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Papalina
03-01-15

Papalina

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PAPALINA
(Sprattus sprattus)

 

FAMIGLIA

Clupeidi

ORDINE

Clupeiformi

CLASSE

Osteitti  o pesci ossei

PHILUM

Cordati

SUBPHILUM

Vertebrati

SprattusSprattus.jpg (15654 byte)

 

NOMI DIALETTALI

Liguria: serretta- Veneto: - renga, renghetta – Friuli Venezia Giulia :saraghina Marche: argentina, pazzarola- Campania: sarachella - Sicilia: sarda fimminedda, sarda frisca, sadda papalina- Sardegna:gianchettu.

Dove vive: Specie diffusa in tutto il Mediterraneo specialmente nell’ Adriatico centrale e settrentrionale.

Descrizione: Corpo fusiforme compresso lateralmente che rassomiglia moltissimo a quello della sardina, da cui differisce per molti caratteri tra cui l'opercolo liscio e non striato, la posizione della pinna dorsale che è molto più spostata indietro, le squame più piccole, la chiglia ventrale più sviluppata, la mancanza delle due squame allungate sulla pinna codale e per non avere gli ultimi raggi dell'anale più allungati. Le squame, cicloidi, si distaccano con estrema facilità e non esistono sul capo. Sulla carena ventrale le squame formano una chiglia seghettata e tagliente, composta da 30-32 scaglie. Lungo la linea laterale se ne contano da 47 a 49. La testa ha opercolo liscio, bocca discretamente grande con mandibola prominente, denti piccolissimi nella parte anteriore delle mascelle, alcuni rudimentari sulla lingua e nessuno sul vomere e sui palatini. Occhio rotondo, grande, con palpebra adiposa laterale libera. Una sola breve pinna dorsale, la cui base sta tutta nella metà posteriore del corpo, anale pure breve e senza gli ultimi raggi allungati, codale forcuta e mancante alla base delle squame allungate. Pettorali brevi e ventrali ancora più piccole e inserite in posizione appena un poco anteriore dello inizio della dorsale. Tutte le pinne hanno soltanto raggi molli, i primi 4-5 della dorsale e i primi 2/4 dell'anale sono semplici, gli altri bifidi. È azzurro scuro sul dorso e grigio verdastro sui fianchi, bianco argenteo sul ventre. Iride argentea.

Abitudini: Specie gregaria e relativamente migratoria, conduce vita pelagica, radunandosi in branchi fittissimi, che si spostano alla superficie avvicinandosi notevolmente alle coste, con una particolare predilezione per le acque salmastre. Compie anche migrazioni verticali, restando in superficie durante i mesi freddi e in vicinanza del fondo durante quelli caldi.

Dimensioni: E' più piccola della sardina e arriva al massimo a 15-16 cm.

Alimentazione: Si ciba di plancton e particolarmente di copepodi che arirvano a costituire fino al 95% del suo nutrimento. Cerca il cibo durante il giorno, particolarmente di primo mattino e verso la sera.

Biologia: La riproduzione avviene durante un periodo più o meno lungo secondo le varie zone, con le punte massime nei mesi freddi invernali. La maturità sessuale è raggiunta al termine del primo anno di vita alla lunghezza di circa 100 min e le aree di riproduzioni individuate sono nel golfo del Leone, nell'Adriatico settentrionale e nel Mar Nero. Le uova sono pelagiche senza goccia oleosa. Le larve e gli stadi giovanili si conoscono solo dal mar Nero, per la sottospecie mediterranea. La durata massima della vita, nella forma adriatica, sembra essere di sei anni.