veneto:palassoia, renga, renga, rengheta- Venezia gliulia :
Sardon Marche: saracca, saraghina - Campania: pesantune,
cicinelli janculilli (piccolissime) - Puglia: sardedde, faloppe
(piccole)- Sicilia: sarda femminedda, varvaiolu, mucco bianco,
sfoggiata, nuziata (piccolissime).
Dove vive: In tutto
il Mediterraneo, escluso il golfo di Gabes, le coste libiche e la parte
settentrionale del mar Nero.
Descrizione:
Corpo fusiforme, non molto compresso lateralmente e coperto di grosse
squame sottili e facilissime a distaccarsi, che sono circa 30 lungo una
linea longitudinale; tra due serie di tali squame ve n'è una di circa 60
più piccole che però non sono visibili, essendo ricoperte da quelle più
grandi. La testa di grandezza normale, ha una bocca terminale e obliqua,
con denti piccolissimi e inesistenti nel vomere. Le mascelle sono di
lunghezza uguale e terminano all'altezza del bordo anteriore
dell'occhio, che ha la palpebra adiposa posteriore ben sviluppata.
Nell'opercolo vi sono alcune strie ben visibili dirette in basso. Le
branchiospine del primo arco branchiale sono in genere meno di 60,
eccetto che negli esemplari molto grandi e i loro denticoli sono meno
sviluppati di quelli della forma atlantica. Vi è una sola pinna dorsale
la cui origine è più vicina al muso che all'origine della codale e in
posizione anteiore all'insersione delle ventrali. L'anale ha i due
ultimi raggi più allungati, ma non nello stesso modo e la codale, che è
forcuta è provvista di due squame appuntite su ogni lato. Ha il dorso
azzurro verdastro e fianchi argentei. Spesso vi è una macchia in
vicinanza dell'opercolo.
Abitudini:
Pesce migratore ad abitudini gregarie. Si riunisce all'epoca della
riproduzione in branchi numerosissimi che si avvicinano alla costa e
restano in prossimità della superficie. Nei mesi invernali si
allontanano e si affondano notevolmente. E' richiamato dalle fonti
luminose, sotto le quali si raduna in grandi masse.
Dimensioni: In
Mediterraneo raramente supera i 20 cm.
Alimentazione: E' specie planctofaga
e assorbe tutto quanto si trova nel plancton senza distinzione. E' stato
determinato un ritmo nutritivo nei mesi primaverili ed estivi a seconda
delle ore del giorno e della notte, mentre in quelli invernali sembra
che l'alimentazione sia continua.
Biologia:
La riproduzione avviene in generale dall'autunno alla primavera , in ore
abbastanza ben definite ma variabili secondo il mese e la zona. Le uova
sono pelagiche si schiudono tra 2 e 4 giorni, in tempo variabile e a una
temperatura compresa tra 10` e 18`C. Varia anche la rapidità di crescita
secondo l'ambiente. In Mediterraneo si ritiene che la sardina sia pronta
per la riproduzione già all'età di un anno. E' possibile determinare
l'età delle sardine, osservando i cerchi di accrescimento esistenti
sulle scaglie e la durata massima della vita sembra raggiungere gli 8 e
forse i 10 anni.
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