ALOSA
(Alosa alosa)
FAMIGLIA
|
Clupeidi |
ORDINE
|
Clupeiformi |
CLASSE
|
Osteitti o
pesci ossei |
PHILUM
|
Cordati |
SUBPHILUM
|
Vertebrati |
|
|
NOMI DIALETTALI
Liguria:
laccia, cipa, cipra- Veneto: sardena, sardon, arenga - Venezia
Giulia : ceppa, sardella selvatica - Toscana : alaccia -
Campania: alosa, seccia- Puglia: renghe janche - Sicilia:
saraca, latumeddu - Sardegna: sabota.
Dove vive:
Nel Mar Baltico e in Mediterraneo occidentale sulle coste spagnole e
francesi. E' dubbia la sua presenza nelle acque italiane.
Descrizione:
Corpo affusolato e
compresso lateralmente, ricoperto di squame cicloidi caduche, che lungo
la linea laterale variano da 70 a 80. Lungo l'intera superficie ventrale
dalla gola alla pinna anale, le squame, ben sviluppate, formano una
chiglia addominále tagliente sia anteriormente che posteriormente alle
pinne ventrali. La testa è alta, compressa e affilata a cuneo nel suo
margine inferiore. L'occhio è ricoperto da una palpebra adiposa
piuttosto estesa che si apre con una fessura verticale ellittica
soltanto in corrispondenza della pupilla; la bocca è ampia, munita di
denti sulle mascelle, ma non sui palatini. le branchiospine sono
numerose e sottili. La pinna dorsale si inserisce all'incirca sulla
stessa verticale della base delle ventrali; l'anale non ha gli ultimi
due raggi allungati e le pettorali sono inserite un poco più avanti che
nella fallax. Alla base delle ventrali vi è una grossa squama
allungata e altre, due su ogni lato sono alla base della codale (alae).
La colorazione è azzurro verdastro sul dorso e fianchi argentei negli
esemplari catturati in mare, in quelli presi nei fiumi il dorso è più
verdastro che azzurro. Una macchia nera dietro l'angolo
postero-superiore dell'opercolo seguita, ma non sempre, da altre più o
meno evidenti.
Abitudini:
Specie
pelagica anadroma quando è in mare vive da 200 a 300 m. di profondità ai
margini della platea continentale e non si raduna in grossi branchi come
la sardina o le acciughe, mentre diventa gregaria al momento della
montata nei fiumi all'epoca della riproduzione, che ha il suo culmine
nel mese di Maggio. La risalita si verifica solamente nei fiumi più
ricchi di acque e si spinge a distanze notevoli nell'interno, fino a
500-700 km. dalla foce.
Dimensioni:
Arriva fino a 70 cm. di lunghezza e circa 3 kg. di peso, ma la taglia
media normale varia tra i 35 e i 60 cm.
Alimentazione:
In
mare si nutre quasi esclusivamente di plancton, come lo dimostra il
filtro fitto formato dalle branchiospine. Mangia anche detriti vegetali
e talvolta piccoli pesci.
Biologia:
La riproduzione
avviene di notte, in
superficie, quando l'acqua ha raggiunto una temperatura di almeno
17-18', in masse brulicanti in frenetica agitazione. Le uova vengono
deposte sul fondo senza però essere fissate e sono trascinate a valle
dalla corrente. Il loro numero va da un minimo di circa 50.000 fino a
oltre 200 mila e il loro diametro è intorno ai 2 mm. La schiusa avviene
da 4 a 8 giorni dopo la deposizione, secondo la temperatura dell'acqua e
gli avannotti discendono lungo le, rive, mentre gli adulti, esausti,
sono trascinati dalla corrente e difficilmente sopravvivono.
|