TRIGLIA DI FANGO (Mullus barbatus)
FAMIGLIA
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Mullidi |
ORDINE
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Perciformi
(Perciformes)
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CLASSE
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Osteitti o
pesci ossei |
PHILUM
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Cordati |
SUBPHILUM
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vertebrati |
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Dove vive:
E' comune in
tutto il Mediterraneo.
Descrizione:
Corpo
oblungo, poco compresso, rivestito di scaglie grandi ctenoidi, facili a
distaccarsi. Presenti due barbigli tattili situati al centro e al di
sotto della mandibola. I denti sono villiformi e non si trovano nella
mascella superiore ma sono presenti sul vomere e sui palatini. Non
esistono incisivi, canini e molari. Le pinne dorsali sono due ben
separate. La pinna anale è sotto la seconda dorsale ed è circa della
stessa grandezza. La codale è forcuta con lobi uguali. Le pettorali ben
sviluppate e le ventrali inserite al di sotto delle pettorali. Il corpo
è mediocremente allungato e leggermente compresso lateralmente. La testa
è grossa con bocca terminale orizzontale poco protrattile. Nella parte
inferiore della sinfisi mandibolare vi sono due barbigli tattili.La
prima dorsale, a raggi spinosi col primo raggio rudimentale, è composta
di sette o otto spine. La seconda a raggi molli inizia a circa metà del
corpo ed ha da otto a nove raggi. Anale più corta della seconda dorsale.
Pettorali ben sviluppate e ventrali più corte delle pettorali. La
triglia di fango è rosa dorata ma cambia in base all'ambiente in cui
vive.
Dimensioni:
Non supera la lunghezza massima di 25 cm. e solamente negli esemplari
femminili che sono più grandi dei maschi.
Biologia:
E' specie gregaria e vive sui fondi fangosi fino a profondità di 300
metri ed oltre. Dalla metà di aprile ad agosto le femmine mature
depongono le uova in vicinanza della costa in profondità variabili da 10
a 55 metri e in località dove il fondo è formato di sabbia e fango. Le
uova mature salgono alla superficie e divengono pelagiche. Gli stadi
post-larvali e giovanili fino ai 28 mm. si trovano al largo alla
superficie trasportati dalle correnti. E' interessante notare che queste
forme già dalla lunghezza di 4.5 nm. possiedono una colorazione bleu
marina caratteristica della livrea pelagica che dura fintanto che esse
vivono in alto mare e cioè fino a che raggiungono una lunghezza di 30
mm. Avvicinandosi a terra l'acqua, che in estate è azzurra al largo,
diviene verdastra e se sporca, anche verde giallastra. Le piccole
triglie che vivono in queste zone assumono la stessa colorazione delle
acque fintanto che non guadagnano il fondo dove cambiano ancora livrea
per acquistare delle tinte marroni rossastre che poi lentamente si
trasformano nella loro caratetristica colorazione rosea-argentata. Si
cibano di crostacei, molluschi, vermi e in misura minore echinodermi ed
anche pesci.
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