SUGHERELLO
(Trachurus trachurus)
FAMIGLIA
|
carangidi |
ORDINE
|
Perciformi
(Perciformes)
|
CLASSE
|
Osteitti o
pesci ossei |
PHILUM
|
Cordati |
SUBPHILUM
|
vertebrati |
|
|
Nome comune del
Trachurus Trachurus, pesce Perciforme della famiglia dei
Carangidi, simile allo sgombro, per cui è conosciuto come sgombro
bastardo, ma privo delle pinnule e provvisto sulla linea laterale di
scudetti ruvidi e spinosi.
NOMI DIALETTALI
Liguria:
Suello; Campania :
Sauro, Savarello, Savaro; Sicilia: Sauru, Sauru jancu, Sauru
lisciu; Sardegna: Surello.
Osservazioni sul
genere:
Il genere
Trachurus è uno dei dieci che compongono la famiglia dei Carangidae nel
Mediterraneo. Tutti questi generi, con le specie relative, sono da
alcuni autori raggruppati in un ordine a parte, quello degli
Scombriformii comprendenti le specie dei perciformi adatte alla vita
pelagica. Una caratteristica del genere è data dalla linea laterale
che per tutta la sua lunghezza è corazzata con scudetti ossei spinosi.
Al disopra della linea laterale principale evidentissima, ne esiste
un'altra, molto meno evidente, immediatamente al disotto delle pinne
dorsali.
Abitudini:
E' un
pesce cosmopolita. Si riunisce in bande più o meno grandi che si
spostano con gran rapidità alla ricerca del nutrimento. Ha abitudini
pelagiche e nei mesi estivi si avvicina alla costa, nuotando a
mezz'acqua e in prossimità della superficie, raggruppato in piccoli
branchi. In genere è più facile trovarlo al largo delle coste sabbiose.
In inverno si allontana notevolmente e scende a profondità anche
superiori a 500 metri riunendosi in branchi più numerosi. Nei mesi
primaverili ed estivi è attirato di notte dalle luci delle lampare per
nutrirsi dello zooplancton e degli stadi larvali e giovanili di pesci
che si accumulano sotto la luce.
Dove vive:
Diffuso in tutti
i mari caldi e temperati a profondità in branchi numerosi, viene
attivamente pescato per la sue carni gustose.
Nei mari italiani si pesca con reti a strascico, reti da posta e reti a
circuizione con l’aiuto di potenti fonti luminose.
Nel Mediterraneo vivono
il S. Bastardo, il S. Mediterraneo ed il S.
Dipinto.
Descrizione:
lungo 20-40 cm
con corpo slanciato e agile che richiama quelli degli sgombri con livrea
grigio-verdastra sul dorso, argenteo sui fianchi, bianca sul ventre,
l’opercolo branchiale è ornato da una macchia nera sul margine
posteriore. È un attivo predatore di pesci e crostacei, aringhe e uova
che va a cacciare anche tra i tentacoli delle meduse Cyanea, viene
chiamato anche Suro o pesce Cavallo oppure Tracuro.
Dimensioni:
Variano
secondo l'ambiente. Quelli catturati con le reti di circuizione o con lo
strascico non superano i 30 cm. di lunghezza, mentre quelli presi con i
palangresi di gran fondo giungono fino ai 50 cm.
Nutrizione:
Carnivoro. Si nutre principalmente di crostacei planctonici, di stadi
larvali e giovanili di altri pesci e anche di individui adulti di
sardine ed acciughe.
Biologia:
è un pesce pelagico migratore, vive a
branchi sia vicino la costa che a largo. E’ un animale vorace e veloce.
In estate le femmine depongono che
galleggiano per via di una calotta oleosa. Nel primo anno di vita si
difendono tra i tentacoli delle meduse cibandosi delle gonadi di queste,
essendo immuni al loro veleno.
Riproduzione:
Avviene
durante tutto l'anno ma con maggiore intensità in estate. Gli stadi
giovanili hanno l'abitudine di radunarsi in piccoli gruppetti di 7-10
individui e di nuotare sotto l'ombrello delle grosse meduse (Rhizostoma
pulmo e Cotylorhiza tubercolata) seguendole continuamente. Si dispongono
anche più o meno immobili sotto un qualsiasi oggetto che galleggi alla
superficie, trattenendosi sotto l'ombra formata dall'oggetto stesso.
|