Dando continuità al Convegno del 14 aprile
scorso, vorrei ribadire il concetto che una legge sulla
subacquea professionale/industriale è sempre piu necessaria
affinchè questo settore abbia finalmente il suo giusto
riconoscimento.
Tutti i tentativi di mischiare la subacquea sportiva
(agonistica), ricreativa (diving) con quella
professionale/industriale (palombari, sommozzatori, OTS, OTI)
non possono che essere criticate sia da noi, che da tutti
quelli che durante il convegno del 14 aprile hanno con i loro
interventi ribadito questo concetto (IDSA, CMAS, ADISUB, RSTC).
E' anche questo che ci porta a contestare la validità della
proposta 1394 dell'On. Bellotti
(dicembre 2006), che è l'ennesimo tentativo di
globalizzare le attività subacquee, facendo confusione e non
definendo gli ambiti di competenza degli OTS. Per esempio, le
disposizioni dell'ordinanza
n.ro 77 del 1992 della capitaneria di
porto di Ravenna vengono completamente ignorate.
Non vengono definiti gli ambiti lavorativi degli OTS in
maniera netta, nè vengono menzionati gli standard minimi per
la loro qualificazione.
E' un tentativo che porterà di nuovo un altro vuoto
legislativo, almeno per il settore professionale/industriale.
Mi sembra un regresso che squalifica l'OTS Italiano e non un
progresso che permette il riconoscimento dei nostri operatori
anche all'estero, contrariamente agli intenti manifestati dal
legislatore nella parte introduttiva.
Anche per tutto questo è stato organizzato il convegno del 14
aprile scorso a Palermo. (http://www.cedifop.it/1997/le%20foto.htm)
E' nostra convinzione, che c'è assolutamente bisogno di una
legislazione separata per chi fa la professione di OTS da chi
fa la professione di subacqueo sportivo o ricreativo, con
disposizioni e leggi nettamente separate.
Tutto questo, ma anche tantissime altre osservazioni in
negativo, portano la nuova proposta legislativa ed essere da
noi contestata e discutibile nella sua validità, e che ci
obbliga moralmente a continuare sulla strada intrapresa per
presentare le basi di una nuova proposta legislativa che viene
dagli operatori che da anni operano nel settore sia come
associazioni internazionali di categoria, sia come ditte di
lavori subacquei, sia come enti di formazione nel settore, ma
anche e soprattutto dagli operatori che esercitano la
professione di OTS.
Noi continueremo nel nostro intento di definire, nelle
prossime settimane, le basi di una proposta legislativa
dedicata al settore della subacquea professionale/industriale,
che qualifica l'operatore tecnico subacqueo italiano sia a
livello nazionale che internazionale, sperando dopo tanti
decenni e dopo tanti tentativi, di riuscire a sensibilizzare i
legislatori ad approvare una legge lineare e senza ambiguità,
che rappresenti equamente e valorizzi tutti gli operatori del
settore della subacquea professionale industriale. |